“Nulla si sa, tutto si immagina.”
da La voce della Luna, a cura di Gianfranco Angelucci, Einaudi, 1990
Federico Fellini è stato un regista, sceneggiatore, scrittore e fumettista italiano.
È considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema. Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l'Oscar alla carriera. Vincitore due volte del Festival di Mosca , ha inoltre ricevuto la Palma d'oro al Festival di Cannes nel 1960 e il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1985.
Nell'arco di quasi quarant'anni - da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della luna del 1990 - Fellini ha "ritratto" in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva se stesso "un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo". Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film - La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8½ e Amarcord - sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo.
“Nulla si sa, tutto si immagina.”
da La voce della Luna, a cura di Gianfranco Angelucci, Einaudi, 1990
“Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita.”
Origine: Da Telepiù n. 26, 23-29 giugno 2012.
Origine: Dall'intervista di Lietta Tornabuoni, «Non scherziamo, la vera paura è finita quarantotto anni fa», La Stampa, 22 settembre 1992, p. 5.
“Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.”
Origine: Dalla rivista francese L'Are, n. 45, 1971; citato in Franco Pecori, Fellini, La Nuova Italia, 1974.
Origine: Dall'intervista di Claudio Castellacci, L'America voleva colorare La dolce vita, Corriere della Sera, 30 marzo 1993, p. 33; citato Eugenio Spagnuolo, Federico Fellini: 8 curiosità e 1/2 sul grande regista http://www.panorama.it/cinema/fellini-curiosita/, Panorama.it, 31 ottobre 2013.
Origine: Citato in Tullio Kezich (a cura di), La dolce vita, Cappelli, 1960, p. 77.
Origine: Citato in Roberto D'Agostino, Chi è, chi non è, chi si crede di essere, Mondadori, Milano, 1988. ISBN 88-04-31375-7
Origine: Citato in Federico Fellini, L'arte della visione. [Conversazioni con Goffredo Fofi e Gianni Volpi], Donzelli, 2009, pp. 75-76 https://books.google.it/books?id=tlIvTsjVfcoC&pg=PA75. ISBN 88-6036-373-2
Origine: Citato in Tullio Kezich, Noi che abbiamo fatto La dolce vita, Sellerio, Palermo, 2009, p. 25. ISBN 88-389-2355-8
Origine: Da un'intervista di Renato Barneschi, Oggi, 1983; citato in E la nave va.
“Per esempio, è fascismo anche l'esibizionismo del sesso.”
Origine: Da Il film Amarcord di Federico Fellini, a cura di Gianfranco Angelucci e Liliana Betti, Cappelli, Bologna, 1974.
Origine: Da un'intervista di Gian Luigi Rondi, Il Tempo, 1982; citato in E la nave va.
Origine: Da un'intervista di Lietta Tornabuoni, La Stampa, 1982; citato in E la nave va.
Origine: Da Fellini. Raccontando di me.
“Sono autobiografico anche quando parlo di una sogliola.”
Origine: Citato in Portala al cinema, p. 94.
Origine: Citato in Portala al cinema, p. 170.
da un'intervista di Gian Luigi Rondi, Il Tempo 1982; citato in Federico Fellini, E la nave va, trascrizione di Gianfranco Angelucci, Longanesi & C., Milano 1983
Origine: Da un'intervista di Mino Guerrini, Epoca, 1983; citato in E la nave va.
“Drive In è l'unico programma per cui vale la pena di avere la tv.”
Origine: Da l'Unità, 23 febbraio 1986; citato in Francesco Maria Del Vigo, La sinistra amava Drive in Eco e le ragazze fast food http://www.ilgiornale.it/news/sinistra-amava-drive-eco-e-ragazze-fast-food.html, ilGiornale.it, 23 febbraio 2011.
Origine: Da un'intervista di Tullio Kezich, la Repubblica 1982; citato in E la nave va.
da un'intervista di Tullio Kezich, la Repubblica 1982; citato in Federico Fellini, E la nave va, trascrizione di Gianfranco Angelucci, Longanesi & C., Milano 1983
da un'intervista di Gian Luigi Rondi, Il Tempo 1982; citato in Federico Fellini, E la nave va, trascrizione di Gianfranco Angelucci, Longanesi & C., Milano 1983
citato da Sandro Bolchi in Fellini, un amore per Mina, La Stampa del 5 febbraio 1995
Origine: Citato in Alberto Bevilacqua, Nessuna meraviglia: semplicemente Rol https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/12/Nessuna_meraviglia_semplicemente_Rol_co_0_00031210356.shtml, Corriere della Sera, 12 marzo 2000, p. 34.
Origine: Ciato in Maurizio Di Fazio, Indimenticabile "Ultimo tango a Parigi", 40 anni fa la condanna al rogo http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2016/01/29/news/_ultimo_tango_a_parigi_-131876146/, Repubblica.it, 29 gennaio 2016.
“Le versioni degli avvenimenti le modifichiamo continuamente per non annoiarci.”
Origine: Da Fellini. Raccontando di me, p. 64.
Origine: Citato in Jacopo Iacoboni, Caro Andreotti, caro Fellini l'amicizia tra due arcitaliani http://www.lastampa.it/2012/03/28/cultura/caro-andreotti-caro-fellinil-amicizia-tra-due-arcitaliani-7bjQzwOIzU5hhkHzZABW5J/pagina.html, LaStampa.it, 28 marzo 2012.
Origine: Citato in Pappagone e non solo, a cura di Marco Giusti, Mondadori, Milano, 2003.
“Il cinema è il modo più diretto di entrare in competizione con Dio.”
Origine: Citato in Armando Massarenti (a cura di), Stramaledettamente logico. [Esercizi di filosofia su pellicola https://books.google.it/books?id=yAKODAAAQBAJ&pg=PT61#v=onepage&q&f=false], Laterza, Roma-Bari, 2009. ISBN 978-88-581-0154-4. Citato anche in Antonio Monda, Il paradiso dei lettori innamorati. [Conversazioni con grandi scrittori sui film che amiamo e detestiamo https://books.google.it/books?id=nTPcfR7kCSAC&pg=PT7#v=onepage&q&f=false], Mondadori, Milano, 2013. ISBN 978-88-520-3655-2
Origine: Da La voce della Luna, sceneggiatura desunta dal film di Federico Fellini, a cura di Aureliano Luppi, Einaudi, Torino, 1990.
da Federico di Tullio Kezich
Origine: Citato in Danijel Zezelj, Il Ritmo del Cuore, Il Grifo, 1993. ISBN 978-8873900726
“There is no end. There is no beginning. There is only the infinite passion of life.”
Fellini on Fellini (1976) edited by Anna Keel and Christian Strich; translated by Isabel Quigly.
Variante: There is no end. There is no beginning. There is only the passion of life.
"Artistic Freedom"
I'm a Born Liar (2003)
Contesto: I don't believe in total freedom for the artist. Left on his own, free to do anything he likes, the artist ends up doing nothing at all. If there's one thing that's dangerous for an artist, it's precisely this question of total freedom, waiting for inspiration and the rest of it.
Variante: Put yourself into life and never lose your openness, your childish enthusiasm throughout the journey that is life, and things will come your way.
Origine: La Dolce Vita: Federico Fellini's Masterpiece
Origine: La Dolce Vita: Federico Fellini's Masterpiece
“All art is autobiographical; the pearl is the oyster’s autobiography.”
On the autobiographical nature of his films, in The Atlantic (December 1965)
“Art is all about craftsmanship.”
"Craftsmanship"
I'm a Born Liar (2003)
Contesto: I discovered that what's really important for a creator isn't what we vaguely define as inspiration or even what it is we want to say, recall, regret, or rebel against. No, what's important is the way we say it. Art is all about craftsmanship. Others can interpret craftsmanship as style if they wish. Style is what unites memory or recollection, ideology, sentiment, nostalgia, presentiment, to the way we express all that. It's not what we say but how we say it that matters.
As quoted in Rolling Stone no. 421 (1984)
Contesto: Talking about dreams is like talking about movies, since the cinema uses the language of dreams; years can pass in a second and you can hop from one place to another. It’s a language made of image. And in the real cinema, every object and every light means something, as in a dream.
"Every Time We Say Goodbye" in Sight and Sound [London] ( June 1991)
Contesto: What is an artist? A provincial who finds himself somewhere between a physical reality and a metaphysical one... It’s this in-between that I’m calling a province, this frontier country between the tangible world and the intangible one — which is really the realm of the artist.
“Everyone knows that time is Death, that Death hides in clocks.”
Imposing another time powered by the Clock of the Imagination, however, can refuse his law. Here, freed of the Grim Reaper's scythe, we learn that pain is knowledge and all knowledge pain.
"Death"
I'm a Born Liar (2003)
“If I'm a cruel satirist at least I'm not a hyprocrite: I never judge what other people do.”
"Hypocrisy"
I'm a Born Liar (2003)
Contesto: If I'm a cruel satirist at least I'm not a hyprocrite: I never judge what other people do. Neither a politician nor a priest, I never censor what others do. Neither a philospher nor a psychiatrist, I never bother trying to analyze or resolve my fears and neuroses.
“Even if I set out to make a film about a fillet of sole, it would be about me.”
On the autobiographical nature of his films, in The Atlantic (December 1965)
"Younger Generation"
I'm a Born Liar (2003)
“It's easier to be faithful to a restaurant than it is to a woman.”
"Fidelity"
I'm a Born Liar (2003)
"Decline of Cinema"
I'm a Born Liar (2003)
“A created thing is never invented and it is never true: it is always and ever itself.”
"Creation"
I'm a Born Liar (2003)