Lavori
Canti Orfici
Dino CampanaDino Campana frasi celebri
“Tutto va per il meglio nel peggiore dei mondi possibili…”
lettera dell'11 aprile 1930 a Bino Binazzi, in Un viaggio chiamato amore: lettere 1916-1918
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 20
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 64
Frasi sul mondo di Dino Campana
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 16
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 15
da Firenze, in Canti orfici
Giovanni Boine
Dino Campana Frasi e Citazioni
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 5-6
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 12-13
Salivano voci e voci e canti di fanciulli e di lussuria per i ritorti vichi dentro dell'ombra ardente, al colle al colle. A l'ombra dei lampioni verdi le bianche colossali prostitute sognavano sogni vaghi nella luce bizzarra al vento. (p. 14)
Dal giardino una canzone si rompe in catena fievole di singhiozzi: la vena è aperta: arido rosso e dolce è il panorama scheletrico del mondo. (p. 15)
O il tuo corpo! il tuo profumo mi velava gli occhi: io non vedevo il tuo corpo (un dolce e acuto profumo): là nel grande specchio ignudo, nel grande specchio ignudo velato dai fumi di viola, in alto baciato da una stella di luce era il bello, il bello e dolce dono di un dio: e le timide mammelle erano gonfie di luce, e le stelle erano assenti, e non un Dio era nella sera d'amore di viola: ma tu leggera tu sulle mie ginocchia sedevi, cariatide notturna di un incatevole cielo. (p. 15)
Aprimmo la finestra al cielo notturno. Gli uomini come spettri vaganti: vagavano come gli spettri: e la città (le vie le chiese le piazze) si componeva in un sogno cadenzato, come per una melodia invisibile scaturita da quel vagare. Non era dunque il mondo abitato da dolci spettri e nella notte non era il sogno ridesto nelle potenze sue trionfale? Qual ponte, muti chiedemmo, qual ponte abbiamo noi gettato sull'infinito, che tutto ci appare ombra di eternità? A quale sogno levammo la nostalgia della nostra bellezza? La luna sorgeva nella sua vecchia vestaglia dietro la chiesa bizantina. (p. 16)
Canti orfici e altri scritti
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 17
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 28
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 33
Ecco la notte: ed ecco vigilarmi | E luci e luci: ed io lontano e solo: Quiete è la messe, verso l'infinito | (Quieto è lo spirto) vanno muti carmi | A la notte: a la notte: intendo: Solo | Ombra che torna, ch'era dipartito... (p. 36)
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 35
Enrico Falqui
Canti orfici e altri scritti, Citazioni sul libro
“Ad amare una ragazza bella tutti sono capaci.”
citato in Campana dal vivo: scritti e testimonianze sul poeta, a cura di Pedro Luis Ladrón de Guevara, FirenzeLibri, 2006
da Il tempo miserabile consumi, Canti orfici e altri scritti, Oscar Mondadori, 1972
“Fabbricare fabbricare fabbricare | Preferisco il rumore del mare…”
da Fabbricare fabbricare fabbricare
Lettera La poesia tornerà senza data; citato da Enrico Falqui, in La Fiera Letteraria, 23 febbraio 1967
Lettere
?) 1915; da Io poeta notturno, a cura di Pasquale Di Palmo, Via del vento, 2007
Lettere
Origine: «Vociani» in altre fonti (Enrico Falqui, Per una cronistoria dei "Canti orfici", Vallecchi, 1960, p. 69).
21 gennaio 1916; citato da Enrico Falqui, in La Fiera Letteraria, 23 febbraio 1967
Cartolina da Marradi
8 gennaio 1916; citato da Enrico Falqui, in La Fiera Letteraria, 23 febbraio 1967
Cartolina da Marradi
27 febbraio 1916; citato da Enrico Falqui, in La Fiera Letteraria, 23 febbraio 1967.
Cartolina da Marradi
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 15
Eugenio Montale
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 36
Origine: Canti orfici e altri scritti, p. 14
frammento di datazione incerta, forse risalente al 1916
Origine: Da Enrico Falqui (a cura di), Opere e contributi, Firenze, 1973, p. 446.
da Sorga la larva di antico sogno, p. 126
Canti orfici e altri scritti
da Piazza S. Giorgio, p. 113
Canti orfici e altri scritti
da Piazza S. Giorgio, p. 113
Canti orfici e altri scritti