Frasi su zoo

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema zoo, animale, essere, vita.

Frasi su zoo

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“Lunedì al Berlin, martedì al Berlin, mercoledì eccetera eccetera.”

Marracash (1979) rapper italiano

da I ragazzi dello zoo del berlin
Marracash

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“Live dal nascondiglio, a fanculo il presidente del consiglio, dello Stato 'ndo so' nato e non so' fijo.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Zoo de Roma
Guilty

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“Grazie mamma, grazie papà per l'uccello che mi avete dato.”

Rocco Siffredi (1964) attore pornografico, regista e produttore cinematografico italiano

da Lo Zoo di 105

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“[In risposta ad un produttore che gli aveva chiesto di fare un film pornografico gay] Scusa ma a me piace la figa.”

Rocco Siffredi (1964) attore pornografico, regista e produttore cinematografico italiano

da Lo Zoo di 105

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“Dopo il tacchino sul tetto, la mucca in corridoio e il giaguaro da smacchiare, in 5 anni completo lo zoo.”

Pier Luigi Bersani (1951) politico italiano

Origine: 18 febbraio 2013; citato in Politica e casta, un anno da dimenticare Le 100 dichiarazioni peggiori del 2013 http://espresso.repubblica.it/palazzo/2013/12/30/news/politica-e-casta-che-anno-da-dimenticare-le-100-dichiarazioni-peggiori-del-2013-1.147398, Espresso.repubblica.it, 30 dicembre 2013.

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“Sono stato vegetariano due volte. La prima è durata dal 2001 al 2008. La seconda è adesso e non smetterà.
Era l'aprile del 2010. In aeroporto acquistai Niente importa di Jonathan Safran Foer. Lo lessi tutto d'un fiato.
Safran Foer, da non vegetariano, fa una inchiesta sugli allevamenti industriali. Racconta in dettaglio come vengono ammazzati suini e bovini, tonni e polli. Si sofferma sulla vita a cui sono costrette le galline ovipare.
Fa menzione dettagliata del sadismo umano.
E poi racconta una delle nostre molte stranezze. Di come ci faremmo svenare per il nostro cane e di come non ci interessi nulla dell'olocausto quotidiano di animali non meno sensibili e intelligenti dei cani.
La domanda è: perché un maiale sì e un cane no? Perché riteniamo inaccettabili i coreani, che mangiano carne canina, e reputiamo normale crescere i figli con carne equina? Come è possibile commuoversi per un agnello visto alla tivù, o un piccolo cinghiale allo zoo, salvo poi mangiare voluttuosamente entrambi?
Lo so, tale dilemma ci porterebbe lontano. E molti di voi non condividono il mio approccio. Poche cose infastidiscono come i vegetariani convinti. Un po' perché sono pallosi e un po' perché toccano nervi scoperti: ci ricordano quanto siamo incongrui, ipocriti e sostanzialmente insensibili.
Non ho mai cercato di fare proseliti. Non parlo mai di questa scelta etica in pubblico. Però ne vado fiero.”

Andrea Scanzi (1974) giornalista e scrittore italiano

cap. 27
I cani lo sanno

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“Perché non rilassarsi un po'? Magari una passeggiata in macchina fino al Golden Gate Park, con lo zoo e i pesci? Fare una visita dove le cose che non possono pensare provano comunque gioia.”

Variante: Perché non rilassarsi un po'? Magari una passeggiata in macchina fino al Golden Gate Park, con lo zoo e i pesci? Fare una visita dove le cose che non possono pensare provano comunque gioia.
Origine: La svastica sul sole, p. 254

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“In certi zoo non tengono l'alce perché sporca.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 15

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“Quando metto il pene nella vulva della mia partner, stranamente ella quasi sempre fa un paragone con un dildo… la mia cappella è troppo grande per non godere”

Rocco Siffredi (1964) attore pornografico, regista e produttore cinematografico italiano

da "Lo Zoo di 105"

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“[Chiedendo la soppressione della Ménagerie du Jardin des Plantes] L'umiliazione degli animali non è più tollerabile di quella delle persone. Proprio come un secolo fa, e ancora di più, vengono esibiti gattopardi, puma e tigri che sono, in realtà, morti viventi.
Sono disperati, ma soprattutto deprivati. Hanno perso il verde delle foglie degli alberi e dei prati così come la terra che calcavano. Le grandi zampe dei predatori, dai cuscinetti così delicati, si feriscono sul duro cemento. I rapaci si trascinano nei loro stessi escrementi. I fenicotteri rosa rimestano l'acqua delle fogne. […] In prigione, l'uomo perde la sua libertà; in una gabbia l'animale perde anche lo spazio in cui organizzava la sua esistenza in tutta la sua complessità: il suo comportamento viene sconvolto, la sua psiche scossa. Non trova altra via d'uscita che la follia, spesso misericordiosa. Ecco perché l'orso continua il suo vorticoso viavai lungo quel muro che lambisce con il muso. L'elefante si dondola senza tregua. Un giovane lupo si strappa le unghie. I prigionieri degli zoo, fatta salva qualche eccezione, sono dei malati mentali, ossessionati dalla loro condanna, frustrati, ansiosi e aggressivi.
Quest'ospedale psichiatrico, che sfrutta la sofferenza animale, non merita né il nostro tempo né le eminenti personalità da museo che lo amministrano. Il serraglio del Jardin des Plantes è solo un'enclave anacronistica e scandalosa, dove, nel cuore di Parigi, si possono vedere, per soli tre franchi, animali infelici, costruzioni traballanti e piastrelle rotte.
Sbarazzatevi di tutto ciò e piantate dei fiori!”

Philippe Diolé (1908–1977)

Origine: Da Prisons dans un jardin, Le Figaro, 11 giugno 1974; citato in Matthieu Ricard, Sei un animale!, traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, pp. 245-246. ISBN 978-88-200-6028-2

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“Una storia significativa è quella del terrificante zoo di Roma, ipocritamente ribattezzato Bioparco.”

Margherita D'Amico (1967) scrittrice e giornalista italiana

Un deprimente parco della vita che solo nel primo decennio del suo nuovo corso, inauguratosi nel 1998, vide buttare nell'inceneritore più di mille dei suoi ospiti.
La pelle dell'orso