Frasi su angoscia
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“Compleanno con un'unica angoscia | che ce ne saranno meno a venire. (J1488 – F1541”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

Lettere

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“Nosferatu è un nome maligno che sembra alludere alle lettere rosse dell'inferno – gli elementi sinistri che lo compongono come "fer" e "eratu" e "nos" hanno qualcosa di rossastro e nefando come il film in questione (che palpita di angoscia), un capolavoro dell'horror e dell'incubo […]”

Jack Kerouac (1922–1969) scrittore e poeta statunitense

Origine: Da Nosferatu (Dracula) in Bella bionda e altre storie https://books.google.it/books?id=UvY3uXF8YZIC, traduzione di Luca Guerneri, Mondadori, 2010, ISBN 9788852016738.

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“La tragedia della goccia d'acqua che gocciola di notte nel lavandino angoscia più d'ogni altra cosa il cuore umano.”

Ramón Gómez De La Serna (1888–1963) scrittore e aforista spagnolo

Origine: Mille e una greguería, Greguería‎s‎, p. 84

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“L’opera di Lovborg può essere divisa in tre periodi. Prima vengono le commedie sull’angoscia, la disperazione, il timore, la paura e la solitudine (le farse). (1976)”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

Senza piume (Without Feathers), Considerazioni sulle donne di Lovborg

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“Ogni volta che Israele cercherà di affrontarci, non proveremo alcuna angoscia perché saremo pronti ad affrontare Israele non soltanto sul territorio della sola Siria, ma in qualsiasi posto della patria araba.”

Hafiz al-Assad (1930–2000) politico e militare siriano

Any time Israel seeks to confront us, we will not feel any anxiety because we will be ready to confront Israel not only on the territory of Syria alone but anywhere in the Arab homeland.

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“Me lo hanno chiesto molte volte, e non so mai cosa rispondere. Sono molte le cose che mi fanno paura e che mi creano angoscia. Se così non fosse, del resto, non avrei scelto di diventare un regista di film horror.”

Dario Argento (1940) regista italiano

Origine: Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog|articolo di Gianmaria Tammaro, da Best Movie, rubrica Dentro le nuvole, n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113

“Opulenza Evaporata

L' opulenza evapora come nebbia
al primo albeggiare della cognizione,
sotto i suoi occhi smeraldi, assetati.
Un velo enigmatico che si disperde
tra le correnti eterne,
lo rendono schiavo del suo nudo
una volta andato
non è più possibile riacquistarlo.
Perle di fortuna evanescenti
nella brezza imprevedibile
dell'incauto imprudente
cadono dalle scale della perdita,
nell'aria l'ira del leone sconfitto.
Ogni avere, cangiante e caduco, lanciato al suolo risuonando
elogi di autocompiacimento
si manifesta come un sauro
che scivola via in un battito di ciglia, emblema di un ricordo
ormai disperso nell'arroganza.
Un forziere vuoto di sogni brilla
nel suo nulla, in quelle promesse
mai onorate per qualcuno,
ma dissipate con frivolezza!
La speranza si esilia in ogni volto,
volti che un tempo
risplendevano con convinzione.
Ora metamorfosati in ombre,
riccioli di ricordi effimeri,
dove ogni raggio di luce
diventa un'eco di rammarico, lasciando l'abisso vuoto
assorbendo all'anima la pace.
L'angoscia si insidia
tra le pieghe del cuore,
e il dolore si fa compagno veleno muto e incisivo!
Un inchiostro indelebile
su pagine ormai ingiallite
sul quale piangere disperato.
In questo scenario desolante
di perdite e tormento,
il tempo si arresta e osserva
con occhio critico, l'egoismo punito,
mentre le storie
di colori festivi e opulenti
vivi di lussureggiante armonia,
acquistati con fiamma dorata
si estinguono nel baratro.
E i sogni, un tempo vibranti,
ora giacciono come foglie
morte sul terreno sterile.
Così il ricordo di ciò
che era apprezzato
per la sua carnalità,
si trasmuta in un soffio fetido annegato in un oceano di ombre,
di nostalgiche riflessioni
senza zattera salvifica
di salvezza mai coltivata
per eccessiva superbia,
e il fango nel suo latte
è letto perpetuo nel dimenticatoio
del rimorso nel suo ineluttabile
dissidio imperituro.


Laura Lapietra ©”