
“La malvagità è sempre malvagità, ma la follia non è sempre follia.”
Variante: "Disperazione o follia?", disse Gandalf. "Non è disperazione, perché la disperazione è solo per coloro che vedono la fine senza dubbio possibile. Non è il nostro caso. È saggezza riconoscere la necessità quando tutte le altre vie sono state soppesate, benché possa sembrare follia a chi si appiglia a false speranze. Ebbene, che la follia sia il nostro manto, un velo dinnanzi agli occhi del Nemico! Egli è molto saggio, e soppesa ogni cosa con estrema accuratezza sulla bilancia della sua malvagità. Ma l'unica misura che conosce è il desiderio, desiderio di potere, ed egli giudica tutti i cuori alla stessa stregua. La sua mente non accetterebbe mai il pensiero che qualcuno possa rifiutare il tanto bramato potere, o che, possedendo l'Anello, voglia distruggerlo. questa dev'esser dunque la nostra mira, se vogliamo confondere i suoi calcoli".
Origine: Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell'Anello, p. 339
“La malvagità è sempre malvagità, ma la follia non è sempre follia.”
Origine: Dalla quarta di copertina di Andrea Pazienza, Paz: scritti, disegni, fumetti, Einaudi, 1997.
Origine: Introduzione a Lev Tolstoj, p. LXX
Much Madness is divinest Sense, vv. 1-3; 1992
“[…] non sperare senza disperazione e non disperare senza speranza.”
104, 12; 2000, p. 955
Epistulae morales ad Lucilium