“C'è una banda in Italia oggi di giornalisti, di cui Travaglio fa sicuramente parte, che ha scoperto una cosa per loro molto interessante: se parli male dei politici fai i soldi, diventi ricco. […] E quindi bisogna parlar male dei politici a prescindere. Per esempio il mio caso è paradossale: Travaglio su l'Unità e anche su un suo libro scrive che io sono stato condannato. Dov'è il paradosso? Che il condannato Travaglio, perché Travaglio è stato condannato in passato, quindi possiamo definirlo tecnicamente un pregiudicato, scrive di un uomo politico, Castelli, che è stato condannato quando io non sono mai stato condannato. È questo il paradosso. Castelli cosa deve fare a questo punto? O Travaglio mi chiede scusa dicendo che s'è sbagliato e si dimette da giornalista visto che lui vuole che i politici si dimettano, giustamente, da politici se sbagliano oppure sono costretto mio malgrado ad andare a intasare un'altra volta la giustizia e fare l'ennesima causa. Io credo che non ce ne sia bisogno di questo fatto, però c'è questo malcostume di questi giornalisti. […] Ma dov'è il gioco sottile che fanno lui, Stella e quant'altro? Per esempio se io dico che Travaglio è amico dei mafiosi lui mi può querelare e probabilmente vince la causa, ma se io adotto una tecnica più raffinata, che è esattamente quella che adotta lui nei suoi libri, e dico "c'è scritto su Repubblica che Travaglio si fa pagare le vacanze da un mafioso" a quel punto io dico la verità e quindi di fatto però diffamo comunque Travaglio ma sono al riparo da ogni accusa. Ecco io credo che bisognerebbe uscire da questo malcostume, bisognerebbe criticare i politici ferocemente quando se lo meritano ma quantomeno quando si sbaglia o quando si diffama una persona che cerca di essere onesta qual son io magari si riconosca anche l'errore. Invece no, si fa un altro libro perché tanto gli introiti del libro son talmente alti che possono consentire poi di pagare il povero disgraziato che è stato diffamato.”

da Annozero, 15 maggio 2008

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Travaglio è cattivo, è un genio del male, ma è in assoluto il giornalista più intelligente che abbia mai calcato la scena del giornalismo italiano.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2014
Origine: Dalla trasmissione televisiva Porta a Porta, 24 aprile 2014; citato in Marco Travaglio: Berlusconi si penta, mi loda (cattivo, intelligente) ma mente http://www.blitzquotidiano.it/rassegna-stampa/marco-travaglio-berlusconi-si-penta-mi-1849036/, BlitzQuotidiano.it, 26 aprile 2014.

“L'uomo superstizioso fa la limosina, ma l'uomo politico somministra il travaglio ai bisognosi.”

Francesco Longano (1728–1796)

da Su l'uguaglianza degli uomini

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“Cammino sempre con le spalle al muro | è scomodo come un politico sta con Marco Travaglio in culo.”

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da Qualcuno normale, n. 9
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“Il travaglio durava più di oggi, circa 5 ore in più.”

Origine: Storia del corpo femminile, p. 95

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“Marco Travaglio! Fighetto!”

Natalino Balasso (1960) attore, comico e scrittore italiano

scherzosamente, al programma "Mitiko" di La7, ottobre 2006  data?

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“Travaglio è uno sporco fascista di destra.”

Francesco Cossiga (1928–2010) 8º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dal programma televisivo Otto e mezzo, La7, ottobre 2005.

“Travaglio è cattivo, falsario, ma intelligente.”

Renato Farina (1954) politico e scrittore italiano

dall' intervista http://www.melba.it/csf/stampa.asp?articolo=126 di Claudio Sabelli Fioretti, Corsera Magazine, 18 agosto 2005

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“Travaglio non ha un cuore: ha uno schedario giudiziario.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

da Caro Travaglio ti scrivo http://www.liberoquotidiano.it/news/in-primo-piano---homepage/1050410/Caro-Travaglio-ti-scrivo.html, 3 luglio 2012

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