Dapprima, o canti, come preludio, p. 361
Foglie d'erba, Rulli di tamburo
“Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d'acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l'affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima d'incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l'incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell'incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci. Eppure, come dobbiamo regolarci con questa storia, questa storia così importante, la storia degli altri, che si rivela priva del significato che secondo noi dovrebbe avere e che assume invece un significato grottesco, tanto siamo male attrezzati per discernere l'intimo lavorio e gli scopi invisibili degli altri? Devono, tutti, andarsene e chiudere la porta e vivere isolati come fanno gli scrittori solitari, in una cella insonorizzata, creando i loro personaggi con le parole e poi suggerendo che questi personaggi di parole siano più vicini alla realtà delle persone vere che ogni giorno noi mutiliamo con la nostra ignoranza? Rimane il fatto che, in ogni modo, capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite… Beh, siete fortunati.”
American Pastoral
Argomenti
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scrittore statunitense 1933–2018Citazioni simili
Inno a Trento e Trieste, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 636
“Se la geografia aveva dato a Venezia una posizione senza pari, i Veneziani fecero il resto.”
Origine: Vita nel medioevo, p. 38
“L'amore con te è come camminare | in punta di piedi | senza potermi fermare.”
da In punta di piedi, n. 4
Vivo sospesa
Gentili signore e signori buongiorno
“Amici senza speranza, usano la testa per cercare la testa!”
Origine: Citato in Lin-chi, Non puoi piantare un chiodo nel cielo, a cura di Fabrizio Rondolino, Oscar Mondadori, 2012, p. 47.
Origine: Dall'intervista di Amelia Crisantino, I bambini di Portella testimoni di una strage http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/05/01/bambini-di-portella-testimoni-della-strage.html, la Repubblica, 1º maggio 2012.