Frasi di Fabrizio De André
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Fabrizio Cristiano De André è stato un cantautore italiano.

Considerato da parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, viene spesso soprannominato anche con l'appellativo "Faber", datogli dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio in riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matite della Faber-Castell .

In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso tredici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli, prostitute, e sono considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie, tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni settanta, venendo elogiate anche da grandi nomi della poesia come Mario Luzi.

Di simpatie anarchiche, libertarie e pacifiste, è stato anche uno degli artisti che maggiormente hanno valorizzato la lingua ligure. Ha affrontato, inoltre, in misura minore e differente, altri idiomi come il gallurese e il napoletano.

Durante la sua carriera ha collaborato con personalità della cultura e importanti artisti della scena musicale, tra cui Nicola Piovani, Ivano Fossati, Mauro Pagani, Massimo Bubola, Álvaro Mutis, Fernanda Pivano e Francesco De Gregori.

La popolarità e l'alto livello artistico del suo canzoniere hanno spinto alcune istituzioni a dedicargli vie, piazze, parchi, biblioteche e scuole, dopo l'improvvisa scomparsa.

Insieme a Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi e Luigi Tenco è uno degli esponenti della cosiddetta Scuola genovese, un nucleo di artisti che rinnovò profondamente la musica leggera italiana. È l'artista con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con sei Targhe e un Premio Tenco.

✵ 18. Febbraio 1940 – 11. Gennaio 1999
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Fabrizio De André Frasi e Citazioni

“Cantavo imitando Modugno e d'altronde come si poteva non subire la sua influenza?”

Origine: Da un'intervista a Il Giornale, 8 agosto 1994.

“Non sono poi quel cagnaccio malvagio | senza morale straccione e malvagio | che si accontenta di un osso bucato | con affettuoso disprezzo gettato. (da Il Fannullone”

da Il Fannullone, 1963
Non incluse negli album
Variante: Non sono poi quel cagnaccio malvagio | senza morale straccione e malvagio | che si accontenta di un osso bucato | con affettuoso disprezzo gettato.

“Senza pretesa di voler strafare | io dormo al giorno quattordici ore | anche per questo nel mio rione | godo la fama di fannullone. (da Il Fannullone”

da Il Fannullone, 1963
Non incluse negli album
Variante: Senza pretesa di voler strafare | io dormo al giorno quattordici ore | anche per questo nel mio rione | godo la fama di fannullone.

“Né il cuore degli inglesi né lo scettro del re | Geordie potran salvare, | anche se piangeranno con te | la legge non può cambiare. (da Geordie”

da Geordie, 1966
Non incluse negli album
Variante: Né il cuore degli inglesi ne lo scettro del re | Geordie potran salvare, | anche se piangeranno con te | la legge non può cambiare.

“Tu lo seguisti senza una ragione | come un ragazzo segue l'aquilone.”

da La canzone di Marinella, n. 4
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“Ma tu dicevi: "Il cielo | è la mia unica fortuna | e l'acqua dei piatti | non rispecchia la luna. (da Il Fannullone”

da Il Fannullone, 1963
Non incluse negli album
Variante: Ma tu dicevi: "Il cielo | è la mia unica fortuna | e l'acqua dei piatti | non rispecchia la luna.

“Dopo che ci si prende a schiaffi per dieci anni o si diventa amici o ci si ammazza.”

Origine: Dall'intervista di Gianni Minà in merito alla band Tempi Duri, nel programma televisivo Blitz, RaiDue, 1982.

“Fabrizio è di tutti.”

Origine: Citato in Don Andrea Gallo, Sopra ogni cosa, Piemme, Milano, 2014, p. 5. ISBN 978-88-566-2458-8

“Mai visto un musicista comunicare col pubblico come sa fare Luciano.”

Origine: Dopo aver assistito ad un concerto di Ligabue nel giugno 1997 a San Siro; citato in Aldo Vitali, L'intervista "incriminata" https://web.archive.org/web/20090714230439/http://archivio.sorrisi.com/sorrisi/personaggi/art023001006431.jsp, Sorrisi.com, 26 novembre 2003.

“Pensasti al matrimonio | come al giro di una danza | amasti la tua donna | come un giorno di vacanza.”

da Il Fannullone, 1963
Non incluse negli album
Variante: Pensasti al matrimonio | come al giro di una danza | amasti la tua donna | come un giorno di vacanza. (da Il Fannullone