Frasi di Johann Wolfgang von Goethe
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Johann Wolfgang von Goethe è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo tedesco.

Considerato dalla scrittrice George Eliot «...uno dei più grandi letterati tedeschi e l'ultimo uomo universale a camminare sulla terra», viene solitamente reputato uno dei casi più rappresentativi nel panorama culturale europeo. La sua attività fu rivolta alla poesia, al dramma, alla letteratura, alla teologia, alla filosofia, all'umanismo e alle scienze, ma fu prolifico anche nella pittura, nella musica e nelle altre arti. Il suo magnum opus è il Faust, un'opera monumentale alla quale lavorò per oltre sessant'anni.

Goethe fu l'originario inventore del concetto di Weltliteratur , derivato dalla sua approfondita conoscenza e ammirazione per molti capisaldi di diverse realtà culturali nazionali . Ebbe grande influenza anche sul pensiero filosofico del tempo, in particolare sulla speculazione di Hegel, Schelling e, successivamente, Nietzsche. Wikipedia  

✵ 28. Agosto 1749 – 22. Marzo 1832   •   Altri nomi Johann W. von Goethe, Goethe, Иоганн Вольфганг фон Гёте, Johann Wolfgang von Goethe Zitat, Wolfgang von Goethe
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Johann Wolfgang von Goethe Frasi e Citazioni

“Eppure, essere incompresi è il nostro destino.”

17 maggio; 1998, p. 15
I dolori del giovane Werther, Libro primo

“Sono lieto, sono felice e quindi sono un pessimo cronista.”

16 giugno; 1998, p. 35
I dolori del giovane Werther, Libro primo

“Shakespeare e nessuna fine. Shakespeare è un'area infinita.”

citato in George Steiner, Una lettura contro Shakespeare, in Nessuna passione spenta, traduzione di Claude Béguin, Garzanti, 2001, p. 51
Con testo originale

“Poiché solo provando gli stessi sentimenti abbiamo il diritto di parlare di una cosa.”

12 agosto; 1998, p. 101
I dolori del giovane Werther, Libro primo

“Una meravigliosa serenità, simile a questo dolce mattino di primavera, mi è scesa nell'anima e io ne godo con tutto il mio cuore. Sono solo e sono lieto di essere vivo in questo luogo creato per anime come la mia. Sono così felice, mio caro, così perduto nel senso di questa serena esistenza che la mia arte ne soffre. Ora non saprei disegnare nemmeno una linea, eppure non sono mai stato un pittore così grande come in questi momenti. Quando la bella valle effonde intorno a me i suoi vapori e il sole alto investe l'impenetrabile tenebra di questo bosco e solo qua e là qualche raggio riesce a penetrare in questo sacrario, e io mi stendo nell'erba alta accanto al torrente e, così vicino alla terra, scopro le piante più diverse e più singolari; quando sento vicino al mio cuore il brulichio del piccolo mondo in mezzo agli steli, le innumerevoli, incomprensibili figure dei bruchi e degli insetti e sento la presenza dell'Onnipotente che ci ha creati secondo la Sua immagine, l'alito del Supremo Amore che ci porta e ci sostiene in un'eterna beatitudine; quando, oh, amico mio!, i miei occhi si smarriscono in questa vertigine e l'universo e il cielo riposano nella mia anima come la figura di una donna amata, io provo allora l'angoscia di un desiderio e penso: oh, se tu potessi esprimere tutto questo, se potessi effondere sulla carta lo spirito di ciò che in te vive con tanta pienezza e con tanto calore, in modo da farne lo specchio della tua anima, come la tua anima è lo specchio del Dio infinito! Amico mio, io mi sento morire e soccombo alla forza e alla magnificenza di queste immagini!”

10 maggio; 1998, p. 9
I dolori del giovane Werther, Libro primo

“[…] l'uomo è così limitato che non riesce a capire fine e principio della propria esistenza.”

Werther: l'editore al lettore; 1998, p. 267
I dolori del giovane Werther, Libro secondo

“Sono lo spirito che nega continuamente.”

Mefistofele: parte I, capitolo Studio (I); 1960
Faust
Variante: Nel principio era l'atto.

“Oh, amici miei! Perché il fiume del genio rompe così raramente gli argini, così di rado straripa con alti flutti scuotendo le vostre anime stupefatte?”

Cari amici, su entrambe le sponde del fiume abitano i placidi signori le cui casette e i giardini, le aiuole di tulipani e le erbe dell'orto andrebbero distrutte dalla piena delle acque e perciò si danno cura di allontanare l'incombente pericolo con dighe e canali.
I dolori del giovane Werther

“Fra tutte le scoperte e le opinioni, forse nessuno influenzò lo spirito umano più della dottrina di Copernico.”

Varie
Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'astronomia, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2017, p. 34. ISBN 9788858018347