Frasi di Agostino d'Ippona
66 frasi che esplorano la saggezza e ispirano il viaggio interiore

Esplorate la saggezza di Aurelius Augustinus attraverso le sue citazioni ispirate su pazienza, amore, carità e spiritualità. Lasciate che le sue parole vi guidino in un viaggio alla scoperta di voi stessi e della vostra crescita.

Aurelio Agostino d'Ippona, noto anche come sant'Agostino, è stato un filosofo, vescovo e teologo romano di origine berbera e lingua latina. È considerato il maggiore rappresentante della Patristica dell'Occidente ed è padre, dottore e santo della Chiesa cattolica. La sua opera più celebre sono le Confessioni e si segnala per importanza il trattato La città di Dio. La sua vita è stata raccontata con grande dettaglio nelle Confessioni, nelle Ritrattazioni e nella Vita di Agostino scritta da Possidio.

Nato in Numidia nel 354 a Tagaste da una famiglia non facoltosa ma con una madre cristiana devota, Agostino ricevette un'istruzione cristiana fin da giovane. Si avvicinò al Manicheismo per un certo periodo prima di essere attratto dalla filosofia neo-platonica. Dopo anni di dubbi e ricerche, Agostino si convertì al Cristianesimo all'età di 32 anni durante un incontro con Simpliciano che gli raccontò la conversione del retore Vittorino. A Milano fu battezzato da Ambrogio nella Veglia pasquale. Successivamente tornò in Africa dedicandosi alla confutazione del Manicheismo.

✵ 13. Novembre 354 – 28. Agosto 430   •   Altri nomi Svatý Augustýn, Augustinus, Sv. Augustín, San Agustín de Hipona, Svatý Augustin
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Lavori

Confessioni
Agostino d'Ippona
La città di Dio
La città di Dio
Agostino d'Ippona
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Agostino d'Ippona frasi celebri

“Non uscire da te stesso, rientra in te: nell'intimo dell'uomo risiede la verità.”

da La vera religione
Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

“L'ira è una pagliuzza, l'odio invece è una trave.”

dai Discorsi, 58, 7, 8
Ira festuca est, odium trabes est.
Discorsi

“La corona della vittoria non si promette se non a coloro che combattono.”

da Il combattimento cristiano

“A proposito dei Patriarchi viene messo in rilievo che erano allevatori di bestiame fin dalla loro infanzia, come lo erano stati i loro genitori. E a ragione: poiché senza dubbio giusta servitù e giusto dominio si ha quando le bestie sono sottomesse all'uomo e l'uomo ha il dominio sulle bestie. Così infatti fu detto quando l'uomo fu creato: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza; e abbia il potere sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e su tutte le bestie che sono sulla terra (Gn 1, 26). Con ciò si fa vedere che la ragione deve avere il dominio su gli esseri privi di ragione. Ma a far sì che una persona divenisse schiava di un'altra persona è stato il peccato o l'avversità: il peccato, come è detto: Sia maledetto Canaan! Schiavo sarà dei suoi fratelli (Gn 9, 25); l'avversità, al contrario, come accadde allo stesso Giuseppe di diventare schiavo di uno straniero dopo essere stato venduto dai suoi fratelli. Pertanto furono le guerre a creare schiavi coloro ai quali nella lingua latina fu posto questo nome. Infatti un uomo che fosse stato vinto da un altro uomo e che per diritto di guerra poteva essere ucciso, poiché veniva invece salvato, fu chiamato servus (schiavo); per lo stesso motivo si chiamano anche mancipia (schiavi) perché sono stati manu capta (presi con la mano). Tra gli uomini vige anche l'ordine della natura per cui le donne siano soggette ai mariti e i figli ai genitori, poiché anche in questo caso è giusto che la ragione più debole sia soggetta alla più forte. Riguardo perciò al comandare e al servire è evidentemente giusto che coloro i quali sono superiori quanto alla ragione siano superiori anche quanto al comando. Quando quest'ordine di cose viene sconvolto nel nostro mondo dall'iniquità degli uomini o dalla diversità delle nature carnali, i giusti sopportano il pervertimento temporale per possedere alla fine la felicità eterna assolutamente conforme all'ordine.”

da Questioni sull'Eptateuco, Libro I, § 153

Frasi su Dio di Agostino d'Ippona

“Non avrà Dio per padre, chi avrà rifiutato di avere la Chiesa per madre.”

da De Symbolo ad Catechumenos
Non habebit Deum patrem, qui Ecclesiam noluerit habere matrem.

“Credi per comprendere: comprendi per credere.”

citato nel Compendio del Catechismo

Frasi su ricordi di Agostino d'Ippona

“Ma dove dimori nella mia memoria, Signore, dove vi dimori?”

25, 36
Confessioni, Libro X (Dopo la ricerca e l'incontro con Dio)

Agostino d'Ippona: Frasi popolari

Agostino d'Ippona Frasi e Citazioni

“Quello che il nostro spirito, ossia la nostra anima, è per le nostre membra, lo stesso è lo Spirito Santo per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo, che è la Chiesa.”

citato nel Catechismo della Chiesa Cattolica, 797
Variante: Ciò che è il nostro spirito, cioè la nostra anima, per le membra del nostro corpo, è lo Spirito Santo per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo che è la Chiesa.

“Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? Perché anche le bande dei briganti che cosa sono se non dei piccoli Stati?”

da La città di Dio, Città Nuova, Roma, 2006, cap. IV, 4, p. 171 http://books.google.it/books?id=0KVKmRt7pdAC&pg=PA171

“Ama e fa' ciò che vuoi.”

dai Trattati sulla prima epistola di Giovanni. tr. 7, 8

“Chi meglio dà, maggiormente riceve.”

citato in Natale Ginelli, La tua via, Edizioni Paoline, 1957

“È meglio che i grammatici biasimino noi, piuttosto che la gente non comprenda.”

dalle Esposizioni sui Salmi 138, 20
Melius est reprehendant nos grammatici quam non intelligant populi.

“La fede consiste nella volontà di chi crede.”

da De praedestinatione sanctorum (429), cap. 5

“Togli le prostitute dalla società e ogni cosa verrà sconvolta dalla libidine.”

dal De Ordine II, c. 4, 12
Aufer meretrices de rebus humanis, turbaveris omnia libidinus.

“Lo credo perché è assurdo.”

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 487
Attribuite

“La causa è finita: voglia il cielo che una buona volta finisca anche l'errore!”

131, 10.10
Causa finita est: utinam aliquando finiatur error!
Discorsi

“Io stesso ero divenuto per me un grande enigma.”

4, 9
Confessioni, Libro IV (Insegnante per nove anni a Tagaste e Cartagine)

“Non ci fu dunque un tempo, durante il quale avresti fatto nulla, poiché il tempo stesso l'hai fatto tu; e non vi è un tempo eterno con te, poiché tu sei stabile, mentre un tempo che fosse stabile non sarebbe tempo. Cos'è il tempo? Chi saprebbe spiegarlo in forma piana e breve? Chi saprebbe formarsene anche solo il concetto nella mente, per poi esprimerlo a parole? Eppure, quale parola più familiare e nota del tempo ritorna nelle nostre conversazioni? Quando siamo noi a parlarne, certo intendiamo, e intendiamo anche quando ne udiamo parlare altri. Cos'è dunque il tempo? Se nessuno m'interroga, lo so; se volessi spiegarlo a chi m'interroga, non lo so. Questo però posso dire con fiducia di sapere: senza nulla che passi, non esisterebbe un tempo passato; senza nulla che venga, non esisterebbe un tempo futuro; senza nulla che esista, non esisterebbe un tempo presente. Due, dunque, di questi tempi, il passato e il futuro, come esistono, dal momento che il primo non è più, il secondo non è ancora? E quanto al presente, se fosse sempre presente, senza tradursi in passato, non sarebbe più tempo, ma eternità. Se dunque il presente, per essere tempo, deve tradursi in passato, come possiamo dire anche di esso che esiste, se la ragione per cui esiste è che non esisterà? Quindi non possiamo parlare con verità di esistenza del tempo, se non in quanto tende a non esistere.”

14, 17
Confessioni, Libro XI (Meditazioni sul primo versetto della Genesi)

“Amare il peccatore e odiare il peccato.”

dalle Esposizioni sui Salmi 138, 28

“Dio si conosce meglio nell'ignoranza.”

dal De Ordine
Melius scitur Deus, nesciendo.

“Dio vuole che il suo dono diventi nostra conquista.”

citato in Ermes Ronchi, Sciogliere le vele. Commento ai vangeli festivi. Anno A, Edizioni San Paolo, 2004, p. 10

“Fra l'ultimo nostro respiro e l'inferno, c'è tutto l'oceano della misericordia di Dio.”

citato in Bruna D'Aguì, Creaturismo. Le fondamenta del creato, Nuova Stampa, Roma 2007, p. 221

“Io non crederei al Vangelo, se non vi fossi costretto dall'autorità della Chiesa.”

da Emilio Bossi; citato in Peyrat, Histoire élémentaire et critique de Jésus, pag. 70, troisième édition, Paris, Lévy Frères, 1864.

“La consuetudine che da certuni non a torto è detta una seconda natura.”

Contra Julianum, lib. IV, par. 103

“[Ultime parole secondo Possidio] Non sarà grande chi reputa gran cosa il fatto che cadono le costruzioni in legno e in pietra e che i mortali muoiono.”

Origine: Citato in Le confessioni, tradotto da C.Vitali, Bur, 2011, p.29 http://books.google.it/books?id=_vv9Bxy6ja0C&pg=PT29, ISBN 8858607996.

“Percorri l'uomo per raggiungere Dio.”

citato da Ermes Ronchi in Le ragioni della speranza, Rai Uno, 10 luglio 2010

“Prega per comprendere.”

da De doctrina christiana

“Se infatti sbaglio, esisto.”

da La città di Dio XI, 26
Si enim fallor, sum.

“Usando amore per le persone e odio per i vizi.”

da La regola 4, 10
Variante: Usando amore verso le persone e odio verso i peccati.

“Non seguite la moltitudine.”

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 451
Attribuite

“Roma ha parlato, la causa è finita.”

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 188
Attribuite

“Senza giustizia non può esserci associazione di uomini basata sul riconoscimento dei diritti.”

citato in AA.VV., Il libro della politica, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 55. ISBN 9788858019429

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