“Popoli delle Due Sicilie […] si alza la voce del vostro Sovrano per consolarvi nelle vostre miserie […] quando veggo i sudditi miei, che tanto amo, in preda a tutti i mali della dominazione straniera, quando li vedo come popoli conquistati […] calpestati dal piede di straniero padrone, il mio cuore Napoletano batte indignato nel mio petto […] contro il trionfo della violenza e dell'astuzia. Io sono Napolitano; nato tra voi, non ho respirato altra aria […] i vostri costumi sono i miei costumi, la vostra lingua la mia lingua, le vostre ambizioni le mie ambizioni. […]ho preferito lasciare Napoli, la mia propria casa, la mia diletta capitale per non esporla agli orrori di un bombardamento […] Ho creduto di buona fede che il Re di Piemonte, che si diceva mio fratello, mio amico […] non avrebbe rotto tutti i patti e violate tutte le leggi per invadere i miei Stati in piena pace, senza motivi né dichiarazioni di guerra […] Le finanze un tempo così floride sono completamente rovinate: l'Amministrazione è un caos: la sicurezza individuale non esiste […] Le prigioni sono piene di sospetti […] in vece di libertà lo stato di assedio regna nelle province […] la legge marziale […] la fucilazione istantanea per tutti quelli fra i miei sudditi che non s'inchinino alla bandiera di Sardegna […] E se la Provvidenza nei suoi alti disegni permetta che cada sotto i colpi del nemico straniero […] mi ritirerò con la coscienza sana […] farò i più fervidi voti per la prosperità della mia patria, per le felicità di questi Popoli che formano la più grande e più diletta parte della mia famiglia.”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 19 Maggio 2020. Storia

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“Io sono Napolitano; nato tra voi, non ho respirato altr'aria, non ho veduti altri paesi, non conosco altro suolo, che il suolo natio. Tutte le mie affezioni sono dentro il Regno: i vostri costumi sono i miei costumi, la vostra lingua la mia lingua, le vostre ambizioni mie ambizioni.”

Francesco II delle Due Sicilie (1836–1894) Quarto ed ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie (1859-1861)

Origine: Dal proclama reale, Gaeta, 8 dicembre 1860; citato in Lucio Severo, Di Gaeta e delle sue diverse vicissitudini fino all'ultimo assedio del 1860-61, 1865, pp. 123-124 https://books.google.it/books?id=y4kyAAAAIAAJ&pg=PA123.

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“Un popolo che disprezza tutti gli dèi stranieri deve covare in petto odio per tutto il genere umano.”

Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770–1831) filosofo tedesco

Origine: Abbozzi, p. 527

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“Costumi tranquilli del popolo napoletano, che ci si immagina inquietante: la sorveglianza notturna di questa città è affidata a dodici carabinieri.”

Roger Peyrefitte (1907–2000) diplomatico, scrittore e attivista francese

1991, p. 54
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“Finché un solo piede di suolo africano rimane sotto la dominazione straniera, la battaglia deve continuare.”

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“Gl'italiani non hanno costumi: essi hanno delle usanze. Così tutti i popoli civili che non sono nazioni.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

2923, 9 luglio 1823; 1898, Vol. V, p. 80

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