Frasi sulla perfezione
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“Ma io voglio che tu abbi per indubitato che a conoscere perfettamente i pregi di un’opera perfetta o vicina alla perfezione, e capace veramente dell’immortalità, non basta essere assuefatto a scrivere, ma bisogna saperlo fare quasi così perfettamente come lo scrittore medesimo che hassi a giudicare. Perciocché l’esperienza ti mostrerà che a proporzione che tu verrai conoscendo più intrinsecamente quelle virtù nelle quali consiste il perfetto scrivere, e le difficoltà infinite che si provano in procacciarle, imparerai meglio il modo di superare le une e di conseguire le altre; in tal guisa che niuno intervallo e niuna differenza sarà dal conoscerle, all’imparare e possedere il detto modo; anzi saranno l’una e l’altra una cosa sola. Di maniera che l’uomo non giunge a poter discernere e gustare compiutamente l’eccellenza degli scrittori ottimi, prima che egli acquisti la facoltà di poterla rappresentare negli scritti suoi: perché quell’eccellenza non si conosce né gustasi totalmente se non per mezzo dell’uso e dell’esercizio proprio, e quasi, per così dire, trasferita in se stesso. E innanzi a quel tempo, niuno per verità intende, che e quale sia propriamente il perfetto scrivere. Ma non intendendo questo, non può né anche avere la debita ammirazione agli scrittori sommi.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

Operette Morali: Essays and Dialogues

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“Il suo flirt col nazionalsocialismo provocò uno scandalo nei circoli accademici, anche se, nonostante le avesse provate tutte dalla ginnastica alle lezioni di danza, non riuscì mai a eseguire il passo dell'oca alla perfezione.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Effetti collaterali (Side Effects), In ricordo di Needleman

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“Fratelli! Vogliamo di più dal vostro lavoro. Vogliamo da voi il lavoro e la perfezione. Vogliamo da voi lavoro continuo. Ogni giorno dev'essere impiegato per accumulare benefici per questa patria e il suo popolo.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Brothers! We want from you more work. We want from you work and perfection. We want from you continuous work. Every day must be utilized to accumulate benefits for this homeland and this people.
Principles of 14th July revolution
Variante: Fratelli! Vogliamo di più dal vostro lavoro. Vogliamo da voi il lavoro e la perfezione. Vogliamo da voi lavoro continuo. Ogni giorno dev'essere impiegato per accumulare benefici per questa patria e il suo popolo.

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“Il dandy è una delle prime sfide contro la minaccia d'una civiltà di massa, è, così parve al Baudelaire, una muta e sprezzante ribellione contro il materialismo d'un'era democratica: una affermazione di singolarità, di esclusivismo da parte dell'individuo, sia pure in un campo frivolo (ma Byron metteva Brummell accanto a se stesso e a Napoleone), e, a dire il vero, nel genuino prototipo attinse un grado di perfezione mai più raggiunto. Eleganza senza vistosità, arguzia talora così sottile da non trovare altra espressione che un silenzio significativo.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano

Variante: Il dandy è una delle prime sfide contro la minaccia d'una civiltà di massa, è, così parve al Baudelaire, una muta e sprezzante ribellione contro il materialismo d'un'era democratica: una affermazione di singolarità, di esclusivismo da parte dell'individuo, sia pure in un campo frivolo (ma Byron metteva Brummell accanto a se stesso e a Napoleone), e, a dire il vero, nel genuino prototipo attinse un grado di perfezione mai più raggiunto. Eleganza senza vistosità, arguzia talora così sottile da non trovare altra espressione che un silenzio significativo. (p.‪ ‬228)
Origine: I volti del tempo, p.‪ ‬228

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“Welles è molto più tragico o d'altro lato molto più comico, molto più leggero, molto truffatore o assolutamente vero, è una dicotomia, è un ossimoro continuo Welles. Non vedo la perfezione della forma, vedo soprattutto un grandissimo giocatore, che gioca fino alla fine, che usa i soldi per giocare ancora, cioè per fare dei film che non potranno che essere a brandelli, oppure che non potranno che essere dei making. […] È inventivo, molto teorico e moderno Welles, è uno che davvero ti può bruciare tutto il cinema in un pomeriggio.”

Enrico Ghezzi (1952) critico cinematografico e scrittore italiano

Variante: Welles è molto più tragico o d'altro lato molto più comico, molto più leggero, molto truffatore o assolutamente vero, è una dicotomia, è un ossimoro continuo Welles. Non vedo la perfezione della forma, vedo soprattutto un grandissimo giocatore, che gioca fino alla fine, che usa i soldi per giocare ancora, cioè per fare dei film che non potranno che essere a brandelli, oppure che non potranno che essere dei making. [... ] È inventivo, molto teorico e moderno Welles, è uno che davvero ti può bruciare tutto il cinema in un pomeriggio.
Origine: Dall'intervista di Alessandro Aniballi e Raffaele Meale, Enrico Ghezzi: "La verità è il primo inganno" http://quinlan.it/2017/01/15/enrico-ghezzi-la-verita-e-il-primo-inganno/, Quinlan.it, 15 gennaio 2017.

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“[«Cosa ti ha colpito di più alla Juve?»] La mentalità vincente che si respira. Quando sei dentro lo percepisci a pieno. Te ne rendi conto subito. A livello di professionalità e di organizzazione, poi, è tutto di una perfezione inaudita e di alto livello.”

Daniele Rugani (1994) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Juventus TV; citato in In esclusiva JTv parla Rugani http://www.juventus.com/it/news/news/2015/in-esclusiva-jtv-parla-rugani-.php, Juventus.com, 17 dicembre 2015.

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“Di maggior laude io reputo degno quegli, che contenendosi in un sol genere di pittura arrivi a toccarne la meta, che non istimo colui il quale aspirando a divenir pittore universale, non giunga alla perfezione in niuno. Così l'intese il Baschenis, che dal genio portato ad una nuova sorta di pittura, ed in questa fondato il suo studio, arrivò a tal grado di virtù, che saranno le sue opere stimatissime in ogni luogo.”

Francesco Tassi (1710–1782) storico dell'arte italiano

tomo I, Prete Evaristo Baschenis pittore, pp. 233-234
Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi
Variante: Di maggior laude io reputo degno quegli, che contenendosi in un sol genere di pittura arrivi a toccarne la meta, che non istimo colui il quale aspirando a divenir pittore universale, non giunga alla perfezione in niuno. Così l'intese il Baschenis, che dal genio portato ad una nuova sorta di pittura, ed in questa fondato il suo studio, arrivò a tal grado di virtù, che saranno le sue opere stimatissime in ogni luogo. (tomo I, Prete Evaristo Baschenis pittore, pp. 233-234)

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“Vorrei fuggire da lì, vorrei sparire, vorrei volare via dalla finestra. Già, volare. Come lei. Come Nadia. Nadia Comaneci, la libellula che due mesi fa mi ha sedotto alle olimpiadi di Montréal. Quattordici anni, rumena, bruttina e strepitosa. Mai vista tanta decisione, tanta grazia, tanta perfezione. L'ho seguita come un faro in ogni gara, l'ho ammirata e temuta. Ha solo tre anni più di me ma mi pare un oracolo. Penso a lei che vola, svetta e sorride (poco) a ogni dieci che le assegnano i giudici, stregati come me dalla sua grandezza. Come splende su quelle parallele! La spina dorsale arrotolata su se stessa come un nautilus scatta come una molla e lei vola nel firmamento dei giochi olimpici. È potente, non solo per quello che fa, ma per come domina tutto e tutti. Ha messo in ginocchio l'intera giuria. Sono (siamo) tutti pazzi di lei. E, naturalmente, mi fa sentire un'inetta. Il suo sguardo serio e impassibile mi agita, mi emoziona. Mi sento inutile mentre lei fa man bassa di premi, di ori, di encomi, di stampa. Perché sono così soggiogata? Ho sempre avuto un debole per chi mi guarda con autorità e Nadia guarda il mondo intero con autorità. Il contrasto fra il suo corpo flessuoso e la sua volontà/dignità di ferro è un terremoto per il mio cuore. Lei è solida come un totem, io molliccia come un aspic di verdura. Lei è lieve come una farfalla, io pesante come una base per ombrelloni.”

Veronica Pivetti (1965) attrice, doppiatrice e conduttrice televisiva italiana

Origine: Da Mai all'altezza, Mondadori, 2017, p. 112 https://books.google.it/books?id=nBXeDQAAQBAJ&pg=PT112. ISBN 88-520-7851-7

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“Quello in che veramente riuscì, fu una bizzarrissima maniera, ch'egli s'inventò; e questa sua propria, né più usata da altri, né più veduta; e fu il dipingere ogni sorta di strumenti da suono con incredibile naturalezza, e verità; e n'è riuscito con tanta perfezione, che io non so ch'altri l'abbia uguagliato giammai. (tomo I, Prete Evaristo Baschenis pittore, p. 234)”

Francesco Tassi (1710–1782) storico dell'arte italiano

Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi
Variante: Quello in che veramente riuscì, fu una bizzarrissima maniera, ch'egli s'inventò; e questa sua propria, né più usata da altri, né più veduta; e fu il dipingere ogni sorta di strumenti da suono con incredibile naturalezza, e verità; e n'è riuscito con tanta perfezione, che io non so ch'altri l'abbia uguagliato giammai. (Prete Evaristo Baschenis pittore, p. 234)

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“La Perfezione? Essere il piu´umano possibile.”

Giovanni Morassutti (1980) Italian actor, director and cultural entrepreneur
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“Quando le nostre parole e le nostre azioni piacciono a tutti, bisognerà preoccuparsi, perché sarà indice che non son buone: la perfezione, infatti, può piacere soltanto a pochi.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Ragionare qualche volta in modo originale e fuor del comune, p. 145
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“Scusi questa lettera sovraccarica di perfezioni.”

Cristina Campo (1923–1977) scrittrice, poetessa e traduttrice italiana

È una parola che mi ossessiona, con pochissime altre — le parole di quell'«era primaria» del linguaggio alla quale tento invano di arrivare. È certo, in ogni caso, che tutti gli altri strati geologici del vocabolario mi sono divenuti inabitabili; mi limito, qualche volta, a chieder loro diritto di asilo.
Lettere a Mita
Origine: Dalla lettera a M. Pieracci Harwell del [dicembre? 1961], p. 150.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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