Origine: Citato in La Chiesa di Svezia smetterà di riferirsi a Dio con termini o pronomi che indicano un genere specifico http://www.ilpost.it/2017/11/24/chiesa-svezia-dio-termini-pronomi-neutri/, Il Post.it, 24 novembre 2017.
“«Il dubbio è voce infernale | che grida al cielo: | – Non c'è un Dio lassù | che pensi al genere umano? – || E certamente | chi dice questo | merita che da lui | ritragga le mani il buon Dio. || Perché c'è un Padre del genere umano, | un fedele, provvido Padre, | e chiunque da Lui non si scosti | può bene vederlo. || Ma non siamo impazienti! | Egli ha tanti figliuoli. | Non pretendiamo che ponga | noi, dinanzi a tutti! || Questa è la legge: «Attendi il tuo turno» | e non aspetterai invano. | Come il sole attorno alla terra, così | gira la sua bontà. || Nessuno ne resta privo. | Se Egli non viene oggi, giunge domani | e finché l'uomo non è felice | non può morire. || E la felicità non giunge mai troppo tardi, | e questa è magica cosa; | se solo una goccia ve ne cadesse dentro | addolcirebbe un mare». || A lungo ancora parlò il giovane | e il vecchio ognor più attento, ascoltava. | Così la sua anima assorbì quei discorsi | come il piccolo succhia il latte materno. || E quando quello cessò di parlare | il vecchio chiese meravigliato: | «Dove imparasti tu queste cose? | Chi sei, giovanotto, qual è il tuo nome?». || Già il giovane si era annoiato | d'aver sfoggiata tanta gravità, | e allegramente, e biricchino | diede codesta risposta: || «Dove ho imparato tali cose? | Me le disse una nottola | quando, in una notte di tempesta, | dormii con essa nel cavo di un albero. || Chi sono? Un vagabondo | senza paese e senza casa; | un qualche uccello di passo | mi fu forse antenato. || Me ne vado in giro pel mondo; | oggi qua, domani là, | e mi levo il cappello | dinanzi a chi lo desidera. || Quanto più soffro il freddo e la fame | tanto più io godo | poiché migliore sarà il futuro | se più brutto è il presente. || E come mi chiamo? Confesso | che il mio nome l'ho quasi scordato, | ma so dirti che ora nel mondo | mi chiamano Stefano il folle».”
da Stefano il folle, pp. 145-146
Poemetti e poesie scelte
Argomenti
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poeta e patriota ungherese 1823–1849Citazioni simili
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La miglior vendetta, p. 161
“Il genere umano | Non può sopportare troppa realtà.”
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Quattro quartetti
Origine: Citato in Casoli, p. 634.
“La sfortuna si adatta incommensurabilmente bene al genere umano: meglio del successo.”
1919
Pensieri di un uomo curioso
“Non si può quasi leggere la storia senza concepire orrore per il genere umano.”
Idolo, idolatra, idolatria; 1950, p. 257
Dizionario filosofico
“Tutto il genere umano ama un amante.”
Amore, p. 136
Saggi, Prima serie