Frasi su dispiego

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema dispiego, vita, dio, mondo.

Frasi su dispiego

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“Costei, sciatta e di rozzi abiti cinta, | Costei t'entra nel core; ella che ignora | Come insino ai calcagni imi dispieghe | La gonnella ondeggiante a larghe pieghe?”

Saffo (-630–-570 a.C.) poetessa greca antica

da Contro Andromeda, 1863, [fr. 57, Numerazione LP. Vedi discussione voce.]
Frammenti

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“Con la sua stessa potenza [la Coscienza] dispiega l'universo su sé stessa come su una parete.”

Kṣemarāja (975–1025) filosofo indiano

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Pratyabhijñāhṛdayaṃ

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“In te veggo l'estuario che si dilata e dispiega maestoso, a misura che sfocia nel gran mare.”

Alla vecchiaia, p. 356
Foglie d'erba, Lungo la strada

“In questo istante di estatica sospensione («Affocato meriggio dorme sui campi. Non cantare! Taci!»), sacro al sonno del dio Pan che si riposa dalla caccia, la natura stessa sembra sepolta in un misterioso, impenetrabile sopore: i venti sono caduti e il sole, a perpendicolo sull'orizzonte, è come un'alta fiamma pietrificata. A questo punto si tronca repentinamente lo scorrere del tempo («Non se n'è volato via il tempo?») e Zarathustra sprofonda nel pozzo dell'eternità («Fiel ich nicht – horch! in den Brunnen der Ewigkeit?») ed ecco che emerge silenziosamente il mondo dalla sua perfezione, o meglio quella eternità, calata nella profondità del mondo, che costituisce la sua perfezione («Die Welt ist vollkommen»). Gli stessi attributi di questa perfezione, «maturo» e «rotondo» («Non era infatti il mondo perfetto, rotondo e maturo?», rimandano alla perfezione del circolo, in cui il movimento è conchiuso in se stesso e non si dispiega più in una progressione indefinita. L'anima e il mondo sono ora immersi in una trasognata mescolanza che ha lo stupore del possesso.”

Ferruccio Masini (1928–1988) germanista, critico letterario e traduttore italiano

da Parte seconda, cap. settimo, Il "mezzodì" come metafora cosmico-estatica della eternità, pp. 200-201
Lo scriba del caos
Origine: Da Friedrich Nietzsche, Also sprach Zarathustra; Schlechta, Werke in drei Bänden, II, p. 514 (Mittags) Lo scriba del caos, nota a p. 200.

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