Frasi di Francesco De Gregori
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Francesco De Gregori è un cantautore e musicista italiano.

Artista fra i più importanti della scena musicale italiana, nelle sue canzoni si incontrano musicalmente sonorità varie, dal rock alla canzone d'autore, con a volte riferimenti anche alla musica popolare, mentre nelle liriche c'è un ampio uso della sinestesia e della metafora, spesso di non immediata interpretazione, con passaggi di ispirazione intimista, letterario-poetica ed etico-politica in cui trovano spazio riferimenti all'attualità e alla storia.

È spesso definito cantautore e poeta, sebbene egli preferisca essere identificato semplicemente come "artista". Egli è, inoltre, uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe Tenco e un Premio Le parole della musica. Wikipedia  

✵ 4. Aprile 1951
Francesco De Gregori photo
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Francesco De Gregori Frasi e Citazioni

“Carne di pappagallo | non vogliamo mangiarne più, | signor padrone, signor padrone.”

da Carne di pappagallo, n. 8
Mira Mare 19.4.89

“Sulla testa avrò un cappello di tre punte | ed un occhio luminoso proprio al centro della fronte.”

da Fine di un killer, n. 10
Prendere e lasciare

“dei Beatles, ma più di ogni altra Stairway to Heaven dei Led Zeppelin.”

Citazioni tratte da interviste

“Venezia: | luogo comune della malinconia.”

da Miracolo a Venezia, n. 10
Scacchi e tarocchi

“Se un mattino tu verrai | fino in cima alle montagne | troverai una stella alpina | che è fiorita sul mio sangue.”

da Stelutis alpinis, n. 7
Prendere e lasciare
Origine: Testo originale in friulano di Arturo Zardini, traduzione in italiano di Francesco De Gregori.

“Sono di sinistra, ma non le appartengo.”

Citazioni tratte da interviste

“Tu conosci mica qualcuno | che è disposto a chiamarmi "fratello" | senza avermi letto la mano?”

da Informazioni di Vincent, n. 4
Francesco De Gregori

“Io ti ho aspettato | all'ombra dei tuoi "percome" | col mio viso angelico | percosso dai fatti.”

da Chissà dove sei, n. 7
Francesco De Gregori

“Quando tu indicavi il cielo | mentre io guardavo il dito.”

da La testa nel secchio, n. 6
Pezzi