Frasi su dittatura
pagina 2

Diego Fusaro photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo

“Il fascismo in Italia non è mai stato una dottrina criminale. Ci furono le leggi razziali, orribili, ma perché si voleva vincere la guerra con Hitler. Il fascismo in Italia ha quella macchia, ma null'altro di paragonabile con il nazismo e il comunismo. Era una dittatura, però nata e finita con se stessa.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2005
Origine: Citato in Maurizio Caprara, Berlusconi: il fascismo? Non fu criminale http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/12_Dicembre/21/premier_fascismo.shtml, Corriere.it, 21 dicembre 2005.

Silvio Berlusconi photo

“Serve un chiarimento sulla Costituzione. Rifletteremo e vedremo se dovremo arrivare a quella riforme della Carta Costituzionale che sono necessarie, perché è una legge fatta molti anni fa, sotto l'influenza di una fine della dittatura con la presenza al tavolo di forze ideologizzate, che hanno guardato alla Costituzione russa come ad un modello da cui prendere molte indicazioni.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2009
Origine: Citato in Premier: "Nostra Costituzione influenzate da quella sovietica" http://www.repubblica.it/2009/02/dirette/sezioni/cronaca/eluana/sette-febbraio/index.html, Repubblica.it, 7 febbraio 2009.

Silvio Berlusconi photo

“Abbiamo presentato la riforma della giustizia e per noi è fondamentale, perché in questo momento abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2011
Origine: Da una conversazione con Barack Obama al G8 di Deauville, 26 maggio 2011; citato in Gian Antonio Stella, Dai condoni all'aspirasmog. Promesse e svarioni al voto http://www.corriere.it/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative-ballottaggi/notizie/28-Dai-condoni-all-aspirasmog-Promesse-e-svarioni-al-voto_2bc11166-88f4-11e0-9363-be870bec5f6b.shtml, Corriere.it, 28 maggio 2011.

Giorgio Bassani photo
Aldo Capitini photo
Georgi Dimitrov photo

“Il fascismo al potere […] è la dittatura terrorista aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti e più imperialisti del capitale finanziario.”

Georgi Dimitrov (1882–1949) politico bulgaro

citato in Gustavo Corni, Introduzione alla storia della Germania contemporanea, Bruno Mondadori, 1995, p. 127

Daniele Capezzone photo
Daniele Capezzone photo
Luigi Sturzo photo
Stefano Montanari photo
Indro Montanelli photo
Indro Montanelli photo

“Tocqueville diceva che «è nel sonno della pubblica coscienza che maturano le dittature.»”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da La platea resta assente https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/13/platea_resta_assente_co_0_9601133631.shtml, 13 gennaio 1996, p. 1
Corriere della Sera

Indro Montanelli photo
Ennio Flaiano photo
Filippo Meda photo
Filippo Buonarroti photo
Nicola Pietrangeli photo
Enrico Conci photo
Fabio Cannavaro photo

“In Italia il bambino ha soltanto il calcio, non sognerà mai qualcosa di diverso da uno stadio pieno e un pallone tra i piedi. Chiamiamo le cose con il loro nome: questa è dittatura.”

Fabio Cannavaro (1973) dirigente sportivo ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2113 http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2113. ISBN 8880898620

Silvio Berlusconi photo
Silvio Berlusconi photo
Roger Federer photo
Costanzo Preve photo
Leo Longanesi photo

“Soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Roma, 19 agosto 1944
Parliamo dell'elefante

Bassi Maestro photo
Rebiya Kadeer photo

“La lotta del popolo uiguri per la libertà e la democrazia sotto la dittatura comunista cinese è sempre stata pacifica, persistente e difficile.”

Rebiya Kadeer (1947) politica cinese

Origine: Citato in La mezzaluna americana di Rebiya http://www.ilfoglio.it/zakor/145, Il foglio, 15 agosto 2008.

Condoleezza Rice photo

“[La Bielorussia governata da Aleksandr Lukašenko] È l'ultima vera dittatura rimasta nel cuore dell'Europa.”

Condoleezza Rice (1954) politica statunitense

dall' intervista http://edition.cnn.com/2005/WORLD/europe/04/20/rice.dougherty/index.html di Jill Dougherty, CNN, 20 aprile 2005

Enrico Rava photo
Domenico Losurdo photo
Domenico Losurdo photo
Zhao Ziyang photo
Zhao Ziyang photo
Altiero Spinelli photo
Angelino Alfano photo
Hélène Carrère d'Encausse photo
Andreas Püttmann photo
Federico Rampini photo
Massimiliano Parente photo
Max Horkheimer photo
Piero Calamandrei photo

“Ma chi è che semina le guerre? Se tra uno o tra dieci anni una nuova guerra mondiale scoppierà, dove troveremo il responsabile? Nell'ultima guerra la identificazione parve facile: bastò il gesto di due folli che avevano in mano le leve dell'ordigno infernale, per decretare il sacrificio dei popoli innocenti. Ma oggi quelle dittature sono cadute: oggi le sorti della guerra e della pace sono rimesse al popolo. Questo vuol dire, infatti, democrazia: rendere ogni cittadino, anche il più umile, corresponsabile della guerra e della pace del mondo: toglier di mano queste fatali leve ai dittatori paranoici che mandano gli umili a morire, e lasciare agli umili, a coloro ai quali nelle guerre era riservato finora l'ufficio di morire, la scelta tra la morte e la vita.
Ma ecco, si vede con terrore che, anche cadute le dittature, nuove guerre si preparano, nuove armi si affilano, nuovi schieramenti si formano. Chi è il responsabile di questi preparativi? Si dice che gli uomini, che oggi sono al potere, sono stati scelti dal voto degli elettori: si deve dunque concludere che le anonime folle degli elettori sono anch'esse per le nuove carneficine?
Questa è oggi la terribile verità. La salvezza è solo nelle nostre mani; ma ognuno di noi, se la nuova guerra verrà, sarà colpevole per non averla impedita. […]
Se domani la guerra verrà, ciascuno di noi l'avrà preparata. Non potremo nascondere la nostra innocenza dietro l'ombra dei dittatori: quando c'è la libertà, tutti sono responsabili, nessuno è innocente.”

Piero Calamandrei (1889–1956) politico italiano

Citazioni tratte da articoli de Il Ponte, Dicembre 1946

Eugenio Scalfari photo
Daniel Pennac photo
Julija Tymošenko photo
Gael García Bernal photo
Mario Michele Giarrusso photo

“[Rivolgendosi a Enrico Letta. ] Il Ministro dell'interno del suo Governo, signor Presidente del Consiglio, è responsabile, secondo la Costituzione, del sequestro di una bambina di sei anni e di sua madre e dell'infame consegna di questi innocenti a una dittatura amica; perché questo è stato il suo Governo, signor presidente Letta: un Governo amico dei dittatori, come quello kazako, e nemico e avversario implacabile dei cittadini che chiedono giustizia…”

Mario Michele Giarrusso (1965) politico italiano

Origine: Citato in Senato della Repubblica – XVII Legislatura – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 115 del 02 ottobre 2013 Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri e conseguente discussione - Approvazione della proposta di risoluzione n. 2, su cui il Governo ha posto la questione di fiducia http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/719471.pdf. Roma, 2 ottobre 2013.

Papa Francesco photo
Bernard Guetta photo

“Sotto il suo governo in Russia sono scomparse le libertà di espressione e di associazione sbocciate ai tempi di Gorbaciov. Vladimir Putin ha fatto del suo paese una "democratura", una dittatura con le parvenze e perfino i fronzoli elettorali della democrazia, ma che bombarda a tappeto con i suoi aerei – non con quelli di Bashar al-Assad – perfino gli ospedali di Aleppo. Annulla il suo incontro con François Hollande e crea nel proprio paese un clima di guerra. Tutti sanno queste cose. Nessuno osa confutarle. Nonostante tutto, però, Putin piace. Perché? È una questione di immagine: questa attrazione politica ha prima di ogni altra cosa una dimensione fisica. Vladimir Putin non è James Dean né Marcello Mastroianni: le sue fattezze e i suoi lineamenti sono del tutto ordinari, eppure quest'uomo asciutto e muscoloso sprigiona un'impressione di forza bruta che egli sa usare in modo quasi scenico. Quando si fa riprendere a torso nudo, sempre a torso nudo, mentre cavalca stalloni o lotta da solo contro animali selvaggi, non fa perdere la testa soltanto agli appassionati di pornografia omosessuale. In Russia come in Occidente questa sublimazione della virilità serve a metterlo in netta contrapposizione con gli altri dirigenti del mondo, europei e americani in primis, perché bisogna ammettere che la qualità principale di Angela Merkel non è essere un'amazzone, così come François Hollande non è proprio Superman. E sebbene Barack Obama abbia sicuramente classe, ha più l'aspetto di un professore universitario che quello di un campione di lotta libera.”

Bernard Guetta (1951) Giornalista francese

Origine: Tradotto da Anna Bissanti, A destra e non solo: perché piace Putin http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/10/14/news/voglia-di-putin-1.285877?ref=HEF_RULLO, Espresso.Repubblica.it, 14 ottobre 2016.

Federico Chabod photo
Marco Ferrando photo
Gwynne Dyer photo

“[Sulla Guerra civile siriana] È facile definire la strategia statunitense in Siria, anche se è più una lista dei desideri che una vera strategia. Si tratta di "contenere" il terribile gruppo Stato islamico che controlla ormai la Siria orientale e l'Iraq occidentale, oltre che rovesciare la brutale dittatura di Bashar al Assad e sostituirla con delle forze ribelli "moderate."”

Gwynne Dyer (1943) Giornalista canadese

Origine: Da Il futuro della Siria secondo la Russia http://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2015/10/28/russia-siria-trattative, Internazionale.it, traduzione di Federico Ferrone, 28 ottobre 2015.

Karl Raimund Popper photo
Vittorio Feltri photo
Ágnes Heller photo
Altiero Spinelli photo
Federico Rampini photo
Pier Paolo Pasolini photo

“Io credo, lo credo profondamente, che il vero fascismo sia quello che i sociologhi hanno troppo bonariamente chiamato la "società dei consumi". Una definizione che sembra innocua, puramente indicativa. E invece no. Se uno osserva bene la realtà, e soprattutto se uno sa leggere intorno negli oggetti, nel paesaggio, nell'urbanistica e, soprattutto, negli uomini, vede che i risultati di questa spensierata società dei consumi sono i risultati di una dittatura, di un vero e proprio fascismo. Nel film di Naldini noi abbiamo visto i giovani inquadrati, in divisa… Con una differenza, però. Allora i giovani nel momento stesso in cui si toglievano la divisa e riprendevano la strada verso i loro paesi e i loro campi, ritornavano gli italiani di cento, di cinquant'anni addietro, come prima del fascismo.
Il fascismo, in realtà, li aveva resi dei pagliacci, dei servi, e forse in parte anche convinti, ma non li aveva toccati sul serio. Nel fondo dell'anima, nel loro modo di essere. Questo nuovo fascismo, questa società dei consumi, invece, ha profondamente trasformato i giovani, li ha toccati nell'intimo, ha dato loro altri sentimenti, altri modi di pensare, di vivere, altri modelli culturali. Non si tratta più, come all'epoca mussoliniana, di un'irregolamentazione superficiale, scenografica, ma di una irregolamentazione reale che ha rubato e cambiato loro l'anima. Il che significa, in definitiva, che questa "civiltà dei consumi" è una civiltà dittatoriale. Insomma, se la parola fascismo significa la prepotenza del potere, la "società dei consumi" ha bene realizzato il fascismo.”

da Fascista; pp. 289-290
Scritti corsari
Origine: Dall'intervista di Massimo Fini, L'Europeo, 26 dicembre 1974.

Federico Chabod photo
Antonio Pennacchi photo
Gianfranco Fini photo
Marco Tardelli photo
Francesco Storace photo
Gianfranco Miglio photo

“I centralisti s'illudono se pensano che anche il federalismo diventerà come la "dittatura del proletariato", perché il federalismo s'imporrà. Anche se la Lega dovesse scomparire. Anche se non ci fosse più chi vi sta parlando. Per forza delle cose.”

Gianfranco Miglio (1918–2001) giurista, politologo e politico italiano

Origine: Durante il Congresso Federale della Lega Nord a Bologna, 1994; trascritto in Leganordmariano.com http://www.leganordmariano.com/la-sezione-di-mariano-comense/121-gazebo-in-piazza-per-tesseramento.html.

Noam Chomsky photo
Papa Francesco photo
Hans Magnus Enzensberger photo
Leopold Stokowski photo
Paola Taverna photo

“Nel nostro ordinamento giuridico la Costituzione si trova in alto, è la prima fonte dalla quale discendono tutte le leggi. Queste persone, che abbiamo votato per quarant'anni, non hanno potuto fare le cose più sporche attraverso le leggi perché c'era una Costituzione che non avevano fatto loro, ma altri che non perseguivano i loro stessi interessi.
Perché la vogliono cambiare? Perché poi sarà più facile fare approvare leggi che non dovranno rispettare altro se non i loro interessi. Allora, se gli italiani non capiscono che oggi sono in mano a persone che nessuno ha eletto, che la stessa Corte costituzionale ha ribadito che c'era una legge elettorale non rappresentativa di questo Paese, perché vi state permettendo questo? Mi chiedo, da cittadina, stando fuori, leggendo, provando ad informarmi e a studiare, ma perché?
Dite di volere superare il bicameralismo e di volere dare un taglio ai costi della politica, come volevamo anche noi: allora tagliamo tutti e due i rami del Parlamento di una quantità di membri. Consentiamo di votare la fiducia su alcune materie. Non creiamo una dittatura. Perché state togliendo la possibilità di votare i senatori? Se questo non raffigura un vostro interesse dovete spiegare perché dovrebbe essere interesse dei cittadini non sentirsi rappresentati al Senato e non poterlo votare.”

Paola Taverna (1969) politica italiana

Origine: Citato in Senato della Repubblica Italiana – Legislatura XVII – Aula – Resoconto stenografico della Seduta n. 562 del 19 gennaio 2016 http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=956806. Roma, 19 gennaio 2016.

Rayden photo
Roberto Gervaso photo

“Siamo un regime che non diventa dittatura perché corretto dall'anarchia di tutti.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 77

Ismail Kadare photo

“La letteratura autentica e le dittature sono incompatibili, lo scrittore è nemico naturale delle dittature.”

Ismail Kadare (1936) scrittore, poeta e saggista albanese

Origine: Citato in Silvia Guidi Testimonianza e morte di monsignor Prennushi, il "Thomas Becket d'Albania" martirizzato dal regime comunista, l'Osservatore Romano, 21 marzo 2014; riportato in Tempi.it http://www.tempi.it/testimonianza-e-morte-di-monsignor-prennushi-il-thomas-becket-dalbania-martirizzato-dal-regime-comunista#.WKBYloHhDIU.

Antonio Martino photo
Margherita Hack photo
Nicola Tranfaglia photo
Rafael Nadal photo
Oriana Fallaci photo
Stephen King photo
Emilio Gentile photo
Nicholas Kaldor photo

“Se prendiamo letteralmente il professor Hayek, una dittatura fascista di qualche tipo dovrebbe essere considerata come la necessaria precondizione (insieme al monetarismo) di una "società libera."”

Nicholas Kaldor (1908–1986) economista ungherese

If we take Professor Hayek literally, a fascist dictatorship of some kind should be regarded as the necessary pre-condition (along with monetarism) of a ‘free society’.'
Variante: Se prendiamo letteralmente il professor Hayek, una dittatura fascista di qualche tipo dovrebbe essere considerata come la necessaria precondizione (insieme al monetarismo) di una "società libera".
Origine: Da The Times http://eprints.lse.ac.uk/63318/1/__lse.ac.uk_storage_LIBRARY_Secondary_libfile_shared_repository_Content_Caldwell,%20B_Hayek%20and%20Chile_Cladwell_Hayek%20and%20Chile_2015.pdf, 18 ottobre 1978.

Andrea Camilleri photo
Giulio Andreotti photo
Albert Sánchez Piñol photo
Fernando Botero photo
Ryszard Kapuściński photo
Kwame Nkrumah photo
Abd al-Karim Qasim photo

“Raggiungeremo i nostri scopi, uno dei quali è il governo collettivo e la fine dell'autocrazia e della dittatura. È il popolo che governa, il padrone assoluto, e un singolo non ha alcun diritto di dirigere gli affari del popolo. L'individuo, per quanto possa vivere, morirà, mentre il popolo resterà. Stiamo lavorando per le generazioni future e per il benessere del popolo. Abbiamo combattuto in Palestina per il popolo e per riscattare la sua libertà. Stiamo ancora lottando e non lesineremo alcuno sforzo; non abbiamo fallito nel nostro lavoro per Dio né abbiamo mancato di essere disinteressatamente al servizio del popolo, la nostra guida.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

We will achieve our goals, one of which is the collective rule and the end of autocracy and dictatorship. The people are the ruler, the absolute master, and an individual has no right to direct the affairs of the people. The individual, how long he may live, will die but the people will remain. We are working for the future generations and for the welfare of the people. We fought in Palestine for the sake of the people and to regain their liberty. We are still fighting and will not spare any effort, nor would we fail in our work for the sake of God and nor would we fail to be selfless in the service of the people, our guide.
The historical extempore speech at the Reserve Officers' College
Variante: Raggiungeremo i nostri scopi, uno dei quali è il governo collettivo e la fine dell'autocrazia e della dittatura. È il popolo che governa, il padrone assoluto, e un singolo non ha alcun diritto di dirigere gli affari del popolo. Gli individui, per quanto possano vivere, moriranno, mentre il popolo resterà. Stiamo lavorando per le generazioni future e per il benessere del popolo. Abbiamo combattuto in Palestina per il popolo e per riscattare la sua libertà. Stiamo ancora lottando e non lesineremo alcuno sforzo; non abbiamo fallito nel nostro lavoro per Dio né abbiamo mancato di essere disinteressatamente al servizio del popolo, la nostra guida.

Kim Il-sung photo
Friedrich August von Hayek photo
Umberto Eco photo