Frasi di Niccolò Tommaseo

Niccolò Tommaseo, detto anche Nicolò , è stato un linguista, scrittore e patriota italiano.

Al suo nome sono legati il Dizionario della Lingua Italiana, il Dizionario dei Sinonimi e il romanzo Fede e bellezza. Wikipedia  

✵ 9. Ottobre 1802 – 1. Maggio 1874
Niccolò Tommaseo photo

Lavori

Fede e bellezza
Fede e bellezza
Niccolò Tommaseo
Niccolò Tommaseo: 53   frasi 15   Mi piace

Niccolò Tommaseo frasi celebri

“Il matrimonio è come la morte: pochi ci arrivano preparati.”

Pensieri morali
Origine: Anche in Studii filosofici.

“La noia è tristezza senz'amore.”

Pensieri morali

Niccolò Tommaseo: Frasi popolari

“Per la concordia le cose piccole sempre crescono, e per la discordia le grandissime si distruggono.”

da Letture italiane
Origine: Cfr. Gaio Sallustio Crispo: «Con la concordia le piccole cose crescono, con la discordia le grandissime vanno in rovina».
Origine: Confronta anche I Santi Evangeli: «Dice un antico, che per concordia le piccole cose aumentano, le grandissime per discordia si dissipano».

“Nelle cose del mondo, non è il sapere, ma il volere che può.”

da Cronichetta del sessantasei

Niccolò Tommaseo Frasi e Citazioni

“Chi troppo vuole, si svoglia.”

Pensieri morali

“Diffidare dell'uomo è un corromperlo.”

Pensieri morali

“Il desiderio affretta l'avvenire e crea.”

Pensieri morali

“L'umiltà ci rende forti, e poi sapienti; l'orgoglio, deboli e stolti.”

Aforismi della scienza prima

“La virtù è la logica in atto.”

Aforismi della scienza prima

“Tutti i limiti della nostra natura sono indizii d'immortalità.”

Aforismi della scienza prima

“Certe carezze ai sinceri fanno schifo, ai cauti paura.”

da La questione dalmatica riguardata ne' suoi nuovi aspetti: osservazioni

“Chi sa tacere, sa anco parlare a tempo.”

da La donna: Scritti varii

“Il bello è difficile, non è il difficile.”

da Studi critici

“Il coraggio più difficile, e a' deboli specialmente più necessario, è il coraggio di saper soffrire al bisogno.”

Origine: Da Sull'educazione: Desiderii di Niccolò Tommaséo, Le Monnier, 1851, p. 40 http://books.google.it/books?id=rSlNAAAAcAAJ&pg=PA40.

“Io vivo una vita così solitaria, e la mia solitudine m'è sì dolce, che non cerco né soffro distrazioni.”

da una lettera del 20 dicembre 1820; citato in Giovanni Gambarin, Ateneo veneto, vol. 129, n.° 1-3, 1942, p. 9 http://www.archive.org/stream/ateneoveneto129veneuoft#page/8/mode/2up

“L'abito è grande maestro, ma di per sé insufficiente, se non vi si aggiunga la ragione pensata e la volontà di quello a che l'uomo si viene abituando.”

Origine: Da Sull'educazione: Pensieri di Niccolò Tommaséo, Via del Durino, No 27, 1864, p.15 http://books.google.it/books?id=xilNAAAAcAAJ&pg=PA15.

“[…] la natura, l'amicizia, la bellezza egli [Giovanni Cotta] canta passionato e semplice e vero […] è bello vedere in un cuor tenero sensi forti: dolce rammentare che vera delicatezza non è mai senza forza.”

Origine: Da Dizionario estetico, Il Gondoliere, Venezia, 1840, p. 134. La frase è stata rimossa nelle edizioni successive. Citato in Gabriele Banterle, introduzione a Giovanni Cotta, I carmi, a cura di Gabriele Banterle, Edizioni di "Vita veronese", Verona, 1954, p. 11.

“La vita dell'uom su questa terra, altro non è che una continua guerra.”

da Degli studi elementari e dei superiori delle universita e de' collegi

“Le fornaie son use proverbiarsi, e non le sacre muse.”

citato in Giovanni Gambarin, Ateneo veneto, vol. 129, n.° 1-3, 1942, p. 10

“Legger Dante è un dovere; rileggerlo è bisogno: sentirlo è presagio di grandezza.”

citato in Alessandro Piumati, La vita e le opere di Dante Alighieri: studio preparatorio alla lettura della Divina Commedia, p. 85 http://www.archive.org/stream/lavitaeleopered00piumgoog#page/n89/mode/2up

“Più sovente la donna è ispiratrice di nobili azioni che istigatrice di ree.”

Origine: Da Sull'educazione: Desiderii di Niccolò Tommaséo, Le Monnier, 1851, p. 154 http://books.google.it/books?id=rSlNAAAAcAAJ&pg=PA154.

“Silenzio d'amico è delitto di traditore.”

citato in Giovanni Gambarin, Ateneo veneto, vol. 129, n.° 1-3, 1942, p. 12

“Uscir di se medesimo, e parlare al maggior numero possibile di uomini, egli è il più dolce, il più proficuo, il più sacro dovere e del buon poeta e d'ogni vero scrittore.”

da L'Antologia, agosto 1831; citato in Dizionario estetico; citato in Giovanni Gambarin, Ateneo veneto, vol. 129, n.° 1-3, 1942, pp. 20-21

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