Frasi di Dante Alighieri
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300 parole di saggezza e intuizione sulla bellezza della natura e il viaggio dell'anima

Approfondite le parole profonde di Dante Alighieri, uno dei più grandi poeti della storia. Esplora le sue accattivanti citazioni, dalla bellezza della natura al viaggio dell'anima attraverso il paradiso e l'inferno. Scoprite la profondità della sua saggezza e l'attualità delle sue intuizioni.

Dante Alighieri, nato Durante di Alighiero degli Alighieri e conosciuto semplicemente come Dante, è stato un poeta, scrittore e politico italiano. È considerato il padre della lingua italiana e la sua fama si basa sulla creazione della Commedia, che è universalmente considerata una delle più grandi opere letterarie mai scritte in italiano. Quest'opera rappresenta la cultura medievale filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo ed è anche un veicolo allegorico della salvezza umana. Nel corso della sua vita, Dante ha lasciato un'impronta profonda sulla letteratura italiana dei secoli successivi e sulla cultura occidentale in generale.

Oltre ad essere un importante poeta, Dante era anche un esperto linguista, teorico politico e filosofo. La sua eredità è stata così significativa che è spesso chiamato il "Sommo Poeta" o semplicemente "il Poeta". Dante è diventato uno dei simboli dell'Italia nel mondo grazie al nome dell'ente principale per la promozione della lingua italiana: la Società Dante Alighieri. Gli studi critici e filologici su di lui sono ancora attivamente svolti dalla Società dantesca.

✵ 30. Maggio 1265 – 14. Settembre 1321
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Dante Alighieri Frasi e Citazioni

“In Dante veggo essere grandissime e bellissime parti, e le principali tutte che si richieggon a un gran Poema. Che vi sia poi qualche difettuzzo o mancamento, io non lo niego: sia dell'uomo o dell'età, non rileva a questo punto di qual sia più perfetto e migliore, se ben serve o per iscusa o per qualche altra cosa: come non servirebbe a fare che una figura di Giotto fusse più bella d'una d'Andrea del Sarto, il dire che nell'età di colui l'arte della Pittura non era tanto inluminata, quanto ella fu poi; servirà bene a dire che Giotto in tante tenebre fece miracoli, e non ebbe pari; dove questo altro ebbe manco difficultà assai, e de' pari, e forse de' superiori qualcuno. Ma io non credo che il punto in Dante consista qui, se bene questa scusa ci bisognerà in alcune poche voci solamente quanto attiene alla comparazione del Petrarca. Ma il punto vero sarà qual sia di maggior lode degno o un Epico o Eroico poema grande, non interamente perfetto, o un piccolo e minuto che sia perfetto: perché può bene stare che si truovi una cosa piccola bellissima, pogniam caso una cappellina con bellissima proporzione d'architettura e ricchezza di cornici, che nondimeno non d'un gran tempio con pochi ornamenti; e in simili comparazione sogliono dire i nostri uomini a tanto per tanto, o pur del tanto, come disse il Villani…”

Vincenzo Borghini
Divina Commedia, Citazioni sulla Divina Commedia

“E vidi il buono accoglitor del quale, | Dïascoride dico.”

Divina Commedia, Inferno

“La notte che le cose ci nasconde.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Paradiso

“Lo giorno se n'andava, e l'aere bruno
toglieva li animai che sono in terra
da le fatiche loro.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

“Vassene 'l tempo e l'uom non se n'avvede.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

“Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete, | udite il ragionar ch'è nel mio core, | ch'io nol so dire altrui, sì mi par novo.”

[citation needed]
Convivio
Origine: Presente anche in Rime, LXXIX, Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete.

“Amor che ne la mente mi ragiona | de la mia donna disiosamente, | move cose di lei meco sovente, | che lo 'ntelletto sovr'esse disvia.”

[citation needed]
Convivio
Variante: Amor che ne la mente mi ragiona
de la mia donna disiosamente...
che lo 'ntelletto sovr'esse disvia.
Origine: Presente anche in Rime, LXXXI, Amor che ne la mente mi ragiona.

“Tale imperò che gentilezza' volse, | secondo 'l suo parere, | che fosse antica possession d'avere | con reggimenti belli.”

[citation needed]
Convivio
Origine: Qui "gentilezza" ha il significato di nobiltà. Il tale che imperò, a cui è attribuita la convinzione è Federico II di Svevia.

“[Su Virgilio] Onorate l'altissimo poeta.”

IV, 80

“Pape Satàn, pape Satàn aleppe!”

Pluto: VII, 1

“Or se' giunta, anima fella!”

il demone Flegiàs a Dante; VIII, 18

“Chi m' ha negate le dolenti case!”

Virgilio: VIII, 120

“O sol che sani ogne vista turbata, | tu mi contenti sì quando tu solvi, | che, non men che saver, dubbiar m'aggrata.”

Dante: XI, 91-93
Variante: O sol che sani ogne vista turbata,
tu mi contenti sì quando tu solvi,
che, non men che saver, dubbiar m'aggrata.