Frasi su cinema
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“[Su Enrico Maria Salerno] Salerno era un attore sommo che il teatro aveva prestato troppo spesso al cinema e alla tv in virtù della sua fotogenia e della versatile bravura, all'origine dell'enorme varietà dei ruoli propostigli.”

Masolino D'Amico (1939) critico teatrale, traduttore e giornalista italiano

Origine: Da "Salerno, il grande dai mille volti", La Stampa, 1 marzo 1994.

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“Viviamo in un tempo in cui la soglia dell'attenzione è molto bassa, ed è il film che si deve difendere. La colpa è sempre del film che deve prendersi l'attenzione. La tv è un elettrodomestico ma non mi sono dedicato a questo lavoro [L'amica geniale] pensando di 'fare qualcosa per la tv', ma pensando al cinema.”

Saverio Costanzo (1975) regista italiano

Origine: Da intervista di Silvia Fumarola, Saverio Costanzo: “L'amica geniale di Ferrante è una grande saga, ma io ne faccio una grande serie” https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/11/22/news/saverio_costanzo_l_amica_geniale_di_ferrante_e_una_grande_saga_ma_io_ne_faccio_una_grande_serie_-212341078/, Rep.repubblica.it, 22 novembre 2018.

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“La strada è un sorprendente e misterioso film; soggioga e turba lo spettatore, anche se questi fatica a capirne le ragioni profonde; là dove lo stesso Fellini è arrivato più con la forza dei sentimenti che con la chiarezza dell'intelletto. Gelsomina è nata dentro di lui molto tempo fa, prima dello Sceicco bianco, prima dei Vitelloni, e vi ha dipanato lentamente la sua storia con la chiaroveggente libertà propria appunto dei folli. Molte cose di Gelsomina, Fellini non è riuscito, mi sembra, a dire; ma tale reticenza ha qualcosa di nobile, di alto, questo lo indoviniamo e ci riempie di rispetto. Comunque, soltanto Gelsomina resta vagamente irreale; Zampanò è uno dei più poderosi, corposi e drammatici personaggi del cinema contemporaneo; e lo stile del film tra i più puri e più lucidi del neorealismo (si rammenti la lievità, l'intensità, l'immediato calore dei personaggi e l'immediata definizione di essi nella sequenza del pranzo nuziale e della escursione di Gelsomina nella grande casa campestre, fino allo scoprimento del bambino malato). E penso peraltro sia ingiusto dire che Fellini ha costruito un film di evasione dalla realtà. Si potrà se mai discutere la natura dell'uomo Fellini, quella sua ben reale inclinazione alla creatura eccezionalmente "innocente", nel senso dostojewskiano.”

Vittorio Bonicelli (1919–1994)

Origine: Da Il Tempo, 7 ottobre 1954; citato in Claudio G. Fava e Aldo Viganò, I film di Federico Fellini, Gremese Editore, 1995, pp. 74-75 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA74. ISBN 88-7605-931-8

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“L'artista che mi ha influenzato di più è Salvador Dalì, mentre parlando di cinema cito Monty Python, Jean-Luc Godard, Jacques Tati, Buster Keaton, Stanlio & Ollio, Michael Snow.”

Shintaro Kago (1969) fumettista giapponese

Origine: Da Shintaro Kago: intervista e reportage incontri di Lucca Comics 2017 https://www.animeclick.it/news/70747-shintaro-kago-intervista-e-reportage-incontri-di-lucca-comics-2017, AnimeClick.it, 8 dicembre 2017.

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“Il cinema non è un ripiego, qualcosa che possa sostituire la mia vita affettiva.”

Lucia Bosé (1931) attrice italiana

Origine: Citato in Guido Aristarco, Il ritorno di Lucia Bosé in un film "impegnato" http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0122_01_1968_0200_0003_7156148/, La Stampa, 4 settembre 1968.

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“Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi - raccontava - scrivevo le mie minicritiche, mettevo già le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema.”

Carlo Vanzina (1951–2018) regista italiano

Origine: Citato in Chiara Ugolini, E' morto il regista Carlo Vanzina http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2018/07/08/news/carlo_vanzina-201007243/, Repubblica.it, 8 luglio 2018.

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“In Assunta Spina seppi essere modernissima ed introdussi nel cinema il realismo […] volli lasciare da parte le creature fatali, eleganti, ingemmate e scelsi la verità confondendo la mia anima con quella di Assunta.”

Francesca Bertini (1892–1985) attrice italiana

Origine: Citato in Gerardo Guccini, L'anima e la veste. L'apparizione d'una nuova stella, p. 54, in AA.VV. Dive! Lyda Borelli • Francesca Bertini, Edizioni Cineteca di Bologna, Bologna, 2018.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Il Cinema Novo è la sintesi creativa internazionale del cinema popolare brasiliano.”

Glauber Rocha (1939–1981) regista brasiliano

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“Io sono sempre stato ateo. Ma quando ho cominciato a fare commedie, mi sono reso conto che i riferimenti ebraici, con il rapporto con il sesso e lo psicanalista, garantivano risate facili. Sono diventato ebreo al cinema, per ragioni commerciali.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

Citazioni tratte da articoli e interviste
Origine: Citato in Stèphane Joby e Barbara Thèate, Woody Allen e Claude Lelouch: “Dio, donne & pastrami: il nostro film vi stupirà” https://rep.repubblica.it/pwa/traduzione/2018/04/14/news/woody_allen_e_claude_lelouch_dio_donne_pastrami_il_nostro_film_vi_stupira_-193752818/, traduzione di Fabio Galimberti, Rep.repubblica.it, 14 aprile 2018.

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“Trappola di cristallo non è arte cinematografica, tuttavia mostra quel tipo di cupo divertimento che il cinema riesce ad offrire. Per quello che è, tutto questo è il massimo.”

Die Hard isn't motion picture poetry, but it shows the kind of raucous entertainment that the industry is capable of delivering. For what it is, this is the top model.

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“Da sempre ho vissuto il cinema in modo istintivo, animalesco. Giocavo a calcio e quando toccava a me dicevo le mie battute intonate. Era un modo di fare cinema diverso, più genuino. Quasi un gioco.”

Carlo Delle Piane (1936–2019) attore italiano

Origine: Da Intervista a Carlo Delle Piane https://www.taxidrivers.it/533/interviste/intervista-a-carlo-delle-piane.html, Taxidrivers.it, 24 gennaio 2015.

“Possiamo andare al cinema, | se esiste ancora un cinema.”

Filippo Gatti (1970) cantautore, musicista e produttore discografico italiano

da Uh! La rivoluzione, n.10
La testa e il cuore

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“Al cinema vado poco per non beccarmi cose come La meglio gioventù.”

Franco Zeffirelli (1923–2019) regista italiano

Nulla dell'ultima generazione mi piace. Hanno tutti imboccato una via senza uscita.
Origine: Dall'intervista Zeffirelli: "Due o tre cose che so su Silvio e Veronica" http://www.ilgiornale.it/news/zeffirelli-due-o-tre-cose-che-so-su-silvio-e-veronica.html, il Giornale.it, 7 giugno 2009.

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“Ogni tanto, quando siete sul palcoscenico, udite il miglior suono che un attore può udire. È un suono che non potete ottenere al cinema o in televisione. È il suono di un meraviglioso, profondo silenzio che significa che li avete colpiti dove vivono.”

Shelley Winters (1920–2006) attrice statunitense

Every now and then, when you're onstage, you hear the best sound a player can hear. It's a sound you can't get in movies or in television. It is the sound of a wonderful, deep silence that means you've hit them where they live.
Origine: June 1956 - Theatre Arts magazine http://books.google.com/books?id=9ENNAAAAYAAJ

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“Un film è una macchina estremamente complessa e faticosa. Il fumetto, invece, è libero. Sereno. Si è solo in due, lo sceneggiatore e il disegnatore. E se vuoi mostrare qualcosa di spettacolare, che al cinema sarebbe costosissimo, in un albo a fumetti non devi nemmeno preoccuparti del budget.”

Dario Argento (1940) regista italiano

Origine: Profondo Nero - Dario Argento racconta il suo Dylan Dog|articolo di Gianmaria Tammaro, da Best Movie, rubrica Dentro le nuvole, n. 8, anno XVII, agosto 2018, pp. 112 e 113

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“Il Neorealismo nel suo filone impegnato conteneva una serietà che non era quella del popolo italiano. Era una cosa finta che nasceva dai reduci della rivista Cinema.”

Mario Monicelli (1915–2010) regista italiano

C'era De Santis che si impegnava... C'erano i luchinisti che si impegnavano molto, facendo anche delle cose egregie. Ma l'Italia non era così. Né erano così i contadini e gli operai che loro mettevano in scena. Non ci si riconosceva nessuno, se non una piccolissima cerchia di malati del cinema.
Origine: Citato in Duellanti, n. 67, gennaio-febbraio 2011, pp. 82-83.