Frasi su sguardo
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“Tradigione

Riversa sul pavimento di marmo di marquina, lei in cuor suo era consapevole del dolore sordo che la stava lacerando l’interno del nocciolo del suo essere, così profondo e delicato quanto immenso da perdersi dentro volutamente, e con gli occhi gonfi bagnati dalle copiose lacrime che le rigavano le rosse gote inflitte dal dolore angoscioso, fulminó rapidamente con lo sguardo respirando a fatica col petto stretto nella nella morsa del duolo, quella foto che ritraeva chi fino ad un’ora prima rappresentava tutto il suo mondo. Maledicendo quell’immagine sgualcita dal calore delle sue mani infuocate dalla rabbia, e dal freddo sudore che il suo corpo emanava tremando come se il suolo fosse colto da una scossa tellurica lasciando vibrare tutto ciò che vi era sovrapposto. Strappò con violenza incontrollata quell’immagine come se volesse sfregiare il ricordo di quello che fu origine in lei di tanto amore, per poi riversarlo in chi sapeva concepire dentro di sé quelle emozioni senza eguali, per effondere il cuore di chi la sapeva ancora far sgorgare acqua d’amore che nasceva spontanea da un profondo intaglio in una cresta fatta di cuore, affinché il suo corso di sentimento che dissetava la sua anima s’immettesse nel mar profondo bruciante d’ardore, abbracciando e inebriando in ogni parte il suo amato. Ma ormai consumato e prosciugato dalla delusione di un tradigione compiuto senza rimorso, quell’oceano di passione si trasformava in un vuoto di animosità che pacatamente colmerà con nuovi impulsi inclini alla fiducia verso qualcuno, ed ora non vi era intorno a lei che una fievole speranza nell’oscurità dei suoi triboli, di riuscire ad accartocciare tutto il suo corruccio per rialzarsi lentamente raccogliendo la sua dignità per farne perno per il suo invigorire interiore. Affidó il suo cuore al tempo affinché cura vi possa trovare nelle sue sagge braccia, per ottener sollievo da quel lamento disperso sotto le ali della solitudine, per amore.

©LAURA LAPIETRA”

“Mamma, la più bella parola del mondo, la più bella parola d'amore che possa mai esserci, un'infinità di significati profondi racchiusi in un'unica persona lei dolce profumo indimenticabile che sa di giardino di rose fiorito nell'anima del nostro destino che sa di vita vera, e ancora molto molto di più e amore puro, autentico, indescrivibile!
Colei che ad un semplice sguardo fuggente del proprio figlio risponde con un bacio caldo nelle sue carezze più sentite, colei che vorrebbe stringere forte al suo petto trattenendo nelle sue braccia per sempre l'unico tesoro importante, e che per esso darebbe la propria vita ma a sua volta trova la forza nel dargli una spinta e dirgli "Vai!" solo per il suo bene. Colei che sbaglia ma per troppo amore, in lei la tenerezza delle sue effusioni da donare nella sua sensibilità, quel bacio della buonanotte nella quiete del silenzio che il sonno trasmette, colei che nelle notti insonne non conta le ore ma i respiri del proprio figlio, dolce mano che dona sicurezza incoraggiando nei passi della vita la forza dell'avventura in ogni circostanza, quel rifugio e conforto sicuro nelle lacrime delle delusioni che si incontrano inevitabilmente nel camino. Saggia educazione nello spirito introducendo e proiettando nel mondo il cuore che cura amorevolmente in quello che è la realtà, e mentre veglia incessantemente tenendosi da parte mentre tutto vede ma nel contempo tace, soffre ma sorride trovando il tempo per mille lavori per il benessere del proprio figlio non curandosi di chiedere in cambio un semplice "Grazie".
Con grande tenacia non molla mai la presa, anche quando sommersa da grandi sacrifici!
Auguri mamma, auguri per quello che rappresenti per l'amore che sai mantenere e dare senza sosta, senza riserve!
Auguri per te mamma, che non ti risparmi mai, auguri speciali a te nel giorno della tua festa, tu che conosci fino in fondo nel profondo del tuo cuore l'emozione di cosa vuol dire davvero essere e sentirsi chiamare mamma.
Auguri a te che non fai mai pesare l'importanza che rappresenti in famiglia e nel mondo, ma che vuoi essere fin in fondo da quando hai deciso di esserlo, per scelta e per amore!”

“Lemma D'amore
Lascio che sia il cuore
a scrivere le parole dell’anima.
Lascio che siano
le emozioni a dare colore
a quello che sento,
mentre vivo ciò che affiora
nella mente mentre domina
il destino che creo
giorno dopo giorno
accanto a te
che sei l’unica ragione
di gioia nella vita mia.
Così, nella bellezza
della pura semplicità
delle parole prive
di tante espressioni
che rendono pacchiani
quei momenti luminosi
che sanno esprimere
autenticità di ardori
nella nostra vita.
Così, con quella melodia
nell’ aria dalla fragranza
del cuore che annebbia
il mio futuro segreto
nascosto dagli sguardi
che non saranno mai
così ansiosi di conoscerlo,
per non disperdere
col tempo presente
quella foga di perdersi
nel nostro ricercarci,
finché l’intensità
del nostro cuore
ci formi come un unica
fonte di particella
che plasma incessantemente
il nostro bene comune
la fiamma reciproca
del nostro amarci
per cui dedichiamo
anelito di vita in spasimo
insieme, sotto lo stesso tetto
per custodire con generosa gelosia
quel tesoro reso regno reale
che mai nessun anello d’oro
e promessa nuziale
potrà mai incatenare
nel terreno l’essenza del cuore,
poiché è più alto
l’estratto dell’anima in amore
di quel livello di dedizione
sottomessa all’affetto
tra le righe di carta,
poiché il volto della bramosia
non si mostra in nessun
altro modo all’infuori che,
viversi fedelmente
ogni istante senza
quel bisogno di costringersi
attraverso documenti sacri,
che un giorno potrebbero
cambiare viso e carte in tavola.
Lascia che siamo noi
a scrivere la nostra storia
attraverso le nostre parole
tradotte in emozioni!
Così, semplicemente
senza tante strofe
costruite a regola d’arte.
Così, nella delicata profondità
d’anima in cui si perde
il nostro inconfutabile amore.
E lascia che sia
così, come arriva
tra il bene e il male
tra malattia e salute
nella prosperità e povertà.
Così, come arriva
per proiettarsi nel vortice
delle sue innumerevoli prove,
ma insieme,
nello stesso sentiero
con lo stesso cuore
che pulsa per noi
nella nostra unica vita,
insieme ma
da sposati nel cuore.”

“Ritornerò Senza Di Voi

Ritornerò a sorridere
di vero cuore
tra le vie della vita,
sotto la volta celeste
luminosa e tersa dal dolore
e dalla rabbia delle divergenze delle idee di quelle varie
teorie in evoluzione.
Ritornerò a sorridere
con polmoni colmi di gioia insieme a te guardandosi intensamente negli occhi,
senza alcuna mascherina
a velarci le emozioni
inarcate sul viso
senza più distanze
a sottrarci dagli abbracci,
ma tenendosi le mani assaporandone il loro calore stringendole forte sul cuore, come se ci ritrovassimo dopo lunghi anni sotto quel cielo costellato di speranze e sogni, liberi, liberi di essere vissuti, finalmente dopo l'onda nefasta dei virus che imprigionano ancora le nostre vite
sotto i suoi sguardi severi,
che ancora condiziona
il nostro essere inerme
al suo oscuro passaggio seminando nella sua scia
morte, malattia e paura,
e tante mascherine colorate
come se fosse
una gran festa in maschera!
Ma io, tu, tutti ritorneremo
a sorridere un giorno,
poiché la certezza è già vittoria!
Non contaminerà mai
la nostra voglia di riemergere
e vivere liberamente, finalmente,
non sdradicherà mai
la nostra speranza vera essenza
delle nostre opere
dettate dal cuore.
Ritornerò insieme a te
e a tutti a sorridere sinceramente,
perché forte è nel tempo
il desiderio di rialzarsi
da sotto le macerie dei virus,
come araba fenice
che spicca il volo della libertà
nel cielo libero del destino,
per essere spirito puro
nel mondo,
finalmente libero,
Privo di virus e mascherina
che nascondono la nostra vitalità,
la nostra bellezza
espressa dall'anima,
quella libertà che ci fa essere incondizionatamente unici!”

“Angelo Radioso

Brillano
le melanconie vive
in questa sera
dai malesseri
di un cuore trafitto
dai dispiaceri,
e tristi ormai
sono gli effluvi
che ne respira l'anima
ai ricordi del bel tempo,
con te…dolce presenza
dove carezze e sorrisi
sospirati nell'anima,
si mescolavano
tra i silenzi
e le profonde parole
taciute
ma profondamente sentite
nei teneri abbracci
dentro nel cuore
nei desideri che resteranno
lì immobili,
paralizzati,
dove non potranno
mai più realizzarsi
a colpi di battiti di cuore,
quel cuore ora
ormai piangente,
il mio,
in questa livida sera inconsolabile!
E in quei ricordi
che ormai vaganti
nel vento dei sentimenti
aleggiano in questo tempo
che mi investe colpendomi
alle spalle,
gelandomi il respiro!
Morsi nella notte
mi infliggeranno
mentre tenteranno
di approdare
sui terreni fertili
della mia fragilità,
pronta a sprofondare
per non combattere lucida,
ma insistenti e prepotenti
nel porsi soli,
quei morsi di dolore
solo per tentare
di afferrare anche
ormai l'inafferrabile,
i ricordi d'amore
di una figlia, la tua.
Solo per tentare
di riabbracciare
nei segreti profondi
chi,
ormai con un paio d'ali
ha vestito il suo essere,
per esser oltre la terra
della mia vita diventando
Angelo Radioso!
Solo per riabbracciare
chi,
ormai non c'è più,
ma quel flusso d'amore
che ci ha legati,
potente e sconfinato
sigillato nel
profondo dell'essere mio,
vivrà per sempre!
Solo unicamente
per esso,
un ricordo dolce
che ha combattuto
per tutta la sua vita
e tanto amato
la sua famiglia
nel suo meraviglioso
animo radioso
come un angelo
sempre allegro
silenzioso, tanto umile
nelle sue malinconie,
senza far pesare mai
a nessuno le tristezze
dell'anima sua sensibile,
proprio come me!
Nel cielo del mio cuore,
riposerai e sorriderai sempre,
libero dal male
che lentamente ti ha divorato le viscere
e la luce dei tuoi occhi,
e tu in silenzioso
ti spegnevi
nei tuoi sguardi consapevoli
che quel mostro
presto ti avrebbe strappato
dalle mie, dalle nostre braccia
impreparate e impotenti,
ma mai dal mio cuore,
dal nostro cuore.
E io
caro dolce papá …
Ti avrò sempre dentro
di me e
ti amerò per sempre,
non salutandoti mai
con un addio
ma con un"Arrivederci"
in quella certezza vera
in cui noi
abbiamo salda fede,
che un giorno ritorneremo
a essere nuovamente
insieme per sempre
nel verde giardino della pace, eterno regno celeste
sempre radioso come te.”

“Amanti Noi

Lene il suo giuncare
la mia pelle
con le sue trepidazioni
come drappi di luce d'estasi
sparsi dappertutto su di me
a tinteggiarmi d'ambra,
oro pregiato per i suoi occhi
all'imbrunire della sera!
E una florida carezza madreperlacea
su cui adagiare il suo cuore
accanto al mio
cinse l'incanto che
il tempo sprigionava
senza una clessidra
a suggerirci una fine!
Flamine era l'immensità
della voce del suo sguardo
quando mi parlava
a suon di liuto al chiarore
delle stelle nascenti nell'indaco
di quel turbamento
che desiderava agghindarmi
di sol di porpora
e coralli da accostare
tra i petali di rose e i diamanti con cui adularmi
in quei suoi baci d'amore, brillantini sulle mie labbra timide nella bramosia!
Ove far scivolare
ogni desiderio
delicato quanto profondo
in fondo alla mia anima
come gocce di glicine
in grappoli penduli
ad addolcire i miei occhi,
per dissetare i miei sensi rapiti dal suo culto imperante!
E come farfalle bianche
che si librano in ogni direzione nel mio essere
ammaliato in quell'incontro
sublime in piena di letizia
e di sussulti in quei sussurri
luminosi e incandescenti
vibravo armoniosamente, mentre pervadevano
nelle nostre sensazioni
e nelle nostre parole
quelle non dette,
ma dettate dalle nostre mani
intrecciate pronte
per accogliere e allacciare
un unico abbraccio eterno
ove fermare il tempo,
il dolce sentire
delle nostre pelli,
I nostri corpi recitare poemi
intrisi di passione
nella danza della dolce voluttà!
Amanti noi…
In una notte già vissuta,
cadde una stella,
sotto lo sguardo pallido
della luna piena di miele,
un desiderio in
un unico destino,
nasce l'amore etereo nell'eterna atmosfera!
E quella fresca folata
di venticello che disegnava
le nostre pelli scoperte
senza arrossire al pudore,
adagiate sulla calda
terra della natura
sotto le folte chiome
degli antichi ulivi,
mi spogliava dai
miei ultimi petali multicolori
di quei fiori che coltivavi
unicamente per me,
affinché il tuo calore d'amore
mi coprisse il cuore
fin quando l'alba
non ci guardasse
sorpresa coi suoi
primi raggi di sole
alla luce di questo mondo
non giudicandoci
amanti segreti di un ardore,
che si consuma
con l'eccitazione
di una piccola eternità
in un momento fra tanti
che decanta
passione al firmamento,
ma semplicemente chiamandoci urlandoci,
Amore! E non…
Amanti noi
in questo nostro amore,
un amore che vive e
che ama solo per amore!”

“Speranza

I miei occhi soffrivano
al riverbero spento
riflesso nello spazio
dello specchio dei miei giorni
in questi astratti istanti
che incorniciano
le mie assenze
nelle immersioni oscure
delle apprensioni di amare!
Speranza non affievolirti
ai livori del tempo,
non sfiorire i tuoi sogni
alla risma dei sentimenti
appassendo il tuo sguardo fulgido quando inarcato
nei sorrisi lustri pieni di luce,
in quelle baldanzose movenze riverse
nelle rosee speranze!
Ma no, la tua mano
non mi lascerà lacrimare
nel mare
delle scure amarezze
spegnendomi al gelo
dei fallimenti e
dei tramonti delle paure,
poiché sei spirito puro
in autentici essenze lucenti,
riflessi nell'amore per cui vivi!
Nitida nel tuo mistico,
viaggi a cuor sincero nell'anima di chi
ti respira benevolmente!
Folle nella tua convulsa frenesia
d'adagiare l'ancora dei sussulti
nel fondo della risolutezza!
Viaggia nei cicli del tempo,
e attraversa la mia anima
poiché parte di te
è il nocciolo del mio essere.
Oh mia speranza,
inarcati ancora
sul volto del mio cuore
e lasciati riflettere
nei miei occhi
affinché possa sentirti
viva e autentica
in chiunque mi guarderà
parlandomi di te
con assoluta esperienza!
Oh dolce speranza
risorgi audace e sfavillante
ma con blande braccia
cullami soverchiando fiducia
nel mio cuore
pronto a riceverla,
lasciandomi rifiorire ancora corolla d'amore
nel cuore di chi mi ama,
profumandolo in ogni angolo di vivida gioia
coi miei petali colorati
che delicatamente,
incanterà chi mi incrocerà.”

“Te Lo Auguro

Oggi vorrei fare
un augurio speciale
tutto quanto sol per te!
Non ti auguro un dono qualsiasi, di più…
Ti auguro quello
che molti non posseggono
e avrebbero voluto
pagare col sangue!
Semplicemente…
Ti auguro tempo,
tempo per divertirti
e per ridere di pura gioia
con gli occhi lucidi d'emozione.
Ti auguro tempo,
per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso,
ma anche per donarlo
agli altri con amore
e pazienza, senza pensare
al tuo tornaconto.
Ti auguro tempo,
non per affrettarti e correre per far più cose
nello stesso arco di tempo,
ma tempo per essere contento in ciò che fai!
Ti auguro tempo,
non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché
te ne resti per realizzare
molti più sogni da vivere,
tempo per stupirti
e tempo per fidarti,
ancora del tempo
non soltanto per guardarlo sull’orologio, o misurarlo attraverso una clessidra,
o contemplandolo
sul volto dell'anziano.
Ti auguro tempo
per guardare il firmamento,
il mare, i monti, le tue mani
e quello che puoi
fare con esse,
e ancora il mondo intero!
Tempo per crescere,
per maturare,
anche se magari sei
avanti con gli anni!
Ti auguro tempo
per sperare nuovamente
e per amare ancora,
se l'amore per un po
ti ha lasciato solo
strada facendo nascondendosi
dietro l'angolo.
Impara a guardare a cercare,
e a non confrontare!
Non ha più senso rimandare!
La vita passa
la vita è una sola
e appartiene a te,
ne al passato ne al futuro!
La vita sei tu ora!
Ti auguro tempo
per trovare e ritrovare
te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono
da non distruggere coi drammi del passato,
ne saresti tu
la causa principale
di quel dolore
nel volerti incatenare
a ogni costo al suo ricordo,
come un cieco che non sa apprezzare il presente
coi suoi fiori e olezzi!
Ti auguro tempo
anche per perdonare
e dimenticare comprendendo
che la vita è come il mare,
a volte calmo a volte agitato.
E tu devi imparare a stare
calmo sulla tua zattera
governandola e adattarla
ai suoi cambiamenti!
Ti auguro di avere tempo
ma tanto tempo
per destarti da ciò
che ti ottenebra il cuore
e la mente non lasciandoti libero di evolverti
volgendo il tuo sguardo
verso l'orizzonte
della vera vita,
che aspetta
anche te per esistere!
Se lo impiegherai bene
ne ricaverai qualcosa di straordinario,
come son certa
lo è il tuo cuore
che nascondi tra le mani,
perché hai paura
di perderlo ancora
a causa dei cataclismi
che il destino riserva.
Ti auguro di avere
tutto questo tempo
con tutto il mio bene,
che te lo augura davvero!”

“Guardami,
mentre ti accarezzo amorevolmente
con il mio bene che ti voglio!
Guardami come
non hai fatto mai
con nuovi occhi,
occhi di un altro tipo d'amore!
Sono per te,
quel lampo luminoso
e tuono imponente
squarcio nel buio pesto
che ti meraviglia
in un secondo
per poi svanire!
Sono per te
quella lacrima rugiada
sui petali del tuo cuore
che ti intenerisce l'essere
per poi lasciarti secco
una volta dissolta!
Sono per te,
quelle stagioni senza tempo nelle clessidre
che ti sospendono felice
nel cielo terso da nembi,
quando io cammino
a piedi scalzi
intessendo radici
per la via del mio vivere.
Sono per te,
quel rogo di fuoco
che ti brucia i sensi
quando mi pensi
ma non ti scalda perennemente
le tue membra!
Sono per te,
quella più bella stella
brillante tra le tante
che ti rapisce lo sguardo
ma non sempre ti guardo!
Sono per te,
quella incessante pioggia
di pure emozioni
che scivola percorrendoti
il corpo mentre ti lava l'anima donandoti estati,
quando il mio obbiettivo
è raggiungere un altro
inesplorato nuovo posto!
Sono per te,
quella alta marea
onde impetuose
colme di passione
che investe la tua voglia
di avermi tua,
ma non combacia con la mia!
Sono per te,
la tua sfida col destino
per vincermi come premio
fatto di oro e cristallo,
ma per te non sono in gioco!
Sono per te,
quel tuo rosaio
olezzo di voluttà
tinto di porpora in velluto come le lenzuola che vorresti disfare insieme a me,
mentre io vorrei
solo piegarle!
Sono per te,
quella spada di giustizia rendendoti forte nelle tue lotte con la vita,
mentre ne consegue solo
la mia sconfitta!
Sono per te,
quel tuo soave
Angelo di salvezza
quando in un orecchio
ti sussurro dolcezza,
mentre non apro
le mie ali per amore per te…
E ancora sono,
sono ancora tante altre cose per te, ma non per me!
Ti prego adesso
guardami,
guardami con altri occhi
con occhi nuovi
aperti al volto della verità,
la realtà che svela ancora
che nella vita vi sarà ancora
chi col suo miele
ti cospargerà
le labbra e il cuore,
chi col suo amore
sarà balsamo
per la tua bramosia d'amore!
Chi ancora arriverà
per starti accanto,
e non soltanto nei sogni!
Chi nelle sue splendide sembianze
meravigliosa creatura sarà tuo paradiso terrestre …
Quello che non sono
e sarò mai, io.”

“Illusione

Come un irrisolto
l'enigma mistero
spazia confini
nell'interstizio dei due cuori,
verticali assonanze
intersecati nei respiri flebili
dischiusi come ombrelli
a riparare dall'illusione cieca,
mentre suona mélo
il celtico cantico antico dell'universo astratto velleitario
nel fato di quegli occhi,
strade intrecciate
nello sguardo magnetico
dalle radici recise dal fuoco
della verace verità
che parla la lingua
della vita reale viscerale
a separare mani protese
l'uno per l'altra,
proteste al disincanto amore.
Come fumo liberatorio
che si libra in aria
quell'incenso del candelabro a quattro posti a evocare
aria e acqua, terra e fuoco,
così i loro olezzi dell'essere
si palesano ai loro petti
riscoprendo diversi
i loro pulsanti spiriti,
spiagge nel deserto del cuore
inviolate e inesplorate
ove ideare zattere dell'addio
che accarezza e materializza
la fine dell'illusione effimera
che plana verso il fango
della sua fasulla magia
nel palustre dell'inganno.
Esaltando le proprie ragioni
che slegano il nastro
del legame indissolubile
in due parti uguali…
Lui l'essenza della chimera
nell'etere fanatismo nel viaggio spazio temporale.
Lei l'equilibrio della ragione illuminata dalla fede
che vivifica la vita
nel tangibile reale
coi piedi in marcia sulla terra.
Ellittiche visioni personali
occludono il fluido sentire
dal manoscritto di quel amore
che destatosi dalla sua fulgore eccitazione,
ne firma il capolinea dell'illusione!

© Laura Lapietra”

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“Oltretutto Oltremondo

E mi manchi ancora
carezza d'estate
di seta a fiori variopinti
di sussulti e bisbigli d'amore sulla mia rosea bocca
orfana di rugiada
del tuo ardore,
orfana di alacrità
nelle tue movenze,
orfana di quei fondali
nei tuoi occhi colmi
di buriana tinta di porpora,
vento caldo che incendia
il dolce miele
sulla pallida pelle mia
arsa di candore!
Ma il rancore
è un sandolino acredine
che mi porta in alto mare come vogatore vagabondo,
e possiedo un solo remo disuso arrugginito
di salsedine lacrime,
di quei sentimenti crisoberilli
da disperdere
nell'infinito azzurro
dove non puoi sentire
le urla disperate
dei miei lamenti,
non puoi percepire
quanto soffro la tua assenza, non puoi immaginare
quanto mi manchi ancora, oltre la tetra fine
di un tramonto dipinto
col guanto senza indulgenza sul cencio insensato
del nostro fato!
Oh no, caro amor
che il seno del mio livore
ho coperto di timide illusioni tra le frecce ammorbate d'ira. Oh no caro amore mio
non te lo dirò mai più
che ti amo ancor più del sole quando illumina
tutte le sue stelle
per farle sfavillare
al suo sguardo,
come le mie rosse gote
al tuo tenero sguardo
di predilezione!
E mi lascio perdere così,
tra scontrosi fluttui
e forse un'altra onda
mi travolgerà inghiottendomi nelle sue viscere
per assaporare la consistenza del mio essere
come hai fatto tu,
dopo aver rubato lene
a corde di arpa
e canto di musa
le perle della mia gioia
di cui mi cibavo per amarti! Oltremodo, oltretutto, oltremondo.

©Laura Lapietra”

“Velleità D'Amore

Candore sinfonico
di foriero del giorno
mormora al cuor note d'oriente,
nenie diuturne che euritmicano
riecheggiando dentro
celando trepidazioni proscritte
in danzanti strofe
nei meandri d'eternità,
lasciandomi incerti trasogni
in minuscole poesie connesse
come intrecci di fili d'oro
in mille metafore come fiori sparsi nel turchese prato
di questo immenso mare
dallo sguardo ondulato!
Un panorama intenso
nella sua estesa di fine Agosto,
e come lieve brezza accarezza
la mia anima in fuga e persa
nel mistero del suo effluvio,
disegna ricordi da vivere
nel futuro che non vuol avanzare!
Oh incanto di luce sei, amor mio,
dove sei o vibrazione divina?!
Oggidì che pigramente scorri
tra le linee del mio destino
per poi traboccare nei colori
del tramonto sfumato d'amore,
colori l'orizzonte di sussulti
in quei sbuffi di nugoli gridellini,
suvvia raccontami una favola
sulle sue labbra come rose
in fiammelle di passione
sulle mie altrettanto infuocate,
e del suo respiro nel mio
che come musica ci sospinge
nel più alto dei cieli,
raccontami ti prego oggidì,
ancor chimera per i miei occhi
sarà il suo cuore per me?!
Ancora la sogno ad occhi aperti
sulle ali del destino
che ancor mi seppellisce
nel profondo delle mie lacrime
di questa realtà che triste
si spegne lenta disperdendo
ogni velleità d'amore,
come scuri coriandoli al vento!
Io chiudo il mio viso tra le mani
nel disincanto di poterla
un giorno veder arrivare,
poterla venerare
e godere d'amore al suo fianco,
fino all'estremo del mio
veemente ardente sentimento
che non si esaurisce
alla fine della notte
senza luna che sorride,
mentre io disteso
sullo scoglio mi assopisco
nel più bel sogno
che lei possa esser qui
mia per sempre,
esprimo desideri alle stelle
che brillanti sorridono
facendomi da trapunta
scaldandomi il cuor
morente d'amore per lei,
che ancor mistero è per me!



© Laura Lapietra”

“Autunno Meteoropatico

Nel folto grigiore urbano
a sprazzi splendente,
l'astro ameno del giorno
si cela sfumato e corbellante
sui quei volti indifferenti
dei loro convulsi corpi
spediti verso le proprie mete,
mentre placida l'autunno intraprende le sue piroette
sul libeccio che aspira sfociare
in una intensa pioggia
di melanconia da scordare!
Cromie sfumate
si allontanano avvolte
nel silenzio dietro ogni angolo,
mentre foglie brune e gialle
sussurrano il loro stormire
sotto alle mie suola,
le vie come vesti di cenere
si tingono d'ombre
ed errate congetture
che come un veleno
il cuore inerte rende immobile!
Dal parabrezza ahimè
ignava or cerco
il riflesso rarefatto dell'etere,
la metamorfosi che la Terra
dona in tale momento,
ma l'umido asfalto
nel suo abbraccio inerte,
privano i miei occhi
da quel bagliore incantato!
È un'assenza costante,
un'obliterazione implacabile
che mi spacca il cuore,
respiro saviamente riposta
solo nella tua casa, nella tua vita!
Amor che or mi sei lontano…
E così, rimango prigioniera
del tempo irremovibile,
senza poter annusare
il profumo del risveglio
delle dolci caldarroste
dopo l'amplesso dei sensi
dalle più sensuali movenze.
Le strade or si ergono
come celle asfittiche,
in cui l'autunno canta
folate stonate dal crepitio
della malinconica pioggia
da cancellare sulla mia pelle!
Ma le mie pietrificate membra non avvertono la lirica,
mancano i sensi per catturarne l'essenza vibrante…
Eppure là fuori,
la sconfinata bellezza
delle bronzee foglie
che danzano
e danzano in cerchio,
come candide gocce di rugiada,
e l'arcobaleno
dalle tenue tonalità,
rendono magnifico
il mio sguardo di vita o di morte,
in un'arpa che la natura accorda!
Mi sfugge la speranza d'averti,
che come fronde caduche
or siamo amanti scostanti
nel fruscio che si leva
come cantilena
nelle piaghe che risvegliano
il presente nel traffico
dagli assordanti clacson,
ma tra le mura dell'urbanità
che mi imprigiona e avvita,
resto legata a un panorama monotono e opaco,
annusando fragranze
che la mia città frutta,
come un animale assetato
di antichi olezzi che non trovo!
Forse un giorno astratto fuggirò
da questo scuro labirinto,
dalle urla della metropoli
che opprime e confonde,
per vivere l'autunno
con lo sguardo estinto
dalla meteoropatia
sulle spalle di una natura
che implora respiro profondo!
Fuggirò per raggiungerti.
E fino a quel giorno,
mi dedicherò a ricordare
immersa nella caverna dell'urbanità infame
che esiste un mondo
di intervalli e cadenze,
non solo ricamati di nostalgie
e reminiscenze in amarezze,
ma anche di intagli
di sbuffi d'aliti di vita
da cogliere per vitalizzare
quei momenti da lavare
con fiducia nella fede
che in quel giorno che verrà
sarà magione per l'amore,
senza grigiore e senza orpello
a offrire un autunno
senza affanno e senza ombrello!

©Laura Lapietra”

“La Dolce Bontà

La bontà
è come un germe infante
piantato nella terra dell'anima,
germoglia silente come delicato fiore
dai suoi gracili petali vellutati
alla pelle percettibile!
Autentica la bontà
si apre nei suoi sorrisi più sinceri
ai raggi del sole nella vita
nonostante riluce
con le sue lacrime di rugiada
cadute dalle foschie
sulla costa delle controversie.
Solo quando consapevole
del suo olezzo,
cresce vigorosa e rigogliosa
come altissimo albero maestoso,
donando i suoi frutti più dolci
gratificando nei riverberi
dei cuori malleabili,
melodie di giustizia alle pupille
che accarezzano il suo sguardo
colmo di brezza d'amore!
Così, con le sue blandizie
la bontà nutre arricchendo
anche noi in ogni angolo
del cuore alacre alla sua voce.
La bontà, come segreto giardino
che mai sfiorisce negli anni
nella sua empirea bellezza
ma si valorizza nelle pieghe
delle sue esperienze,
spiega comprensione
dopo calvari vinti con placidità!
Ma se calpestata
dal piede del violento fato
svellandola dalle sue
candide vesti ricamate in Calais,
certo potrà godere
umiliandola sui selci
dell'arrogante manrovescio
che con protervia
infligge dolore,
ma non potrà mai
privarla del suo puro spirito
a farla vivere in eterno
nell'etere della natura
nell'umanità che vuol amare
in ferace vallea di pace
senza nembi di nefaste oscurità,
vangeli di distruzione
mediante impure entità
chiamate uomini
a scompigliare l'equilibrio
che il feeling del buon senso
traduce in dolce bontà!
La sua dolce essenza
non potrà morire mai
neppure se ignorata a vita.

Laura Lapietra ©”

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“Sguardi, dubbi, baci e abbracci non dovrebbero mai essere lasciati in sospeso.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Il miglior buongiorno e la miglior buonanotte iniziano con lo sguardo della persona che amate.”

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“La donna riesce a trasmettere perfettamente le sue intenzioni, con un semplice sguardo.”

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“Fidatevi della prima impressione che vi trasmette lo sguardo spontaneo di una persona. Non fallisce mai.”

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“I migliori incontri avvengono per strada, quando due sguardi si incrociano e nasce un sorriso.”

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“Leali Legami

Nelle viscere dell'oscurità notturna
taciturna e impenetrabile,
un alito di affetto inesauribile
si insinua con tenerezza tra noi.
La lealtà in amore,
quale astro rifulgente
illumina il cammino con fulgore incandescente e colmo di brama.
Tortuosi sono i sentieri dell'animo,
ove la lealtà sboccia
con fervore inestinguibile.
Quale ombra fedele
che segue senza mai svanire
il nostro legame d'amore,
incapace di saper mentire
guardando dritto
negli occhi dell'altro.
Il tempo, avversario inesorabile,
ci induce nelle reti delle sue prove
con ghigni beffardi,
ma il nostro patto è indissolubile,
non può frantumare ciò
che è stato saldamente plasmato!
La lealtà è il vincolo
che ci mantiene congiunti,
nel fragore della bufera
e nei frangenti di smarrimento.
Mi affido alla purezza
del tuo sguardo profondo,
cristallino e sincero,
ove la lealtà volteggia
quale pensiero d'amore.
In questo profumato giardino
celato all'occhio profano,
il nostro affetto prospera,
esultante e sovrano,
sotto le chiome innamorate
dei nostri sguardi!
La nostra lealtà nella relazione,
simile a un talismano potente
ci avvolge e ci orienta
con una guida amorosa,
verso oltre l'infinito!
E noi, due spiriti puri
in un ballo celestiale,
con l'impegno perpetuo
in un vero sentimento
che non conosce tramonto,
ci fondiamo l'uno a l'altra
per non perderci mai più
nei flussi dei tempi,
che trascrivono stele d'oro
piantate sul fertile terreno
del nostro indissolubile amore.

Laura Lapietra ©”

“Eterno Amore

Oh tenero eterno amore,
dipinge acquiescente senza posa 
che rifiati la mia bianca anima,
come seta mulberry 
nelle piaghe dei pallidi sorrisi 
nei refoli di vento primaverili,
con tocchi gentili agli occhi 
ad accarezzare dolcemente
le mie gracili gote
trasognanti delle tue dita 
a percepire con oro rosa e brunito
le antiche reminiscenze 
sui melliflui versanti
del mio veemente cuore,
ancora drudo e perso di te! 
Con la malleabile pennellessa
del miraggio che riflette
leggiadre giravolte rarefatte 
di atone caterve fiorite
in aliti d'amore mai eclissati, 
e drappi di brezza d'albore! 
Dipinge ancor originando etra 
intinta nel fato dei singulti
della danzante nostalgia 
sul lapideo suolo cinereo,
l'anima mia intrisa in colori 
di spente tacite lacrime
sgretolate sul trabucco 
ove lo sciabordio di risacca
inerme mi riconducono 
nei desueti e giulivi momenti,
tra le tue braccia olezzanti 
di porpora amore vero
e amaranto impeto puro, 
mentre lentamente spira
la speme del mio gouaches 
nel non dissolverti
tra i tenui colori senza fine 
dei miei pigri amorfi giorni,
senza liridi nel blu della notte 
come fulgide sorelle amiche
a darmi sguardi di luce 
come boccioli di rose rosse. 
Dove le mie cupidità
si traducono in realtà
solo nell'infinito dei miei sogni… 
Ove l'inesorabile realtà
non può strapparti più via il respiro 
dei tuoi lieti sogni,
e dei tuoi lemmi più profondi, 
ove il tuo riposo eterno
si perpetua sol col mio, 
nel dolce sonno di questo eterno amore, senza più sole. 

Laura Lapietra ©”

“Rimembranze Scolpite

Sul papiro delle stagioni,  
falsamente sbiadito ormai
è il colore del rimpianto
in frammenti  di quei papaveri sparsi 
di lacca di robbia, dispersi, 
come le tue morbide labbra d'amore 
accese di brio sulla proda malachite, 
quando parlavi silenzi 
nel sorriso ingenuo che ti distingueva 
immensa nel diluvio della natura,  
come gemma di bimba selvatica, 
accarezzata dolcemente 
dallo sguardo indaco del cielo 
nel fato fecondo alla nostra passione.
Giuro, col nero della rabbia 
sul bianco dei fantasmi dubbi, 
che la penna della circospezione 
dal bugiardo colore nell'anima 
ne traccia una fine nell'ultima lacrima, 
che per te severo verserò!
Ripenserò, incredulo a questa nota,
dimentico dei tristi nugoli 
che tingono i miei occhi soffocati 
dalla tua trasparente assenza, 
nella lente del sottobosco 
del mio canceroso presente, 
a cucirmi sulla pelle valanghe 
nelle piaghe di convinzioni
originate su misura, 
per coartare la gente a credere 
che dal subisso di interrogativi 
senza posa che rifiati 
la pallida mia serenità,
sian ormai pugni di mosche 
nel sibilo della rassegnazione,  
che come spinato filo avvolge il fiato 
che come bandoneon intono, 
aerofono ad ancia libera, 
imperniato sul rudimentale fondale 
del mio crudo amore per te, 
senza più ali che lasciano vivere 
percezioni d'emozioni nel cuore
a scolpirmi  il vuoto che resta,
dopo averti mandata via per inganno
nella malinconia
del tempo che mi resta.

Laura Lapietra ©”

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“Una delle meraviglie della vita è conoscere una persona capace di capirti con un semplice sguardo.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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