Frasi su flessibilità

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema flessibilità, parola-chiave, parola, vita.

Frasi su flessibilità

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“Sviluppate le gambe al massimo della loro forza e flessibilità.”

Bruce Lee (1940–1973) attore, artista marziale e filosofo statunitense

Origine: La perfezione del corpo, p. 103

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“Ho amato quella lingua per la sua flessibilità di corpo allenato, la ricchezza del vocabolario nel quale a ogni parola si afferma il contatto diretto e vario delle realtà, l'ho amata perché quasi tutto quel che gli uomini han detto di meglio è stato detto in greco.”

L'imperatore Adriano
Memorie di Adriano
Variante: Ho amato quella lingua per la sua flessibilità di corpo allenato, la ricchezza del vocabolario nel quale a ogni parola si afferma il contatto diretto e vario della realtà, l’ho amata perché quasi tutto quel che gli uomini han detto di meglio è stato detto in greco.

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“Comprendiamo bene come Wikipedia rappresenti un sogno illuminista di descrivere il mondo, che però si scontra con le difficoltà di accreditarsi come compendio di sapere credibile, mantenendo nel contempo anonimato, flessibilità e continua apertura a nuovi collaboratori. Nello stesso tempo questa «utopia» rovescia il sogno dell'enciclopedia tradizionale, intesa come costruzione autorevole, organica e integrata del sapere. Infatti Wikipedia è come un organismo vivente: cresce (al ritmo dei 7% ogni mese), si «ammala», è sottoposta a composizioni e scomposizioni interne, ad accrescimenti e riduzioni continue. Ma soprattutto Wikipedia nasconde un'altra utopia, a suo modo, ambigua: la democrazia assoluta del sapere e la collaborazione delle intelligenze molteplici che dà vita a una sorta di intelligenza collettiva. Questa utopia potrebbe nascondere una nuova forma di «torre di Babele», che ha il suo tallone di Achille non solo nell'inaffidabilità, ma anche nel relativismo. […] Le sue «utopie» nascono, radicalizzandole, dalle esigenze profonde della conoscenza umana, che i wíki, in generale, aiutano a trasformare in progetti concreti: il conoscere inteso come un processo dinamico, aperto a tutti, e frutto non solo di un impegno individuale, ma anche di una profonda collaborazione e di un intenso confronto tra menti disposte a condividere abilità e intelligenza. Questa potenzialità deve però confrontarsi con limiti strutturali invalicabili che si possono riassumere nella mancanza di certa autorevolezza e di un'esposizione continua al vandalismo, che rischia di vanificare gli sforzi positivi.”

Antonio Spadaro (1966) gesuita, scrittore e teologo italiano

da Wiki, utopie e limiti di una forma di «intelligenza collettiva», in La Civiltà cattolica, anno 2005 n. III

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“[Rivolgendosi a Mattero Renzi ed al suo Governo il giorno del discorso progragammatico] La novità di questo Governo deve consistere nel dimostrare – ma nei fatti, non a parole – che la mobilità, la flessibilità delle strutture, anche di quelle pubbliche, può essere conciliata con la sicurezza economica e professionale di chi vi è addetto, a patto, naturalmente, che a nessuno sia consentito di decidere quali tra le proprie mansioni svolgere e quali no (lo dico, in particolare, in riferimento a una parte del personale ATA della scuola, che ha stabilito, motu proprio, che sia affidata a terzi la funzione della pulizia delle aule che invece è sua propria); a condizione che a nessuno sia consentito di rifiutare i percorsi necessari di riqualificazione e mobilità, all'interno di ciascuna struttura, ovviamente, ma anche tra amministrazioni diverse. Questo – le segnalo – è già previsto dalla legge; non occorrono leggi: è previsto dall'articolo 33 del Testo unico delle norme sul pubblico impiego del 2001, ma da allora, signor Presidente del Consiglio, non si è dato neppure un solo caso di attivazione della procedura di mobilità. In un'amministrazione statale che conta 3,5 milioni di dipendenti, con una grande quantità di squilibri tra scoperture di organico e situazioni di evidente overstaffing, non una procedura di mobilità nell'arco di tredici anni. Noi chiediamo, anzi, se ci è consentito, esigiamo, che il Governo da lei guidato interrompa al più presto questo periodo inammissibilmente lungo di disapplicazione della legge dello Stato.”

Pietro Ichino (1949) giurista, giornalista e politico italiano

Origine: Citato in Senato della Repubblica Italiana – XVII Legislatura – Resoconto stenografico della seduta n. 197 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=hotresaula&id=1&mod=1393275230000&part=doc_dc-ressten_rs-gentit_cdpdcdmecd&parse=no del 24 febbraio 2014.

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“Sentire per qualche ora la realtà in modo profondamente diverso dalla nostra percezione quotidiana, mi ha lasciato una consapevolezza serena della parzialità delle nostre rigide categorie mentali, e della flessibilità e profondità del mondo interiore di cui è capace il nostro cervello.”

Carlo Rovelli (1956) fisico e scrittore italiano

Origine: Da Una storia “stupefacente” https://www.facebook.com/notes/carlo-rovelli/una-storia-stupefacente/2194295713928820/, post su Facebook, 16 aprile 2018.