Frasi su ottobre

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema ottobre, citata, essere, sera.

Frasi su ottobre

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“Il solo pensiero di una famiglia senza il necessario per vivere, mi dà un'acuta sofferenza fisica. Io so, per averlo provato, che cosa vuol dire la casa deserta ed il desco nudo.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Torino, 23 ottobre 1932; citato in Scritti e discorsi
Citazioni tratte dai discorsi

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“Bisogna porsi delle mète per avere il coraggio di raggiungerle.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Milano, 28 ottobre 1925; da Scritti e discorsi, vol. V, p. 163
Citazioni tratte dai discorsi

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“[Umberto Bossi] È un uomo di merda. Mi fa schifo.”

Pino Daniele (1955–2015) cantautore e musicista italiano

Origine: Citato in Pino Daniele rinviato a giudizio disse "Bossi è un uomo di m... http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/persone/bossi-daniele/bossi-daniele/bossi-daniele.html, la Repubblica, 12 ottobre 2007.

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“Camminare, costruire e, se necessario, combattere e vincere!”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Roma, Piazza Venezia, 28 ottobre 1932; dal discorso in occasione del decennale della Marcia su Roma
Citazioni tratte dai discorsi

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“Venti milioni di italiani sono in questo momento raccolti nelle piazze di tutta Italia. È la più gigantesca dimostrazione che la storia del genere umano ricordi.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dall'annuncio radiofonico della dichiarazione di guerra all'Etiopia, 2 ottobre 1935
Citazioni tratte dai discorsi

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“[Riferendosi al proprio coming out. ] La liberazione più grande è stata poter parlare con le persone che mi sono più vicine, con mio padre, la mia famiglia, gli amici, il resto è venuto naturale.”

Tiziano Ferro (1979) cantautore italiano

dall'intervista di Gino Castaldo, La verità di Tiziano Ferro "Io, felice di essere gay" http://www.repubblica.it/persone/2010/10/06/news/libro_tiziano_ferro-7761501/index.html?ref=search, la Repubblica, 6 ottobre 2010

“[Su come capire quando si è davvero innamorati di qualcuno] Quando a fatica riesci a pensare ad altro, quando tua madre ti chiede ripetutamente perché stai sorridendo, quando la respirazione cambia, quando ti rendi conto che non puoi stare più lontana di un metro da lui, quando tutte le percezioni sono esasperate, quando Brad Pitt non ti fa né caldo né freddo, quando sei insospettabilmente allegra, quando ti sforzi di non rompergli le scatole ogni minuto, quando ascolti la tua voce che dice ti amo, quando ti sembra di non poter sopravvivere alla sua mancanza, quando diventi pazza per ogni suo piccolo gesto, quando ti senti di essere di sua proprietà esclusiva, quando ti incanti e ti attardi a guardare un albero, il cielo, una tenda, il muro o anche la punta delle tue scarpe, quando il rispetto è totale, quando, tu che odi il calcio, stai a guardare una raffica di partite fingendo di capirci qualcosa, quando ti si scioglie il cuore a un suo sottinteso, quando ti guardi e non ti vedi bella abbastanza, quando una sua chiamata sposta il ritmo del tuo cuore, quando hai voglia di urlarlo al mondo intero, quando ti rendi conto di essere più disponibile nei confronti della odiosa signora del piano di sopra, quando gli compreresti fasci di rose rosse, quando alla più piccola incomprensione piangi come un vitello, quando hai capito il motivo per il quale ti hanno messo su questa terra, quando temi per la sua incolumità fisica come se fosse un figlio, quando sei disposta a lasciare tutto pur di avere lui. Allora sei sulla buona strada.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2011/10/28/come-si-capisce-che-e-vero-amore/, 28 ottobre 2011
Citazioni di Mina

“Ognuno di noi è stato scelto attraverso un incontro gratuito perché si renda egli stesso incontro per gli altri. È dunque per una missione che siamo stati scelti.”

Luigi Giussani (1922–2005) sacerdote e teologo italiano

da In cammino, supplemento a Il Sabato, n. 41, 10 ottobre 1992

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“A quattro anni dipingevo come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino.”

Pablo Picasso (1881–1973) pittore, scultore e litografo spagnolo

Origine: Citato in Matteo Persivale, La musica incompiuta di Gershwin affidata dagli eredi a Brian Wilson https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/ottobre/09/musica_incompiuta_Gershwin_affidata_dagli_co_9_091009066.shtml, Corriere della Sera, 9 ottobre 2009, p. 59.

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“In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere, perché è più comodo, un padrone da servire. Lo diceva Mussolini: «Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?»”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Pasquale Cascella, Montanelli: «Il regime? È alle porte, inutile aspettare il dittatore», l'Unità, 25 ottobre 1994, p. 5.

“Quando chiedevo cosa c'era per dolce mio padre mi diceva che c'era il 'chocabeck' era un suo modo dolce per non dirmi che non avevamo nulla. Io immaginavo che sarebbe arrivato un grosso dolce di cioccolato. E sto ancora aspettando.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

da un'intervista alla Rai durante la presentazione dell'album Chochabeck, 31 ottobre 2010

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“Là dove si è voluto esasperare ancora di più il capitalismo, facendone un capitalismo di Stato, la miseria è semplicemente spaventosa.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dal rapporto tenuto alle gerarchie del Regime, il 17 ottobre 1932, davanti a 25.000 adunati
Citazioni tratte dai discorsi

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“Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate.”

Steve Jobs (1955–2011) imprenditore, informatico e inventore statunitense

da Newsweek, 29 ottobre 2001

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“Oggi nella società dei consumi solo una cosa si vuol risparmiare: il tempo.”

Chiara Lubich (1920–2008) attivista (attivista cattolica)

19 ottobre 1970
Scritti

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“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa "cosa è dentro l'uomo". Solo lui lo sa!”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dall Omelia per l'inizio del pontificato http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781022_inizio-pontificato_it.html, 22 ottobre 1978

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“Gesù non guarda tanto alla grandezza delle azioni, e neppure alla loro difficoltà, ma all'amore che fa compiere questi atti.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

a Celina, 20 ottobre 1888
Lettere

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“Il fascismo stabilisce l'uguaglianza verace e profonda di tutti gli individui di fronte al lavoro e di fronte alla nazione.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Milano, 6 ottobre 1934; da Opera omnia, vol. 26
Citazioni tratte dai discorsi

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“Non è più permesso a nessuno di vivere su quello che fu fatto da altri prima di noi. Bisogna che noi creiamo.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Reggio Emilia, 30 ottobre 1926; da Scritti e discorsi, vol. V, p. 454
Citazioni tratte dai discorsi

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“Io amo piuttosto di pensare a quello che faremo nel decennio prossimo. Del resto basta guardarsi attorno, per convincersi che il nostro consuntivo è semplicemente immenso.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dal rapporto tenuto alle gerarchie del Regime, 17 ottobre 1932
Citazioni tratte dai discorsi

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“Il pittoresco ci ha fregati per tre secoli.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dal discorso al consiglio nazionale del PNF, 25 ottobre 1938; da Opera omnia, vol. 29
Citazioni tratte dai discorsi

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“"[…] Ma volevo che tu sapessi che ti penso, Sarah. Davvero, per me non c'è mai stata qualcun'altra e quella notte fu la nostra notte più bella […] e quella notte fu la nostra notte più bella, anche se a volte mi è difficile credere che vi sia mai stato un anno 1970 e le dimostrazioni nei campus e Nixon presidente. Senza calcolatori tascabili, senza videocassette, senza orchestre punk e rock. E altre volte mi sembra che quel tempo sia tutt'ora vicinissimo, da poterlo quasi toccare. Mi sembra che se potessi tenerti tra le braccia, o toccare la tua guancia, o la tua nuca, potrei portarti con me in un futuro diverso senza dolore o tenebre o scelte amare.
Bene, tutti facciamo quello che possiamo e dobbiamo accontentarci… e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Spero soltanto che tu mi penserai nel modo migliore che ti riesce, Sarah cara. Con tutto il cuore e tutto il mio amore. Johnny."
Le si mozzò il respiro di colpo e restò con la schiena rigida e gli occhi sbarrati. "Johnny…?"
Era andato.
Si alzò, si girò e naturalmente non c'era nulla. Ma poteva vederlo, ritto lì accanto, le mani sprofondate nelle tasche, il caldo sorriso un po' obliquo sul volto più attraente che bello che si appoggiava snello e disinvolto ad una tomba o ad un pilastro dell'ingresso o forse contro un albero rosseggiante d'autunno. Bella roba, Sarah, annusi ancora quella dannata cocaina?
Niente intorno se non Johnny, lì vicino. Forse ovunque.
Tutti noi facciamo quello che possiamo e dobbiamo accontentarci… e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. Niente è perduto per sempre, Sarah. Niente che non possa esser ritrovato.
"Sempre il vecchio Johnny", sussurrò Sarah. Uscì dal cimitero e attraversò la strada. Indugiò un attimo, voltandosi a guardare. Il tiepido vento d'ottobre alitava robusto e grandi cortine di luce e d'ombra sembravano attraversare il mondo. Gli alberi frusciavano misteriosamente.
Sarah salì in macchina e si allontanò.”

Origine: La zona morta, p. 458-460

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“Il vergine è colui che avanza senza appoggi, solo con Dio.”

Chiara Lubich (1920–2008) attivista (attivista cattolica)

31 ottobre 1968
Scritti

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“Condannatemi, non importa, la storia mi assolverà.”

Fidel Castro (1926–2016) rivoluzionario e politico cubano

Origine: Dalla deposizione di Castro al processo per l'assalto alla caserma Moncada. Citato in Breve storia di Cuba http://www.ilpost.it/2014/12/18/cuba/, il Post, 18 dicembre 2014.

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“Dal mio matrimonio speravo di ricavare amore, calore, affetto e comprensione. Invece è stata una relazione basata sulla freddezza e sull'indifferenza.”

Marilyn Monroe (1926–1962) attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense

dichiarazione in tribunale durante la causa di divorzio da Joe DiMaggio, 27 ottobre 1954, p. 196
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“Da quando gioco tutti gli scudetti che ho visto vincere sono stati meritati. Sia i nostri che quelli delle altre squadre.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Dal processo Calciopoli; citato in Calciopoli, Del Piero: «Juve, vittorie senza trucchi» http://www.tuttosport.com/calcio/2010/10/19-89160/Calciopoli%2C+Del+Piero%3A+%C2%ABJuve%2C+vittorie+senza+trucchi%C2%BB+FOTO, Tuttosport.com, 19 ottobre 2010.

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“Nessun male sociale può superare la frustrazione e la disgregazione che la disoccupazione arreca alle collettività umane.”

Federico Caffè (1914–1987) economista italiano

15 ottobre 1981: p. 65
Scritti quotidiani

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“Il generale Pepe ha portato qui un gran numero di documenti importanti; e quel che più conta ci ha portato sé stesso, e dalla sua conversazione può aversi la chiave della rivoluzione napoletana.”

Ugo Foscolo (1778–1827) poeta italiano

Origine: Da una lettera a John Murray (1778–1843), ottobre 1821, citato in Elena Croce, La patria napoletana, Mondadori.

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“Nessuno pensi di piegarci senza avere prima duramente combattuto. Un popolo geloso del suo onore non può usare linguaggio, né avere atteggiamento diverso!”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dal discorso tenuto in occasione dell'adunata generale delle forze del Regime il 2 ottobre 1935
Citazioni tratte dai discorsi

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“Si tratta di un indovinello, avvolto in un mistero all'interno di un enigma.”

Winston Churchill (1874–1965) politico, storico e giornalista britannico

Da un discorso radiotrasmesso il 1° ottobre 1939, a proposito delle intenzioni dell'Unione Sovietica, dopo la spartizione militare della Polonia insieme alla Germania hitleriana
Origine: Il 17 settembre 1939, mentre le armate tedesche completavano la conquista della parte maggiore della Polonia, l'esercito sovietico entrava a sua volta da Nord ed occupava la parte nord-orientale della Polonia, congiungendosi a Brest-Litovsk con le armate tedesche, in ottemperanza agli accordi Molotov-Ribbentrop, che prevedevano la spartizione del paese fra Germania ed Unione Sovietica. (citato in Winston Churchill, op. cit., Volume I The Twilight War, 3° capitolo The Ruin of Poland, p. 42)

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“Le opere d'arte che richiedono una quantità esagerata di spiegazioni non capiteranno più tra le mani dei cittadini tedeschi.”

Adolf Hitler (1889–1945) dittatore della Germania nazista dal 1933 al 1945

citato in Corriere della sera, 17 ottobre 2004

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“Napoli è una città altamente morale dove si possono cercare mille ruffiani prima di trovare una prostituta.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

31 ottobre 1910
Aforismi in forma di diario

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“Se io preferisco tanto l'autunno alla primavera, è perché in autunno si guarda il cielo — in primavera la terra.”

§ 229, 29 ottobre 1837; 1997, p. 37
Diario
Variante: Per questo preferisco di gran lunga l’autunno alla primavera, perché in autunno si guarda il cielo. In primavera la terra.

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“[I]l fare è il miglior modo d'imparare […].”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

dalla lettera al fratello Pier Francesco, Firenze, 16 ottobre 1828

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“Una volta ho odiato Meryl Streep perché era stata scelta da Clint Eastwood per "I ponti di Madison County". Ma come, mi chiedevo, hanno preso un'attrice che fa l'italiana imitando me! E non me?”

Sophia Loren (1934) attrice italiana

citato in Festa del cinema http://www.roma-citta.it/roma/news_9800-cronaca.html, roma-città.it, 19 ottobre 2007

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“La nostra stella polare, o signori, è di fare che la città eterna sovra la quale venticinque secoli accumularono ogni genere di gloria diventi la splendida capitale del Regno italico.”

Camillo Benso Cavour (1810–1861) politico e patriota italiano

11 ottobre 1860, riportata in una targa posta nella Sala Cavour di Palazzo Madama
Origine: Dal sito istituzionale del Senato http://www.senato.it/relazioni/21612/21690/30823/31235/56711/56752/genfoto.htm

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“Vi racconto una piccola atroce storia per capire quale possa essere talvolta la posizione del potere politico dentro una vicenda mafiosa, una storia vecchia di alcuni anni fa e che oggi non avrebbe senso e che tuttavia in un certo modo interpreta tutt'oggi il senso politico della mafia. Nel paese di Camporeale, provincia di Palermo, nel cuore della Sicilia, assediato da tutta la mafia della provincia palermitana, c'era un sindaco democristiano, un democristiano onesto, di nome Pasquale Almerico, il quale essendo anche segretario comunale della DC, rifiutò la tessera di iscrizione al partito ad un patriarca mafioso, chiamato Vanni Sacco ed a tutti i suoi amici, clienti, alleati e complici. Quattrocento persone. Quattrocento tessere. Sarebbe stato un trionfo politico del partito, in una zona fino allora feudo di liberali e monarchici, ma il sindaco Almerico sapeva che quei quattrocento nuovi tesserati si sarebbero impadroniti della maggioranza ed avrebbero saccheggiato il Comune. Con un gesto di temeraria dignità, rifiutò le tessere.
Respinti dal sindaco, i mafiosi ripresentarono allora la domanda alla segreteria provinciale della DC, retta in quel tempo dall'ancora giovane Giovanni Gioia, il quale impose al sindaco Almerico di accogliere quelle quattrocento richieste di iscrizione, ma il sindaco Almerico, che era medico di paese, un galantuomo che credeva nella DC come ideale di governo politico, ed era infine anche un uomo con i coglioni, rispose ancora di no. Allora i postulanti gli fecero semplicemente sapere che, se non avesse ceduto, lo avrebbero ucciso, e il sindaco Almerico, medico galantuomo, sempre convinto che la Dc fosse soprattutto un ideale, rifiutò ancora. La segreteria provinciale s'incazzò, sospese dal partito il sindaco Almerico e concesse quelle quattrocento tessere. Il sindaco Pasquale Almerico cominciò a vivere in attesa della morte. Scrisse un memoriale indirizzato alla segreteria provinciale e nazionale del partito denunciando quello che accadeva e indicando persino i nomi dei suoi probabili assassini. E continuò a vivere nell'attesa della morte. Solo, abbandonato da tutti. Nessuno gli dette retta, lo ritennero un pazzo visionario che voleva continuare a comandare da solo la città emarginando forze politiche nuove e moderne.
Talvolta lo accompagnavano per strada alcuni amici armati per proteggerlo. Poi anche gli amici scomparvero. Una sera di ottobre mentre Pasquale Almerico usciva dal municipio, si spensero tutte le luci di Camporeale e da tre punti opposti della piazza si cominciò a sparare contro quella povera ombra solitaria. Cinquantadue proiettili di mitra, due scariche di lupara. Il sindaco Pasquale Almerico venne divelto, sfigurato, ucciso e i mafiosi divennero i padroni di Camporeale. Pasquale Almerico, per anni, anche negli ambienti ufficiali del partito venne considerato un pazzo alla memoria.”

Giuseppe Fava (1925–1984) scrittore, giornalista e drammaturgo italiano

da I Siciliani, gennaio 1983

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“[A Fabio Fazio] Tu sei come il vino: più invecchi più sai di tappo.”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

10 ottobre 2005
Che tempo che fa

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“Per sempre c'è solo la Carrà. Basta.”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

8 ottobre 2006
Che tempo che fa

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“La salute non ha mai prodotto niente. L'infelicità è un dono. Io mangio solo per nutrire il dolore. La preparazione alla morte dura una vita intera.”

Alda Merini (1931–2009) poetessa italiana

Origine: Citato in Una vita vissuta tra follia e poesia https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/17/Una_vita_vissuta_tra_follia_co_0_951017690.shtml, Corriere della sera, 17 ottobre 1995, p. 47.

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“Sessant'anni fa, il 23 ottobre 1956, l'Ungheria intera, compresi moltissimi comunisti, si ribellò unita contro la dittatura. Oggi manca quel coraggio.”

Ágnes Heller (1929–2019) filosofa ungherese

Origine: Dall'intervista Andrea Tarquini Agnes Heller: "La mia Ungheria ha perso il coraggio che ebbe 60 anni fa" http://www.repubblica.it/esteri/2016/10/23/news/agnes_heller_la_mia_ungheria_ha_perso_il_coraggio_che_ebbe_60_anni_fa_-150397888/, Repubblica.it, 23 ottobre 2016.

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“Io sono come un cervo sempre in fuga nella foresta. Quando arriva a uno stagno dove potrebbe specchiarsi, ha tanta sete che subito lo intorbida.”

Cristina Campo (1923–1977) scrittrice, poetessa e traduttrice italiana

Origine: Da Lettera a Margherita Dalmati, ottobre 1955; in Margherita Dalmati, Cristina Campo e la scrittura del dio, Neuropa, XXIV, 86-89, 1996, pp. 73–79; citato in Cristina De Stefano, Belinda e il mostro, Vita segreta di Cristina Campo, Adelphi, 2002<sup>3</sup>, p. 28. ISBN 88-459-1678-2

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“Nell'ottobre del 1965 il Senatore Mansfield ha criticato il "senso di completa irresponsabilità" mostrato dai manifestanti. Non aveva niente da dire allora […] sul "senso di completa irresponsabilità" mostrato del senatore Mansfield e dagli altri che stanno tranquillamente a guardare e votano su stanziamenti mentre le città e i villaggi del Nord Vietnam vengono demoliti, mentre millioni di rifugiati nel Sud sono cacciati dalle loro case a causa dei bombardamenti americani. Non ha niente da dire sugli standard morali o il rispetto per la legge internazionale di coloro che hanno permesso questa tragedia. Parlo dell senatore Mansfield precisamente perché non è uno di quei che patrioti che si battono il petto e che vogliono che l'America governi il mondo, ma è piuttosto un intellettuale americano nel miglior senso della parola, un uomo colto e ragionevole -- il tipo di uomo che è il terrore della nostra era. […] quando guardo ciò che sta accadendo al nostro paese, quello che trovo più terrifficante non è Curtis LeMay, con i suoi allegri suggerimenti di bombardare chiunque fino a farli tornare all'età della pietra, ma piuttosto le calme disquisizioni degli scienziati politici su quanta forza sarebbe necessaria per raggiungere i nostri scopi, o su quale forma di governo sarebbe accettabile per noi in Vietnam. Quello che trovo terrificante è il distacco e la serenità con cui vediamo e discutiamo una tragedia insostenibile. Sappiamo tutti che se la Russia o la Cina fossero state colpevoli di ciò che abbiamo fatto noi in Vietnam, staremmo esplodendo di indignazione morale per questi crimini mostruosi.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense
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“Il desiderio di pace è certamente un sentimento comune a tutti, e non vi è alcuno che non la invochi ardentemente. La pace, tuttavia, una volta che si rinneghi la Divinità è assurdamente invocata: dove è assente Dio, la giustizia è esiliata; e tolta di mezzo la giustizia, invano si nutre la speranza della pace.”

Papa Pio X (1835–1914) 257° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dall'enciclica E supremi, 4 ottobre 1903; disponibile su Vatican.va http://w2.vatican.va/content/pius-x/it/encyclicals/documents/hf_p-x_enc_04101903_e-supremi.html

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“Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato sulla guancia di un altro uomo.”

José Martí (1853–1895) politico e scrittore cubano

erroneamente attribuito a Che Guevara; citato in Michael Löwy, Che's Revolutionary Humanism http://monthlyreview.org/1997/10/01/che-revolutionary-humanism, Monthly Review, volume 49, numero 5, ottobre 1997

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“Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

268, 10 ottobre 1820; 1898, Vol. I, p. 356

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“La semplicità è la principale condizione della bellezza morale.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

19 ottobre 1852, p. 70

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“[L'Etna] Tuona di orrende rovine | e vomita nel cielo una nube nera | fumante d'un turbine di pece e di ardenti faville.”

Publio Virgilio Marone (-70–-19 a.C.) poeta romano

citato in Corriere della sera, 25 ottobre 2008

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“[Rivolgendosi a Roberto D'Agostino] Sei un volgare mascalzone.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da Blob, 24 ottobre 1990
Da programmi televisivi

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“Nun te preoccupà, mo je faccio er cucchiaio.”

Francesco Totti (1976) calciatore italiano

Origine: Rivolto ai compagni di squadra Di Biagio e Maldini prima di battere il rigore contro l'Olanda agli Europei del 2000; citato in "Mo je faccio er cucchiaio" Totti sta scrivendo un nuovo libro http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/sport/calcio/librototti/librototti/librototti.html, Repubblica.it, 29 ottobre 2005.

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“Mai sanguinare davanti agli squali!”

Dan Peterson (1936) allenatore di pallacanestro e giornalista statunitense

Olimpia Milano-Panathinaikos, 1^ giornata di Eurolega 2009-2010, 22 ottobre 2009
Telecronache

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“Un uomo che non ha di che nutrirsi non può chiamarsi uomo.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

dalla dichiarazione http://www.baglioni.it/tv_fao_d.htm al World Food Day Concert, Roma, 27 ottobre 1996

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“Lo ammetto, la mattina quando mi guardo allo specchio ho un'alta considerazione di me.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

dal Corriere della sera, 28 ottobre 1995

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“L'Azione è l'antidoto della disperazione.”

Joan Baez (1941) cantautrice e attivista statunitense

Origine: Citato in Selezione dal Reader's Digest, ottobre 1997.

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“Tutta la mia vita è stata contesa fra la noia di vivere insieme e la paura di vivere solo.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

4 ottobre 1957
I conti con me stesso

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“Sono fascista e morirò fascista.”

Licio Gelli (1919–2015) faccendiere e giornalista italiano

durante la presentazione del suo programma televisivo «Venerabile Italia» a Firenze il 31 ottobre 2008; citato in Licio Gelli sbarca in tv ed è bufera nel mondo politico http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=87796, RaiNews24.it, 2 novembre 2008

“Sai che ti dico? Che ne ho le balle piene e non vedo l'ora di liberarmi del mio mito. Il bel René… La banda della Comasina… Ma andassero un po' tutti a cagare.”

Renato Vallanzasca (1950) criminale italiano

Origine: Citato in Vallanzasca: "Addio bel René, la vecchia mala ormai non c'è più", la Repubblica, 14 ottobre 2009.

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