Frasi di Eugenio Montale

Eugenio Montale è stato un poeta e scrittore italiano, premio Nobel per la letteratura nel 1975.

✵ 12. Ottobre 1896 – 12. Settembre 1981   •   Altri nomi Эудженио Монтале
Eugenio Montale photo

Lavori

Ossi di seppia
Eugenio Montale
Le occasioni
Le occasioni
Eugenio Montale
Satura
Satura
Eugenio Montale
Auto da fé
Auto da fé
Eugenio Montale
Eugenio Montale: 71   frasi 126   Mi piace

Eugenio Montale frasi celebri

Frasi su tempo di Eugenio Montale

Eugenio Montale: Frasi popolari

Eugenio Montale Frasi e Citazioni

“Occorrono troppe vite per farne una.”

The Occasions
Opere in versi, Le occasioni

“Io sono qui perché ho scritto poesie, un prodotto assolutamente inutile, ma quasi mai nocivo.”

da È ancora possibile la poesia?, discorso tenuto all'Accademia di Svezia, ricevendo il premio Nobel, 12 dicembre 1975, in Sulla poesia, a cura di Giorgio Zampa, Mondadori, 1997

“Lontano, ero con te quando tuo padre | entrò nell'ombra e ti lasciò il suo addio.”

da Lontano, ero con te
Opere in versi, Le occasioni

“Milano è un enorme conglomerato di eremiti.”

da Epoca; citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1973

“Sono rispettosissimo di tutte le religioni, ma la religione laica mi pare la piú ridicola delle religioni. Il laicismo ha diritto di esistere, ma non credo si possa presentare come una religione. Religioni ce sono già abbastanza.”

Origine: Citato in Le reazioni di Montale (conversazioni). Profilo di un autore: Eugenio Montale http://annalisacima.com/prose/prosa_reazmontale.htm, a cura di Annalisa Cima e Cesare Segre, Bur, Milano, 1977.

“Va', per te l'ho pregato, – ora la sete | mi sarà lieve, meno acre la ruggine”

...
Opere in versi, Ossi di seppia

“Esterina, i vent’anni ti minacciano,
grigiorosea nube
che a poco a poco in sé ti chiude.
Ciò intendi e non paventi.
Sommersa ti vedremo
nella fumea che il vento
lacera o addensa, violento.
Poi dal fiotto di cenere uscirai
adusta più che mai,
proteso a un’avventura più lontana
l’intento viso che assembra
l’arciera Diana.
Salgono i venti autunni,
t’avviluppano andate primavere;
ecco per te rintocca
un presagio nell’elisie sfere.
Un suono non ti renda
qual d’incrinata brocca
percossa!; io prego sia
per te concerto ineffabile
di sonagliere.
La dubbia dimane non t’impaura.
Leggiadra ti distendi
sullo scoglio lucente di sale
e al sole bruci le membra.
Ricordi la lucertola
ferma sul masso brullo;
te insidia giovinezza,
quella il lacciòlo d’erba del fanciullo.
L’acqua’ è la forza che ti tempra,
nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi:
noi ti pensiamo come un’alga, un ciottolo
come un’equorea creatura
che la salsedine non intacca
ma torna al lito più pura.
Hai ben ragione tu!
Non turbare
di ubbie il sorridente presente.
La tua gaiezza impegna già il futuro
ed un crollar di spalle
dirocca i fortilizî
del tuo domani oscuro.
T’alzi e t’avanzi sul ponticello
esiguo, sopra il gorgo che stride:
il tuo profilo s’incide
contro uno sfondo di perla.
Esiti a sommo del tremulo asse,
poi ridi, e come spiccata da un vento
t’abbatti fra le braccia
del tuo divino amico che t’afferra.
Ti guardiamo noi, della razza
di chi rimane a terra”

Tutte le poesie

“Ascoltami, i poeti laureati | si muovono soltanto fra le piante | dai nomi poco usati.”

da I limoni
Opere in versi, Ossi di seppia

“Torna l'avvenimento | del sole e le diffuse | voci, i consueti strepiti non porta.”

da Quasi una fantasia
Opere in versi, Ossi di seppia

“Ma in attendere è gioia più compita.”

da Gloria del disteso mezzogiorno
Opere in versi, Ossi di seppia

“Sogno che un giorno nessuno farà più goal in tutto il mondo.”

Origine: Da Il bulldog di legno, Editori Riuniti, 1985.

“Ai poeti è inutile chiedere comprensione di certe cose.”

Origine: Citato in Montale: Giacomino, l'amico rinnegato https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/24/MONTALE_Giacomino_amico_rinnegato_co_0_9605246137.shtml, Corriere della Sera, 24 maggio 1996.

“[Su Lucio Piccolo] Il suono del corno che ci giunge dal Capo d'Orlando non è l'Olifante di un sopravvissuto, ma una voce che ognuno può sentire echeggiare in sé.”

Origine: Citato in Corrado Stajano, Lucio Piccolo, l'ultimo poeta barone https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/agosto/22/Lucio_Piccolo_ultimo_poeta_barone_co_0_9808224939.shtml?refresh_ce-cp, Corriere della Sera, 22 agosto 1998, p. 29.

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