Frasi su dittatura
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Parte terza, Capitolo secondo, Il riformismo, p. 150
Da Babeuf a Marcuse

Origine: L'"autogestione" jugoslava: teoria e pratica capitaliste, p. 14

Capitolo XIV, La farneticazione rivoluzionaria, p. 134
Aspettando la rivoluzione

“C'è un veleno che corrode le dittature: l'incenso. La rovina delle dittature sono i ras osannanti.”
Variante: Ci fu un tempo, non tanto lontano, in Occidente, in cui il carattere laico e moderno del presidente iracheno era apprezzato, se non proprio esaltato. Il confronto con Khomeini concedeva un notevole vantaggio a Saddam Hussein. Di fronte alla rivoluzione islamica di Teheran, esportatrice di un oscurantismo inquietante, la classica dittatura di Bagdad, senza propositi missionari, sembrava un argine non solo accettabile ma provvidenziale. E' capitato a molti di noi di scrivere o di pensare qualcosa del genere durante la guerra Iran-Iraq. L'Iraq non era proprio una diga democratica, questo no, questo nessuno ha osato dirlo: ma un utile sbarramento laico e moderno, ossia efficiente, sì: un argine, appunto, in grado di contenere un fanatismo come quello iraniano ansioso di ricondurre le società musulmane ai secoli più bui della loro storia, e di aggredire attraverso il terrorismo gli infedeli dell' Occidente europeo e americano. Al contrario degli ayatollah iraniani, i dirigenti del partito Baas iracheno non erano considerati una minaccia alla stabilità del Golfo, vale a dire del mercato del petrolio. Khomeini costruiva moschee, Saddam Hussein scuole e ospedali e caserme. Egli dedicava, è vero, una particolare attenzione a quest' ultime ed anche alle prigioni, come del resto faceva Khomeini, ma, al contrario di Khomeini, era al tempo stesso favorevole all'emancipazione delle donne, alle quali a Bagdad non veniva imposto il ciador. Quando negli acquitrini della Mesopotamia meridionale, dove si incontrano il Tigri e l'Eufrate, furono scoperti nel 1984 migliaia di giovani iraniani uccisi dai gas iracheni, la nostra morale non fu affatto scossa. L' utilità di Saddam Hussein, in quanto diga del fondamentalismo musulmano, placava le nostre coscienze. Soltanto quattro anni dopo, quando i gas furono usati per mattare la città curda di Halabja, ci furono alcune reazioni.

Origine: Citato in La Colombia esce da Unasur http://it.euronews.com/2018/08/28/-colombia-esce-unasur-maduro, Euronews.com, 28 agosto 2018.

“Il pci nella maggioranza? È assurdo credere che si possa conciliare democrazia e dittatura.”

Origine: Dalla relazione di Marco Rizzo al convegno "Con Stalin"; disponibile in Convegno “Con Stalin” – Relazione di Marco Rizzo http://ilpartitocomunista.it/2013/03/18/convegno-con-stalin/, Ilpartitocomunista.it.

Origine: Disponibile in Movimento Comunista Internazionale: serve l'unità ideologica, politica e organizzativa https://www.resistenze.org/sito/te/pe/dt/pedtfb01-015719.htm, Resistenze.org.

“La sua è una dittatura, signor Presidente, non dimentichiamolo.”
La suya es una dictadura, señor presidente, no lo olvidemos.

Origine: Citato in Domenico Losurdo, Controstoria del liberalismo, Laterza, p. 190 https://books.google.it/books?id=ZGiODAAAQBAJ&pg=PT190. ISBN 88-581-1834-0

“La situazione del paese sarebbe migliore oggi se la dittatura avesse ucciso più persone.”
Origine: Citato in Mesa da Câmara quer suspender Bolsonaro http://www1.folha.uol.com.br/fsp/brasil/fc30069919.htm, folha.uol.com.br; 30 giugno 1999.

Origine: Da Populismo, elitismo, e Sarah Palin http://www.wittgenstein.it/2012/09/10/cosa-e-populismo/, Wittgenstein.it, 10 settembre 2012.

Origine: Da intervista di Aurelio Magistà, "L’unico segreto del design è la parola design", la Repubblica, 10 aprile 2019, p. 35.

“Una dittatura temporanea è talvolta necessaria per salvare la libertà.”
Origine: Citato in Bronislaw Baczko, Napoleone e Washington. Bonaparte e il modello americano dal Consolato all'Impero, traduzione di David Scaffei, Donzelli Editore, 2009, p. 120 https://books.google.it/books?id=30jGqd1XavEC&pg=PA120. ISBN 8860364108