Frasi di Giovanni Boccaccio

Giovanni Boccaccio è stato uno scrittore e poeta italiano.

Conosciuto anche per antonomasia come il Certaldese, fu una delle figure più importanti nel panorama letterario europeo del XIV secolo. Alcuni studiosi lo definiscono come il maggior prosatore europeo del suo tempo, uno scrittore versatile che amalgamò tendenze e generi letterari diversi facendoli confluire in opere originali, grazie a un'attività creativa esercitata all'insegna dello sperimentalismo.

La sua opera più celebre è il Decameron, raccolta di novelle che nei secoli successivi fu elemento determinante per la tradizione letteraria italiana, soprattutto dopo che nel XVI secolo Pietro Bembo elevò lo stile boccacciano a modello della prosa italiana. L'influenza delle opere di Boccaccio non si limitò al panorama culturale italiano ma si estese al resto dell'Europa, esercitando influsso su autori come Geoffrey Chaucer, figura chiave della letteratura inglese, o più tardi su Miguel de Cervantes, Lope de Vega e il teatro classico spagnolo.

Boccaccio, insieme a Dante Alighieri e Francesco Petrarca, fa parte delle cosiddette «Tre corone» della letteratura italiana. È inoltre ricordato per essere uno dei precursori dell'umanesimo, del quale contribuì a gettare le basi presso la città di Firenze, in concomitanza con l'attività del suo contemporaneo amico e maestro Petrarca. Fu anche colui che diede inizio alla critica e filologia dantesca: Boccaccio si dedicò a ricopiare codici della Divina Commedia e fu anche un promotore dell'opera e della figura di Dante. A Boccaccio si deve infatti l'epiteto divina, attributo con cui è divenuta nota la Commedia.

Nel Novecento Boccaccio fu oggetto di studi critico-filologici da parte di Vittore Branca e Giuseppe Billanovich, e il suo Decameron fu anche trasposto sul grande schermo dal regista e scrittore Pier Paolo Pasolini. Wikipedia  

✵ 16. Luglio 1313 – 21. Dicembre 1375   •   Altri nomi Giovanni Battista Boccaccio
Giovanni Boccaccio photo

Lavori

Decameron
Decameron
Giovanni Boccaccio
Ninfale fiesolano
Ninfale fiesolano
Giovanni Boccaccio
Filocolo
Filocolo
Giovanni Boccaccio
Filostrato
Giovanni Boccaccio
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Giovanni Boccaccio frasi celebri

“È […] meglio fare e pentere, che starsi e pentersi.”

III giornata, novella V
Decameron

“Amor può troppo più che né voi né io possiamo.”

IV giornata, novella I
Decameron

Frasi sugli uomini di Giovanni Boccaccio

“E essa che con otto uomini forse diecemilia volte giaciuta era, allato a lui si coricò per pulcella, e fecegliele credere che così fosse; e reina con lui lietamente poi più tempo visse. E perciò si disse: «Bocca basciata non perde ventura, anzi rinnuova, come fa la luna.»”

II giornata, novella VII
Decameron
Origine: Questo distico fu ripreso da Arrigo Boito nel libretto dell'opera lirica Falstaff (atto II, quadro II) scritto per Giuseppe Verdi.
Origine: Citato nei film Divorzio all'italiana (1961) e Decameron Pie (2007).

“Non come uomini, ma quasi come bestie, morieno.”

The Decameron (c. 1350)

Frasi sul Male di Giovanni Boccaccio

“Chi è reo e buono è tenuto
Può fare il male e non è creduto.”

The Decameron (c. 1350)

“La gente è più acconcia a credere il male che il bene.”

The Decameron (c. 1350)

Giovanni Boccaccio: Frasi popolari

“[…] sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti.”

IV giornata, introduzione
Decameron
Variante: Sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti.

Giovanni Boccaccio Frasi e Citazioni

“E così, a modo del villan matto, dopo danno fe' patto.”

VII giornata, novella IV
Decameron

“Peccato celato e mezzo perdonato.”

The Decameron (c. 1350)

“Chi mal ti vuol, mal ti sogna.”

The Decameron (c. 1350)

“[Leonzio Pilato] […] nell'aspetto è uomo rozzo, ha la faccia nera, la barba prolissa, la chioma nera occupata sempre in continui pensieri, di costumi rozzo, né molto civile huomo, ma si come l'isperienza ha dimostrato, dottissimo di lettere Greche e come un'arca pieno d'historie, e favole greche, benché della latina non sia molto instrutto […]”

da Della Genealogia degli Dei, Venezia, 1627, c.239v
Origine: Citato in Tobia Cornacchioli, Nobili, borghesi e intellettuali nella Cosenza del Quattrocento, L<nowiki>'</nowiki>academia parrasiana e l'Umanesimo cosentino, Edizioni Periferia, Cosenza, stampa 1990, p. 46.

“[Barlaam di Seminara] […] huomo di Calabria, già di picciola statura, ma di gran scienza, e di maniera nelle Greche lettere dotto […]”

da Della Genealogia degli Dei, Venezia, 1627, c.239v
Origine: Citato in Tobia Cornacchioli, Nobili, borghesi e intellettuali nella Cosenza del Quattrocento, L<nowiki>'</nowiki>academia parrasiana e l'Umanesimo cosentino, Edizioni Periferia, Cosenza, stampa 1990, p. 43.

“Lo ingannatore rimane a pié dello ingannato.”

The Decameron (c. 1350)

“Per lo primo colpo non cade la quercia.”

The Decameron (c. 1350)

“Una boccuccia piccolina, le cui labbra parevan due rubinetti.”

The Decameron (c. 1350)

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