Frasi di Ennio Flaiano
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Ennio Flaiano è stato uno sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico cinematografico e drammaturgo italiano.

Specializzato in elzeviri, Flaiano scrisse per Oggi, Il Mondo, il Corriere della Sera e altre testate. Lavorò a lungo con Federico Fellini, con cui collaborò ampiamente ai soggetti e alle sceneggiature dei più celebri film del regista riminese, tra i quali La strada, La dolce vita e 8½. Wikipedia  

✵ 5. Marzo 1910 – 20. Novembre 1972
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Ennio Flaiano Frasi e Citazioni

“Capire la Cina non è soltanto impossibile, ma inutile.”

1993, p. 33
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“L'oppio è ormai la religione dei popoli.”

1993, p. 137
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Origine: Il riferimento è alla celeberrima frase di Karl Marx: «La religione [...] è l'oppio dei popoli».

“La religione è finita. Non c'è più nessuno che si vanti di aver portato a letto una suora.”

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“La tromba al finale. La tromba allude sempre all'Apocalisse.”

1993, p. 21
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“Lo sceneggiatore è un tale che attacca il padrone dove vuole l'asino.”

1993, p. 54
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“Se lei si spiega con un esempio non capisco più niente.”

1993, p. 109
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“Si battono per l'Idea, non avendone.”

1993, p. 15
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“Leggere è niente, il difficile è dimenticare ciò che si è letto.”

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“Aspettando tempi migliori, che non vengono mai.”

Bologna, aprile 1956
Diario degli errori

“Chi mi ama mi preceda.”

23 aprile 1965
Diario degli errori
Origine: Riportato anche in Il gioco e il massacro e Le ombre bianche; erroneamente attribuito a Marcello Marchesi.

“I capolavori oggi hanno i minuti contati.”

Diario degli errori
Origine: Riportato anche in Don't Forget.

“I versi del poeta innamorato non contano.”

Diario degli errori

“L'amore è una cosa troppo importante per lasciarla fare agli amanti”

Diario degli errori
Origine: Probabile riferimento alla citazione attribuita a Charles de Gaulle: «La politica è una faccenda troppo seria per essere lasciata ai politici», che a sua volta parafrasava Georges Clemenceau: «La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai militari.»

“L'unico modo di trattare una donna alla pari è desiderarla come uomo.”

Autobiografia del Blu di Prussia
Origine: Riportato anche in Il gioco e il massacro.

“L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi.”

Autobiografia del Blu di Prussia, Taccuino del Marziano
Origine: Riportato anche nella commedia Un marziano a Roma (in Un marziano a Roma e altre farse, Rizzoli); il Taccuino del Marziano è infatti una raccolta di aforismi che deriva da tale opera.

“L'avarizia è la forma più sensuale di castità.”

1993, p. 7
Autobiografia del Blu di Prussia, Taccuino del Marziano

“Quando la vanità si placa l'uomo è pronto a morire e comincia a pensarci.”

Autobiografia del Blu di Prussia, Taccuino del Marziano

“Io, quando leggo Brera, non lo capisco.”

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, Milano, 1992, p. 42, ISBN 88-8598-826-2

“In Italia, diceva un americano ad un altro, i polli girano crudi per istrada.”

1993, p. 35
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“La crisi della cultura. C'è sempre stata: Shakespeare non sapeva il greco e Omero non sapeva l'inglese.”

La solitudine del satiro
Origine: Citazione presente nell'aletta posteriore de La solitudine del satiro, Adelphi, Milano, 1996.