Frasi su troupe

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema troupe, attore, ripresa, vita.

Frasi su troupe

Robin Williams photo

“Avevo notato che c'era qualcosa nell'aria perché durante le riprese dell'ultima scena, quella in cui i ragazzi salgono sui banchi per salutare il professore, uno dei camionisti della troupe, uno pieno di tatuaggi, persino sulle palpebre, si era messo a piangere come un vitello. L'attimo fuggente è un film che tocca dentro. Parla della passione, della creatività, di tutte quelle cose alle quali la gente aspira ma che raramente riesce a realizzare.”

Robin Williams (1951–2014) comico, attore cinematografico e attore televisivo statunitense

Origine: Dall'intervista di David Grieco, L'uomo che prese in giro Kissinger. Ecco Robin Williams, l'unico attore americano che può stare al fianco di Benigni http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/50000/48893.xml?key=David+Grieco&first=21&orderby=1&f=fir, l'Unità, 17 giugno 2002, p. 22.

Pif photo

“Barry MacKay è stato un campione che non si è mai preso sul serio. Da giocatore dilettante prima, da professionista della troupe Kramer poi, da commentatore per la NBC, da compagno di merende e di bevute fino agli ultimi giorni della sua vita non si è mai negato una battuta, un ricordo, una risata.”

Rino Tommasi (1934) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Sirola, MacKay e il miracolo di Perth http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/06/16/730226-sirola_mackay_miracolo_perth.shtml, Ubitennis.com, 16 giugno 2012.

Laurence Olivier photo
Werner Herzog photo

“Gli indios hanno colpito due membri della troupe con delle frecce […] li abbiamo operati sul tavolo della cucina e sono entrambi sopravvissuti.”

Werner Herzog (1942) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco

Intervista a Che tempo che fa (19 gennaio 2008)

Werner Herzog photo

“Gli indios hanno attaccato alcuni della troupe […] io ho detto loro "per favore non fatelo, abbiamo bisogno di loro almeno finché arriviamo alla fine delle riprese.”

Werner Herzog (1942) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco

Intervista a Che tempo che fa (19 gennaio 2008)

Arthur Ashe photo

“[Su Wimbledon] Adesso che viaggiamo come una troupe di cani ammaestrati, venti volte il giro del mondo in un anno, è una cosa incredibile ritornare per 15 giorni in un luogo in cui tutto funziona con amore. Darei un anno di vita, magari una mano, pur di farcela [a vincere il torneo]. È un posto incredibile, un posto dove tutti dovremmo vestirci puliti, di bianco, se già non ci fosse quella regola.”

Arthur Ashe (1943–1993) tennista statunitense

Origine: Citato in Gianni Clerici, Così vinse Wimbledon quel campione nero nel regno dei bianchi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/02/09/cosi-vinse-wimbledon-quel-campione-nero-nel.html, la Repubblica, 9 febbraio 1993.

Lorenzo Mattotti photo
Mario Soldati photo
Mariapaola Pierini photo
Jack Cardiff photo
Wong Kar-wai photo
Volker Schlöndorff photo
Shigeru Miyamoto photo
Michael Fassbender photo

“[Sul regista Steve McQueen] Si aspetta che tutti diano tutto, non solo gli attori, ma anche la troupe e lui stesso. Lavorare con lui è sempre un'esperienza molto speciale e molto istruttiva.”

Michael Fassbender (1977) attore irlandese

Origine: Da un'intervista rilasciata al Toronto Star; citato in Refn e Gosling, Scorsese e DiCaprio, nuovi sodalizi http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/lifestyle/2013/10/21/Martin-Leo-Steve-Michael-Lars-Charlotte-nuovi-sodalizi_9497404.html, Ansa.it.

Giancarlo De Cataldo photo
David Lynch photo

“Le idee arrivano nei modi più impensati. Basta tenere gli occhi aperti. Qualche volta sul set capitano dei piccoli incidenti che mettono in moto l'immaginazione. Durante le riprese dell'episodio pilota dei Segreti di Twin Peaks, nella nostra troupe c'era un arredatore di nome Frank Silva. Mai e poi mai sarebbe dovuto comparire nella serie. Mentre giravamo alcune scene nella casa di Laura Palmer, Frank stava spostando dei mobili nella camera da letto della ragazza. Io mi trovavo nell'ingresso, sotto un ventilatore a soffitto. Una donna disse: "Frank, non spostare il cassettone davanti alla porta in quel modo. Non chiuderti dentro." Ebbi così una visione di Frank nella stanza. Lo raggiunsi di corsa e gli domandai: "Sei un attore?". Rispose: "Guarda caso sì", perché a Los Angeles sono tutti attori. Forse al mondo lo sono tutti. Così dissi: "Frank, in questa scena ci sarai tu". Girammo tre panoramiche della camera, due senza e una con Frank accucciato e immobile ai piedi del letto. Non avevo idea però di cosa significasse o a che cosa servisse questa scena. Di sera scesi al piano inferiore, stavamo girando la scena in cui la madre di Laura Palmer è sdraiata sul divano. Annientata dal dolore e dalla disperazione. Improvvisamente, vede qualcosa con l'occhio della mente e scatta a sedere di colpo, urlando. Sean, il cineoperatore, doveva manovrare la cinepresa e seguire il volto della donna mentre si alzava all'improvviso. Mi parve che avesse fatto un ottimo lavoro. Così dissi: "Stop! Perfetto, stupendo!". Sean dissentì: "No, per niente". "Perché?" "C'era qualcuno riflesso nello specchio." "Chi?" "Frank."”

Sono incidenti che capitano e mettono in moto l'immaginazione. Da cosa nasce cosa e se lasci fare ne nascerà un'altra completamente diversa.
In acque profonde

Gael García Bernal photo
Giuseppe Tornatore photo
Stephen King photo