“Un punto però mi sembra fermo: è banalmente ideologico caratterizzare la catastrofe del Novecento come una sorta di nuova invasione barbarica che improvvisamente aggredisce e travolge una società sana e felice. L'orrore del Novecento proietta la sua ombra sul mondo liberale perfino se si fa astrazione dalla sorte riservata ai popoli di origine coloniale. […] L'orrore del secolo XX non è qualcosa che irrompe improvvisamente e dall'esterno su un mondo di pacifica convivenza. D'altro canto, non appagarsi del quadretto edificante della consueta agiografia per collocarsi sul terreno del reale, con le sue contraddizioni e i suoi conflitti, non significa in alcun modo disconoscere i meriti e i punti di forza della tradizione di pensiero qui oggetto di indagine. Certo, è necessario dire addio una volta per sempre al mito del passaggio graduale e pacifico, e a partire da motivazioni e impulsi puramente interni, dal liberalismo alla democrazia, ovvero dal godimento generalizzato della libertà negativa al riconoscimento su scala sempre più larga dei diritti politici.”

cap. X, 5, pp. 334-5
Controstoria del liberalismo

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Venerdì 12 ci ricorda senza ombra di dubbio che è l'amore a muovere il mondo, ed è per questo che a volte tutto ci sembra così fermo.”

Andrea Plazzi (1962) traduttore e saggista italiano

Origine: Da Tutto Rat-Man n. 7, febbraio 2003, ed. Panini Comics

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“Se c'è stato uno scrittore del secondo Novecento esemplarmente non ideologico e conseguentemente niente affatto «novecentesco» questo fu Giuseppe Berto di Mogliano Veneto.”

Cesare De Michelis (1943–2018) editore italiano

da Una storia esemplare, prefazione a Giuseppe Berto, Le opere di Dio, Rizzoli, Milano, 2014, p. 2

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