Frasi su mitezza

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema mitezza, amore, mondo, essere.

Frasi su mitezza

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“Che grandioso e terribile spettacolo," disse. "Certo, vedendo tutto ciò anche a un laico quale sono io viene da pensare alla regia di una mente giusta e superiore."
In quel momento, proprio nel nuvolone sovrastante Memorino, due sottonuvole rissose, spintonandosi, crearono quella situazione di malessere elettrico che spesso prelude a improvvisi fenomeni quali saette o fulmini ramificati.
Contemporaneamente in una modesta casa della periferia di Banessa, la signora Ovolina, donna di generosità e mitezza senza eguali, era riuscita dopo anni di vani tentativi a prendere la linea per partecipare al gioco televisivo Indovina il sorriso che consisteva nell'indovinare a quale personaggio famoso appartenesse l'impronta dentaria telemostrata. L'Ovolina sapeva la risposta e stava per vincere il primo premio della sua vita, nella fattispecie una cucina da otto milioni con forno autopulente e spiedo a cinque marce.
"Allora, signora Ovolina, sa dirci a chi appartiene questo sorriso?" disse il presentatore Mazzapone.
"Sì, il sorriso è quello di Mussola…"
In quell'istante un fulmine, nato nelle condizioni dinanzi scritte, segnò il grigio del cielo con un graffio rosso corallo e dopo aver un istante esitato sul'obiettivo da colpire, scelse una casina rosa con gerani alle finestre e una piccola antenna televisiva, scivolò giù per l'antenna, traforò la televisione e incenerì la signora Ovolina, lasciando sul tappeto solo tre etti di scorie.
"Mi dispiace, ma lei doveva dirci il nome completo," disse Mazzapone, e passò a un altro concorrente, un pluriomicida agli arresti domiciliari che vinse la cucina.
Questa manifestazione di una mente giusta e superiore non venne però avvertita dai nostri eroi, che dall'altro della montagna accompagnarono il fulmine con un "oooh" di stupore e ammirazione.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano
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“Il tempo è bruciato dall'amore e nella mitezza può estendersi.”

Marie-Dominique Philippe (1912–2006) teologo e filosofo francese

Fuoco sulla terra. Colloqui sulle beatitudini

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“Sono un mite e se c'è qualcuno che mi ricorda la mitezza di Gandhi, quello è il signor Berlusconi.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1994
Origine: Citato in Massimo Gramellini, Berlusconi: sono il Gandhi italiano http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/Itemid,3/action,detail/id,0768_01_1994_0351_0051_11021310/, La Stampa, 24 dicembre 1994.

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“[Benedetto XVI] È un Papa da "Rischiatutto" non sceglie mai la busta sbagliata. Lo avevano accolto con una certa freddezza e con un ingiustificato timore, ma con la sua mitezza, la sua linearità, la sua cultura e la forza del dialogo sta smentendo clamorosamente i profeti di sciagura.”

Mike Bongiorno (1924–2009) conduttore televisivo, conduttore radiofonico e partigiano italiano

Origine: Citato in Mike Bongiorno: disse "Vorrei morire gridando allegriaaa", la Repubblica, 8 settembre 2009.

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“I pitagorici invece fecero della mitezza nei confronti delle bestie un esercizio di umanità e di compassione.”

Porfírio (233–301) filosofo e teologo greco antico

III; 2015, p. 381
De abstinentia

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“Ieri sera un grosso ratto mi ha attraversato la strada in Fifty-seventh Street. È uscito da sotto lo steccato di un terreno vuoto vicino a Bendel's, ha aspettato una pausa nel traffico, poi è filato verso il lato nord della strada, si è fermato per un po' sul marciapiede buio ed è scomparso. Era il mio secondo ratto della settimana. Il primo è stato in un ristorante greco con le finestre dai davanzali all'altezza dei fianchi. Il ratto è sfrecciato lungo i davanzali puntando dritto verso di me, poi mi ha superata.
«L'hai visto» ha detto Will, sorseggiando la sua birra.
«Un grosso topo» ho risposto. «Ormai anche nei buoni alberghi si trova qualche topino, nel bar o nell'atrio». L'ultima volta che avevo visto Will era stato a Oakland; prima ancora, in Louisiana. Lavorava nel settore legale. Poi qualcosa, forse un senso di allarme ai margini del mio campo visivo, è spuntato da sinistra, correndo verso la mia faccia. Ho sentito l'acciottolio della forchetta.
«Stavi andando alla grande» ha detto Will, ghignando, «finché non hai perso la calma».
Il secondo ratto, naturalmente, poteva anche essere il primo che si era spostato più a nord, nel qual caso o il ratto mi segue, oppure fa i miei stessi tragitti e orari. Tuttavia sono convinta che la sanità mentale sia la scelta etica più profonda del nostro tempo. Due ratti, dunque. I tassisti non sentono neppure le indicazioni attraverso quei nuovi divisori, che a me non sembrano davvero antiproiettile, anche se, naturalmente, non ho mai verificato. Antirumore. Le dita s'incastrano, questo è certo, nei nuovi recipienti per i soldi. Be', qualcuno ha venduto i divisori. Qualcuno li ha comprati. Disonesti, chiaramente. Sembra che non esista uno spirito dei tempi. Stavo per alzarmi assurdamente presto, quando Will, che si butta nel sonno con una violenza pari alla sua mitezza da sveglio, mi ha detto: «Stai qui. è normale». Invece ho trovato un taxi per tornare a casa, sotto la pioggia, davanti a un'armeria.”

Renata Adler (1938) scrittore, critico cinematografico, giornalista

Mai ci eravamo annoiati

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