Frasi su teatro
pagina 7

Luigi De Filippo photo
Alessandro Benvenuti photo
Alessandro Benvenuti photo
Alessandro Benvenuti photo

“Colpita da due guerre mondiali, teatro di tre rivoluzioni, di un assedio senza uguali nella storia contemporanea (purghe, fame, devastazioni, terrore), perde infatti lo status di capitale, i suoi uomini migliori, il denaro, il potere e la gloria… Verso la metà del Novecento il mito di Pietroburgo era ormai tramontato. Della sua esistenza si poteva parlare in termini ipotetici, come se davvero si trattasse di una qualche leggendaria Atlantide.”

Solomon Moiseevič Volkov (1944) scrittore e musicologo russo

Origine: Da San Pietroburgo. [Da Pùškin a Bródskij, storia di una capitale culturale], citato in Franco Marcoaldi, San Pietroburgo Quel mondo perso fra catastrofe e mito https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/01/05/san-pietroburgo-quel-mondo-perso-fra-catastrofe.html, la Repubblica, 5 gennaio 1999.

Arthur Schopenhauer photo
Toni Servillo photo
Toni Servillo photo
Toni Servillo photo

“Con una ovvietà potremmo ricordare che le tre grandi lingue del teatro sono il veneto, il napoletano e il siciliano. Lingue che consentono di rappresentare comportamenti, allusioni, doppi fondi capaci di alimentarsi nel gesto, come accade nell’inglese di Shakespeare.”

Toni Servillo (1959) attore italiano

Origine: Dall'intervista di Felice Cavallaro, Toni Servillo. La grande bellezza della Sicilia http://www.malgradotuttoweb.it/toni-servillo-la-grande-bellezza-della-sicilia/, Malgradotuttoweb.it, 23 luglio 2017.

“I teatri sono chiusi | e le orecchie sigillate | canto per i pomodori | e le patate.”

Filippo Gatti (1970) cantautore, musicista e produttore discografico italiano

da Lettera del cantautore ai presidenti del consiglio, n.4
Il pilota e la cameriera

Tommaso Labranca photo
Ilaria Occhini photo
Norodom Sihanouk photo

“Nel teatro della Grecia antica, gli eroi con destini tragici erano rappresentati come le vittime degli dei. Io credo di essere come gli eroi greci, manipolato dai cieli.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

In ancient Greek theater, heroes whose destinies were tragic were depicted as the victims of the gods. And I believe that I am like the Greek heroes, manipulated by the heavens.
Citazioni tratte dalle interviste

Wole Soyinka photo
Wole Soyinka photo
Daniel Pennac photo

“Il teatro è un’attività che ho intrapreso da quando sono andato in pensione. Lo faccio perchè voglio incontrare le persone, conoscere la loro reazione. La scrittura è solitaria, mentre io volevo entrare in contatto con loro.”

Daniel Pennac (1944) scrittore francese

Origine: Citato in “Premio Chiara alla Carriera”, Daniel Pennac: “Combattendo le paure si possono aprire le porte della conoscenza” https://www.luinonotizie.it/2015/11/01/premio-chiara-alla-carriera-daniel-pennac-combattendo-le-paure-si-possono-aprire-le-porte-della-conoscenza/55268, Luino Notizie, 1° novembre 2015.

Stefano Benni photo
Stefano Benni photo
Federico De Roberto photo

“Questi Viceré sono a uno a uno scolpiti e colpiti: sono arroganti ed ignoranti, in passato sapevano al massimo fare la firma, donna Ferdinanda tiene come un vangelo la prosa bolsa del Teatro genologico di Sicilia del Mugnòs, don Eugenio concepisce un Araldo Sicolo con ridicole innovazioni di ortografia e di fonetica, Ferdinando poi – figuriamoci, il Babbeo!”

è fulminato dalla lettura di Robinson Crusoe, che gli ha regalato il retorico don Cono Canalà, e il neodeputato duca d' Oragua non è in grado di articolare motto affacciandosi al balcone davanti alla folla che lo acclama. Una sola cosa resiste, nella caduta di ogni valore e nel conflitto universale degli interessi: la passione comune per la roba, l'orgoglio di appartenere a una casta e a un clan. (Sergio Campailla)
I Viceré, Citazioni sull'opera

Eugenio Barba photo
Eugenio Barba photo
Mario Adorf photo
Monica Vitti photo
Giorgio Albertazzi photo

“Questi Viceré sono a uno a uno scolpiti e colpiti: sono arroganti ed ignoranti, in passato sapevano al massimo fare la firma, donna Ferdinanda tiene come un vangelo la prosa bolsa del Teatro genologico di Sicilia del Mugnòs, don Eugenio concepisce un Araldo Sicolo con ridicole innovazioni di ortografia e di fonetica, Ferdinando poi – figuriamoci, il Babbeo!”

Sergio Campailla (1945) scrittore, saggista e critico letterario italiano

è fulminato dalla lettura di Robinson Crosue, che gli ha regalato il retorico don Cono Canalà, e il neodeputato duca d' Oragua non è in grado di articolare motto affacciandosi al balcone davanti alla folla che lo acclama. Una sola cosa resiste, nella caduta di ogni valore e nel conflitto universale degli interessi: la passione comune per la roba, l'orgoglio di appartenere a una casta e a un clan. (dalla prefazione a Federico De Roberto, I Viceré, BEN, 1995)

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?