“Ben ch'esser donna sia in tutte le bande | danno e sciagura, quivi era pur grande.”
canto VIII, ottava LVIII, versi 7-8
Orlando furioso
Ludovico Ariosto è stato un poeta, commediografo, funzionario e diplomatico italiano.
È considerato nella storia della letteratura italiana ed europea uno degli autori più celebri ed influenti del Rinascimento ed è ritenuto, nel quadro della rifondazione dei generi teatrali, l'iniziatore della commedia "regolare" con Cassaria e I suppositi.Il suo Orlando furioso è tra i poemi più importanti della letteratura cavalleresca quindi è considerato il codificatore della favola romanzesca e tra i massimi esponenti e cantori di Ferrara legati al rinascimento estense con Matteo Maria Boiardo e Torquato Tasso e un seguace dei precetti sulla fondazione di una lingua nazionale italiana dell'amico Pietro Bembo.La sua ottava rima, definita "ottava d'oro", rappresenta una delle massime espressioni raggiunte dalla metrica poetica prima dell'illuminismo e rappresentò l'apice raggiunto dall'umanesimo ferrarese anche con il suo recupero del teatro classico.
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“Ben ch'esser donna sia in tutte le bande | danno e sciagura, quivi era pur grande.”
canto VIII, ottava LVIII, versi 7-8
Orlando furioso
“Questo disir, ch'a tutti sta nel core, | de' fatti altrui sempre cercar novella…”
canto II, ottava XXXVI, versi 1-2
Orlando furioso
“Ben s'ode il ragionar, si vede il volto: | Ma dentro il petto mal giudicar puossi.”
V, 8
Orlando furioso
Variante: Ben s'ode il ragionar, si vede il volto,
Ma dentro il petto mal giudicar possi.
VI, 1
Orlando furioso
“Quel che l'huom vede Amor gli fa invisibile
E l'invisibil fa vedere Amore.”
Orlando Furioso (1532)
“Di voce in voce e d'una in altra orecchia
Il grido e 'l bando per la terra scorse.”
Orlando Furioso (1532)
canto VI, ottava V, versi 1-4
Orlando furioso
canto VIII, ottava XLI, versi 6-8
Orlando furioso
“Che fossi fatto in quarti, arso o impiccato, | brutto ladron, villan, superbo, ingrato.”
canto X, ottava XLI, versi 7-8
Orlando furioso
XIX, 1
Orlando furioso
Variante: Alcun non può saper da chi sia amato,
Quando felice in su la ruota siede:
Però c'ha i veri e i finti amici a lato,
Che mostran tutti una medesma fede.
Se poi si cangia in tristo il lieto stato,
Volta la turba adulatrice il piede;
E quel che di cor ama riman forte,
Ed ama il suo signor dopo la morte.
canto XXIV, ottave I-II
Orlando furioso
Giovan Battista Pigna
Orlando furioso, Citazioni sull'opera
iscrizione nella casa di Ariosto a Mirasole, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 744
“Pel bosco Ferraú molto s'avvolse,| e ritrovossi al fine onde si tolse.”
canto I, ottava XXIII, versi 7-8
Orlando furioso
canto I, ottava 30, versi 1-2
Orlando furioso
I, 42
Orlando furioso
“Che chi ne l'acqua sta fin alla gola | ben è ostinato se mercé non grida.”
canto I, ottava L, versi 3-4
Orlando furioso
Variante: Che chi ne l'acqua sta fin'alla gola
Ben'e ostinato se merce non grida.
canto I, ottava LVI
Orlando furioso
canto II, ottava I, versi 1-2 e 7-8
Orlando furioso
“Ma ne li vizi abominandi e brutti | non pur gli altri adeguò, ma passò tutti.”
canto II, ottava LVIII, versi 7-8
Orlando furioso
canto III, ottava XXXIV, versi 2-4
Orlando furioso
canto IV, ottava I
Orlando furioso
canto IV, ottava LXVI, versi 5-8
Orlando furioso
canto VI, ottava XLVII, versi 2-4
Orlando furioso
“Donna sì laida, che la terra tutta | né la più vecchia avea né la più brutta.”
canto VII, ottava LXXII, versi 7-8
Orlando furioso
“Non comincia Fortuna mai per poco, | quando un mortal si piglia a scherno e a gioco”
canto VIII, ottava L, versi 7-8
Orlando furioso
canto X, ottava V, versi 5-8
Orlando furioso
Variante: L'amante, per aver quel che desia,
Senza guardar che Dio tutto ode e vede,
Aviluppa promesse e giuramenti,
Che tutti spargon poi per l'aria i venti.
“Bene è felice quel, donne mie care, | ch'essere accorto all'altrui spese impare.”
canto X, ottava VI, versi 7-8
Orlando furioso
Variante: Bene è felice quel, donne mie care,
Ch'essere accorto all'altrui spese impare.
canto XI, ottava XXVII, versi 7-8
Orlando furioso
canto XI, ottava LII, versi 5-8
Orlando furioso
“Dirò insomma, ch'in lei dal capo al piede, | quant'esser può beltà, tutta si vede.”
canto XI, ottava LXIX, versi 7-8
Orlando furioso
“A tutti par che quella cosa sia, | che piú ciascun per sé brama e desia”
canto XII, ottava XX, versi 7-8
Orlando furioso
“Fu il vincer sempre mai laudabil cosa | Vincasi o per fortuna o per ingegno.”
XV, 1
Orlando furioso
Variante: Fu il vincer sempremai laudabil cosa,
Vincasi o per fortuna o per ingegno.
“Che sarebbe pensier non troppo accorto | perder duo vivi per salvare un morto.”
canto XVIII
Orlando furioso
Variante: Che sarebbe pensier non troppo accorto,
Perder duo vivi per salvar un morto.
“Le donne son venute in eccellenza | di ciascun'arte ove hanno posto cura.”
canto XX, ottava 2
Orlando furioso
“A donna non si fa maggior dispetto, | che quando o vecchia o brutta le vien detto.”
XX, 120
Orlando furioso
“Amor, con che miracolo lo fai, | che 'n fuoco li tenghi, e nol consumi mai?”
canto XXIII
Orlando furioso
“Se piú che crini avesse occhi il marito, | non potria far che non fosse tradito.”
canto XXVIII, ottava LXXII, versi 7-8
Orlando furioso
“Non conosce la pace e non l'estima | chi provato non ha la guerra prima.”
canto XXXI, ottava II, versi 7-8
Orlando furioso
Variante: Non conosce la pace e non l'estima
Chi provato non ha la guerra prima.
“Michel, più che mortale, Angel divino”
XXXIII, 2, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, Milano, 1921, p. 412
Orlando furioso
“[Melfi] La ricca terra ch'ai Normandi | sarà principio a farli in Puglia grandi.”
XXXIV, verso 7-8
Orlando furioso