“La maggior parte delle cose, anche i movimenti più grandi della terra, hanno origine da qualcosa di piccolo. Un terremoto che distrugge una città può cominciare con un tremito, un sospiro. La musica comincia con una vibrazione. L'alluvione che sommerse Portland vent'anni fa dopo quasi due mesi di pioggia ininterrotta, che si precipitò su per la collina oltre i laboratori e danneggiò oltre mille abitazioni, che trascinò copertoni e sacchi di immondizia e vecchie scarpe puzzolenti e li fece galleggiare per le strade come trofei, che si lasciò dietro un sottile strato di muffa verdastra, un puzzo di marciume e decomposizione che non se ne andò per mesi – l'alluvione cominciò con un rivolo d'acqua, non più largo di un dito, che lambiva le banchine.
E Dio creò tutto l'universo da un atomo non più grande di un pensiero.
La vita di Grace andò in pezzi per una singola parola: Simpatizzante. Il mio mondo esplose per una parola diversa: Suicidio.
Correzione: quella fu la prima volta che il mio mondo esplose.
La seconda volta è stato sempre per colpa di una parola. Una parola che si fece strada su per la mia gola e danzò sulle mie labbra e fuori di esse prima che avessi il tempo di riflettere o di fermarla.
La domanda fu: «Ti va se ci vediamo domani?».
La parola fu: «Sì.»”

—  Lauren Oliver , libro Delirium

Origine: Delirium, pp. 130-131

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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