Frasi di Publio Cornelio Tacito

“L'imperfezione che caratterizza l'uomo fa sì che le cure agiscano molto più lentamente di quanto non facciano i mali; e come i nostri corpi s'accrescono con lentezza, ma si dissolvono in un istante, così l'intelletto e le sue opere sono molto più facili da soffocare che da riportare in vita.”

“Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla vostra sete di totale devastazione andate a frugare anche il mare. Avidi se il nemico è ricco e arroganti se è povero. Gente che né l'oriente né l'occidente possono saziare. Solo voi bramate possedere con pari smania ricchezza e miseria. Rubano, massacrano, rapinano, e con falso nome lo chiamano impero. Rubano, massacrano, rapinano, e con falso nome lo chiamano nuovo ordine.
Laddove fanno il deserto, lo chiamano pace.”

“È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio; perché la gratitudine pesa, mentre la vendetta reca profitto.”

“[L]a verità si rafforza con la luce e con il tempo, la menzogna invece con la fretta e il mistero […].”

“[Rivolto a Tiberio] La repubblica era un corpo solo e che da un'anima sola doveva essere guidata.”

“Si fece, da allora, un gran parlare di Augusto, e i più sottolineavano banali coincidenze: lo stesso giorno era stato, tempo addietro, il primo della ascesa al potere e adesso l'ultimo della vita; era spirato a Nola, nella stessa casa e nello stesso letto di suo padre Ottavio.”

“Le richieste presentate in comune ci vuol tempo perché siano soddisfatte; ma un favore personale si può meritare subito e subito riceverlo.”

“Tutte le cose che ora si credono antichissime furono nuove un tempo.”

“La maestà imperiale […] incute tanto maggior riverenza quanto più è lontana.”

“[Riferendosi alle azioni di Tiberio] Tutte cose speciose a parole, ma in realtà inutili e subdole; destinate a sfociare in una tirannia tanto più implacabile, quanto più si mascheravano sotto parvenza di libertà.”

“[B]revi e funesti erano gli amori del popolo romano.”

“Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.”

“È notorio che le popolazioni germaniche non hanno vere e proprie città e che non amano neppure case fra loro contigue. Vivono in dimore isolate e sparse, a seconda che li attragga una fonte, un campo, un bosco. Non costruiscono, come noi, villaggi con edifici vicini e addossati gli uni agli altri: ciascuno lascia uno spazio intorno alla propria casa o per precauzione contro possibili incendi o per imperizia nella costruzione. Non impiegano pietre tagliate o mattoni: per ogni cosa si servono di legname grezzo, incuranti di assicurare un aspetto accogliente.”

“Il vestito, per tutti [i Germani], è un corto mantello allacciato da una fibbia o, in mancanza, da una spina; il resto del corpo è nudo e passano intere giornate accanto al focolare acceso. I più ricchi si distinguono per una sottoveste, non ampia, come hanno Sarmati e Parti, ma attillata, e che mette in rilievo le forme. Indossano anche pelli di fiere: senza voler apparire eleganti quelli vicini ai fiumi, come segno di raffinatezza invece quelli dell'interno, dove il commercio non porta alcun lusso. Questi ultimi scelgono gli animali adatti, li scuoiano e poi ne screziano e pellicce con pezzi di pelle di altri animali, che l'Oceano più lontano o il mare sconosciuto danno alla luce. Analogo a quello degli uomini è l'abbigliamento delle donne, salvo che queste si coprono spesso con mantelli di lino ricamati di porpora e non allungano la parte superiore della tunica a formare delle maniche; hanno braccia e avambracci scoperti e rimane scoperta anche la parte superiore del petto.”

“Uomini e donne [i Germanici] ignorano egualmente i segreti delle lettere.”

“Abbiamo dato prova di grande sopportazione.”

“Questa cosa ingiustissima segue in ogni guerra, che tutti si arrogano il merito dei prosperi successi, e gli avversi ad un solo sono rimproverati.”

“Pensate ai vostri avi, pensate ai posteri.”

“Un'onesta morte è migliore d'una vita vergognosa.”

“È proprio della natura umana odiare colui al quale si è recato danno.”

“E la folla lo oltraggiava da morto con la stessa bassezza con cui lo aveva adulato da vivo.”

“Anche i saggi la brama di gloria è l'ultima passione di cui si spogliano.”

“Gli dei sono dalla parte dei più forti.”

“Le vicende, liete e dolorose, dell'antico popolo romano furono tramandate da illustri scrittori e a narrare dei tempi di Augusto non mancarono splendidi ingegni.”

“Senza ira né malizia.”

“Quanti ne restavano ormai che avessero visto la repubblica?”

“Tuffate le mani nel mio sangue, piuttosto! Sarà minore la vergogna se ucciderete il luogotenente, anziché ribellarvi all'imperatore! O rimanendo in vita manterrò fedeli le legioni o, facendomi sgozzare, ne affretterò il pentimento.”

“La notte era gravida di minacce e stava per sfociare nel delitto.”

“La soldataglia […] non conosce alcuna misura; fa tremare se non trema essa stessa; ma quando ha paura, la si può calpestare senza pericolo.”

“[Q]uel bimbo, nato proprio nel campo [militare], allevato in piena familirità con le legioni […] essi, con nomignolo militare, chiamavano Caligola, perché quasi sempre, per attirarsi la simpatia dei soldati, indossava quel tipo di calzatura.”

“La riverenza è maggiore da lontano.”

“[Per i barbari] quanto più uno è deciso e audace, tanto più lo ritengono degno di fiducia e in caso di rivolta gli attribuiscono ogni virtù.”

“[Di fronte alla forza della natura] nessuna differenza tra valorosi e vili, tra avveduti e imprudenti, tra azioni riflesse e gesti a caso.”

“Ma rimaneva ancora almeno l'ombra d'una libertà che stava per morire.”

“Tiberio […] offriva al senato […] parvenze di libertà.”

“[L]a natura aveva provveduto nel migliore dei modi alle necessità degli uomini, dando ai fiumi un loro proprio aspetto, un loro corso e, come le sorgenti, così le loro foci.”

“[s]pes in virtute, salus ex victoria”

“Si dice che alla domanda di Tiberio in quale maniera fosse diventato famoso Agrippa, [Clemente] rispose: «Come tu sei diventato Cesare».”

“Ma quelle (imagini) di Bruto e di Cassio più di tutte vi lampeggiavano col non essere.”

“I benefici sono graditi finché possono essere ricambiati, quando sono troppo grandi, invece di gratitudine generano odio.”

“[Tito Livio] autore fra i più illustri per eloquenza e per attendibilità, esaltò con tanto entusiasmo Pompeo che Augusto lo chiamava Pompeiano.”

“[I pompeiani e i nucerini convenuti ai] ludi gladiatori banditi da quel Livineio Regolo, che ho già ricordato espulso dal senato, dapprima si scambiarono ingiurie con l'insolenza propria dei provinciali, poi passarono alle sassate, alla fine ricorsero alle armi, prevalendo i cittadini di Pompei, presso i quali si dava lo spettacolo. Furono perciò riportati a casa molti di quelli Nocera con il corpo mutilato per ferite, e in quella città parecchi fra i cittadini piansero la morte di figli e di genitori.”

“Conviene alle donne di piangere, ma agli uomini di ricordare.”

“Opus adgredior opimum casibus, atrox proeliis, discors seditionibus, ipsa etiam pace saevum. Quattuor principes ferro interempti; trina bella civilia, plura externa.”

“Source: Vale per tutti Tito Livio.”

“Indeed, when a ruler once becomes unpopular, all his acts, be they good or bad, tell against him.”

“No one in Germany laughs at vice, nor do they call it the fashion to corrupt and to be corrupted.”

“To ravage, to slaughter, to usurp under false titles, they call empire; and where they make a desert, they call it peace.”
Auferre, trucidare, rapere, falsis nominibus imperium; atque, ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.

“When men of talents are punished, authority is strengthened.”

“It is the rare fortune of these days that one may think what one likes and say what one thinks.”
Rara temporum felicitate, ubi sentire quae velis, et quae sentias dicere licet.

“To abandon your shield is the basest of crimes; nor may a man thus disgraced be present at the sacred rites, or enter their council; many, indeed, after escaping from battle, have ended their infamy with the halter.”
Scutum reliquisse praecipuum flagitium, nec aut sacris adesse aut concilium inire ignominioso fas; multique superstites bellorum infamiam laqueo finierunt.

“Mercury is the deity whom they chiefly worship, and on certain days they deem it right to sacrifice to him even with human victims.”

“What is today supported by precedents will hereafter become a precedent.”

“Good habits are here more effectual than good laws elsewhere.”
…ibi boni mores valent quam alibi bonae leges. [http://www.fordham.edu/halsall/source/tacitus-germ-latin.html#19]

“There is a division of duties between the army and its generals. Eagerness for battle becomes the soldiers, but generals serve the cause by forethought, by counsel, by delay oftener than by temerity. As I promoted your victory to the utmost of my power by my sword and by my personal exertions, so now I must help you by prudence and by counsel, the qualities which belong peculiarly to a general.”
Divisa inter exercitum ducesque munia: militibus cupidinem pugnandi convenire, duces providendo, consultando, cunctatione saepius quam temeritate prodesse. ut pro virili portione armis ac manu victoriam iuverit, ratione et consilio, propriis ducis artibus, profuturum.

“He upbraided Macro, in no obscure and indirect terms, "with forsaking the setting sun and turning to the rising."”

“He had not even adopted Tiberius as his successor out of affection or any regard to the State, but, having thoroughly seen his arrogant and savage temper, he had sought glory for himself by a contrast of extreme wickedness.”
Ne Tiberium quidem caritate aut rei publicae cura successorem adscitum, sed quoniam adrogantiam saevitiamque eius introspexerit, comparatione deterrima sibi gloriam quaesivisse.

“Once killing starts, it is difficult to draw the line.”

“Thou wast indeed fortunate, Agricola, not only in the splendour of thy life, but in the opportune moment of thy death.”
Tu vero felix, Agricola, non vitae tantum claritate, sed etiam opportunitate mortis.

“However the marriage is there severe.”
Quanquam severa illic matrimonia

“They even say that an altar dedicated to Ulysses, with the addition of the name of his father, Laertes, was formerly discovered on the same spot, and that certain monuments and tombs with Greek inscriptions, still exist on the borders of Germany and Rhaetia.”

“The busts of twenty most illustrious families were borne in the procession, with the names of Manlius, Quinctius, and others of equal rank. But Cassius and Brutus outshone them all, from the very fact that their likenesses were not to be seen.”
Viginti clarissimarum familiarum imagines antelatae sunt, Manlii, Quinctii aliaque eiusdem nobilitatis nomina. sed praefulgebant Cassius atque Brutus eo ipso quod effigies eorum non visebantur.

“The Germans themselves I should regard as aboriginal, and not mixed at all with other races through immigration or intercourse. For in former times, it was not by land but on shipboard that those who sought to emigrate would arrive; and the boundless and, so to speak, hostile ocean beyond us, is seldom entered by a sail from our world.”

“The gods are on the side of the stronger.”
Deos fortioribus adesse.

“No honour was left for the gods, when Augustus chose to be himself worshipped with temples and statues, like those of the deities, and with flamens and priests.”
Nihil deorum honoribus relictum, cum se templis et effigie numinum per flamines et sacerdotes coli vellet.

“The desire for safety stands against every great and noble enterprise.”
nisi impunitatis cupido retinuisset, magnis semper conatibus adversa.

“Think of your forefathers and posterity.”
Et maiores vestros et posteros cogitate.

“The soldiers have the plunder of a city that is stormed, the generals of one which capitulates.”
Expugnatae urbis praedam ad militem, deditae ad duces pertinere.

“Lust of absolute power is more burning than all the passions”
cupido dominandi cunctis adfectibus flagrantior est

“So true is it that all transactions of preeminent importance are wrapt in doubt and obscurity; while some hold for certain facts the most precarious hearsays, others turn facts into falsehood; and both are exaggerated by posterity.”

“Their shields are black, their bodies dyed. They choose dark nights for battle, and, by the dread and gloomy aspect of their death-like host, strike terror into the foe, who can never confront their strange and almost infernal appearance.”

“For I deem it to be the chief function of history to rescue merit from oblivion, and to hold up before evil words and evil deeds the terror of the reprobation of posterity.”

“Because they didn't know better, they called it "civilization," when it was part of their slavery.”
Idque apud imperitos humanitas vocabatur, cum pars servitutis esset.

“All this is unauthenticated, and I shall leave it open.”