Frasi su messa
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“[Descrivendo il primo incontro con Emily Dickinson] Un passo come quello di un bambino ed ecco scivolare dentro una donna semplice e minuta con due bande lisce di capelli rossicci e un volto un po' come quello di Belle Dove; nulla di più semplice – con lineamenti non belli – in un semplicissimo e impeccabile picchè bianco e uno scialle traforato azzurro. È venuta verso di me con due gigli che mi ha messo in mano in una sorta di modo infantile e ha detto "Questi sono la mia presentazione" con una voce bassa, impaurita e ansiosa come quella di un bambino – e ha aggiunto sottovoce Mi perdoni se sono spaventata; non vedo mai estranei e a malapena so quello che dico – ma subito dopo si è messa a parlare in continuazione – e con deferenza – interrompendosi talvolta per chiedermi di parlare io invece di lei – ma ricominciando subito dopo. A metà strada tra Angie Tilton e Mr. Alcott – ma con una schiettezza e semplicità che loro non hanno, dicendo molte cose che tu avresti considerato insensate e io sagge – e altre cose che ti sarebbero piaciute. Ne scrivo alcune dall'altra parte del foglio.”

Thomas Wentworth Higginson (1823–1911) politico e patriota statunitense

Origine: Da una lettera alla moglie dopo una visita ad Emily Dickinson, 16 agosto 1870, 342a; riportata in Lettere di Emily Dickinson 331-360 http://www.emilydickinson.it/l0331-0360.html, EmilyDickinson.it, traduzione di Giuseppe Ierolli.

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“L'analisi di Colombo è un fatto paranoide, nel senso tecnico della parola. Un delirio di onnipotenza. Pretende che tutta la società venga messa sotto il controllo del Grande Fratello, il Magistrato Inquirente.”

Marco Boato (1944) politico italiano

Origine: Citato in Peter Gomez e Marco Travaglio, Se li conosci li eviti, Chiarelettere, Milano, 2008.

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“La politica messa in campo allora [nel Sessantotto] dal movimento femminista ha dato buone idee e buoni frutti, testimoniati dalle leggi (divorzio, aborto, violenza sessuale) che oggi sono patrimonio collettivo del Paese, anche di quella parte che non le condivise.”

Norma Rangeri (1951) giornalista italiana

Origine: Da 1968, la scissione di massa delle cattive ragazze https://ilmanifesto.it/1968-la-scissione-di-massa-delle-cattive-ragazze/, Ilmanifesto.it, 12 aprile 2018.

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“Sto ascoltando il grande coro finale della Messa copta, sulle cui onde oceaniche cadono i colpi maestosi e infinitamente negligenti del tamburo segreto e sopravvive il suono argentino del sistro. È il passo della divinità in tutta la sua indicibile sprezzatura.”

Cristina Campo (1923–1977) scrittrice, poetessa e traduttrice italiana

Origine: Da una lettera a John Lindsay Opie, senza data (dalla metà degli anni Sessanta in poi, Belinda e il mostro, p. 188), scritta in inglese; citato in Cristina De Stefano, Belinda e il mostro, p. 107.

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“So ascoltando il grande coro finale della Messa copta, sulle cui onde oceaniche cadono i colpi maestosi e infinitamente negligenti del tamburo segreto e sopravvive il suono argentino del sistro. È il passo della divinità in tutta la sua indicibile sprezzatura.”

Cristina Campo (1923–1977) scrittrice, poetessa e traduttrice italiana

Origine: Da una lettera a John Lindsay Opie, senza data (dalla metà degli anni Sessanta in poi, Belinda e il mostro, p. 188), scritta in inglese; citato in Cristina De Stefano, Belinda e il mostro, p. 107.

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“Ci hanno dipinto come toghe rosse. A parte la fatica che faccio nel vedermi come una toga rossa, rispondo ricorrendo al catechismo: i sacramenti sono validi anche se il celebrante è indegno, la messa vale anche se il prete ha la fidanzata.”

Piercamillo Davigo (1950) magistrato italiano

Origine: Citato in Gianni Barbacetto, Mani pulite 25 anni dopo, aula vuota e corruzione piena http://www.giannibarbacetto.it/2017/02/09/mani-pulite-25-anni-dopo-aula-vuota-e-corruzione-piena/, Il Fatto Quotidiano, riportato in Giannibarbacetto.it, 8 febbraio 2017.

“Stiamo perdendo la percezione della realtà di ciò che ci circonda… la tecnologia ci stà portando alla riduzione del nostro campo visivo e di conseguenza alla visione non globale di tutto ciò che esiste intorno a noi… siamo talmente concentrati dalle notizie e dalle immagini che arrivano da “oggetti” che solo apparentemente racchiudono la nostra REALTA’, che in effetti ci allontanano dal mondo che ci circonda. Passare troppo tempo sullo smartphone, ci porta alla chiusura della messa a fuoco su ciò che hai immediatamente davanti agli occhi, a scapito di tutto ciò che che è intorno a noi; non potrebbe essere altrimenti quando i 140 gradi di campo visivo di cui siamo capaci, si riducono di un terzo. Il tutto è paragonabile alla sostanziale differenza che può esserci nel fare un viaggi in auto, o effettuarlo in moto o in bicicletta; La percezione di ciò che ci circonda cambia totalmente…gli ampi spazi e l’orizzonte, allenano la nostra mente ad osservare, utilizzando immaginazione e insieme la parte più elevata della nostra mente; un senso di benessere ci pervade, per un attimo ci sentiamo un tutt’uno con L’ UNIVERSO. Mi viene in mente l’immagine dell’Elefante con la Farfalla sulla coda, e noi soggiogati ad osservarla…. la Farfalla non cè più, l’abbiamo sostituita con lo smartphone…. Forse l’ aver compreso ciò, ci aiuterà ad avere la visone di un altro “pezzettino” di Verità….”