Frasi di George Gordon Byron

pagina 6

“Quelli che non vogliono ragionare, sono bigotti,
quelli che non possono, sono degli sciocchi,
e quelli che non osano, sono degli schiavi.”

“Il cuore si infrangerà, ma infranto vivrà.”

“Il cane è l'amico più fedele, il primo cui dare il benvenuto, il più importante da difendere.”

“A coloro che, attraverso lenti a vapore, scoprono le stelle, e navigano nel filo del vento.”

“L'odio è il piacere più duraturo; gli uomini amano in fretta, ma odiano con calma.”

“Nel primo bacio d'amore rivive il paradiso terrestre.”

“Come il morbillo, l'amore è più pericoloso quando arriva tardi nella vita.”

“Così non andremo più vagando, | Nella notte fonda | Anche se il cuore vuole ancora amore | E la luna splende luminosa…”

“Il sarcofago di Giulietta [a Verona], semplice, aperto, con foglie appassite intorno, nel vasto e desolato giardino di un convento, è triste come fu triste il suo amore. Ho portato via alcuni pezzetti per darli a mia figlia e alle mie nipoti.”

“… O Ferrara, | Quando più i duchi fra le mure tue | Dimoreranno, decadrai e i tuoi | Palazzi senza vita non saranno | Che ruine sgretolate, e la ghirlanda | Di un poeta sarà la tua corona | Unica…”

“Poiché in sé un pensiero, un pensiero assopito, racchiude anni, e in un'ora condensa una lunga vita.”

“L'uomo, essendo ragionevole, deve ubriacarsi; il meglio della vita non è che intossicazione.”

“Il piacere è peccato e il peccato è un piacere.”

“Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime.”

“Addio, addio, mio lido natale.”

“Oh Roma! mia patria! città dell'anima!”

“Ella passa splendida come la notte | di limpidi clini e di cieli stellati; | tutto il meglio del notturno splendore | vedo sul suo viso e nei suoi occhi.”

“Le donne sono angeli, il matrimonio il diavolo”

“Dolce è la vendetta, specialmente per le donne.”

“E dopo tutto cos'è una bugia? Solo la verità in maschera.”

“Il "buon tempo andato"… il tempo è sempre buono quand'è andato.”

“Non v'è nulla, senza dubbio, che calmi lo spirito come il rum e la vera religione.”

“Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri; un palazzo da un lato, dall'altro una prigione; vidi il suo profilo emergere dall'acqua come al tocco della bacchetta di un mago…”

“Più riposo non arreca il sonno che il piacere più non sazia.”

“Tutti tendono a credere a ciò che desiderano, dal biglietto della lotteria al passaporto per il paradiso.”

“[Armeno] è una lingua ricca, tuttavia, e ripagherebbe ampiamente a chiunque il problema di impararla.”

“Tutte le tragedie finiscono con la morte, tutte le commedie con un matrimonio.”

“I cristiani hanno bruciato sul rogo altri cristiani, nella ferma convinzione che tutti gli apostoli avrebbero fatto altrettanto.”

“Nello sport puoi scegliere tra il piacere della vittoria e il piacere della sconfitta.”

“Noi del mestiere siam tutti pazzi. Alcuni sono affetti da gaiezza, altri da melanconia, ma tutti siamo più o meno toccati.”

“[a Lady Caroline Lamb] Ricordarmi di te, dici? Non dubitare! | Tuo marito, lui pure, oblio non ha di te. | Nessuno di noi due potrà dimenticare, | te, falsa verso di lui, te, mostro verso di me!”

“Il diavolo non ha al suo arco frecce che vadano dritto al cuore più di una bella voce.”

“Esco solo per procurarmi un nuovo appetito per essere solo.”

“Ho sentito le valanghe cadere quasi ogni cinque minuti – come se Dio stesse scacciando il Diavolo dal paradiso a palle di neve.”

“Ma prima che io parta, Tom Moore, | Eccoti un doppio brindisi! | Ecco un sospiro per chi mi ama, | Ecco un sorriso per chi mi odia, | E quale che sia il cielo su di me, | Ecco un cuore per ogni destino.”

“Una goccia di inchiostro può far pensare un milione.”

“"Bring forth the horse!" — the horse was brought;
In truth, he was a noble steed,
A Tartar of the Ukraine breed,
Who look'd as though the speed of thought
Were in his limbs.”

“The "good old times" — all times when old are good —
Are gone.”

“I live,
But live to die: and, living, see no thing
To make death hateful, save an innate clinging,
A loathsome and yet all invincible
Instinct of life, which I abhor, as I
Despise myself, yet cannot overcome—
And so I live. Would I had never lived!”

“Besides, they always smell of bread and butter.”

“My best! my last friends!
Let's not unman each other: part at once:
All farewells should be sudden, when for ever,
Else they make an eternity of moments,
And clog the last sad sands of life with tears.
Hence, and be happy: trust me, I am not
Now to be pitied; or far more for what
Is past than present; — for the future, 'tis
In the hands of the deities, if such
There be: I shall know soon. Farewell — Farewell.”

“In the desert a fountain is springing,
In the wide waste there still is a tree,
And a bird in the solitude singing,
Which speaks to my spirit of thee.”

“Oh, God! it is a fearful thing
To see the human soul take wing
In any shape, in any mood.”

“Soprano, basso, even the contra-alto,
Wished him five fathom under the Rialto.”

“For the sword outwears its sheath,
And the soul wears out the breast,
And the heart must pause to breathe,
And love itself have rest.”

“And if we do but watch the hour,
There never yet was human power
Which could evade, if unforgiven,
The patient search and vigil long
Of him who treasures up a wrong.”

“A light broke in upon my brain, —
It was the carol of a bird;
It ceased, and then it came again,
The sweetest song ear ever heard.”

“Who killed John Keats?
"I," says the Quarterly,
So savage and Tartarly;
"'Twas one of my feats."”

“For freedom's battle, once begun,
Bequeath'd by bleeding sire to son,
Though baffled oft, is ever won.”

“How my soul hates This language,
Which makes life itself a lie,
Flattering dust with eternity.”

“Though the day of my Destiny's over,
And the star of my Fate hath declined,
Thy soft heart refused to discover
The faults which so many could find.”

“[Armenian] is a rich language, however, and would amply repay any one the trouble of learning it.”

“It would be difficult, perhaps, to find the annals of a nation less stained with crimes than those of the Armenians, whose virtues have been those of peace, and their vices those of compulsion. But whatever may have been their destiny — and it has been bitter — whatever it may be in future, their country must ever be one of the most interesting on the globe.”

“Such hath it been — shall be — beneath the sun
The many still must labour for the one!”

“The Assyrian came down like the wolf on the fold,
And his cohorts were gleaming in purple and gold;
And the sheen of their spears was like stars on the sea,
When the blue wave rolls nightly on deep Galilee.”

“He seems
To have seen better days, as who has not
Who has seen yesterday?”

“There be none of Beauty's daughters
With a magic like thee;
And like music on the waters
Is thy sweet voice to me.”

“A change came o'er the spirit of my dream.”

“Hands promiscuously applied,
Round the slight waist, or down the glowing side.”

“When a man hath no freedom to fight for at home,
Let him combat for that of his neighbours;
Let him think of the glories of Greece and of Rome
And get knock'd on the head for his labours.
To do good to mankind is the chivalrous plan,
And is always as nobly requited;
Then battle for freedom wherever you can.
And, if not shot or hang'd, you'll get knighted.”

“Mark! where his carnage and his conquests cease!
He makes a solitude, and calls it — peace!”

“Hope withering fled, and Mercy sighed farewell!”

“By all that's good and glorious.”

“There 's not a joy the world can give like that it takes away.”

“Here's a sigh to those who love me,
And a smile to those who hate:
And, whatever sky's above me,
Here's a heart for every fate.”