Frasi su tifoso
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“[Sul Napoli] Credo che giocare al San Paolo con quei tifosi, sia un punto culminante per un giocatore, vale una carriera.”

Nuri Şahin (1988) calciatore turco

Origine: Da un'intervista al sito di Borussia Dortmund; citato in Sahin al sito ufficiale: "Giocare al San Paolo con quei tifosi vale una carriera intera" http://www.calcionapoli24.it/champions_league/anteprima-sahin-al-sito-ufficiale-giocare-al-san-paolo-con-quei-n146266.html, Calcio Napoli 24.it, 18 settembre 2013.

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“Perché deve esserci sempre un resp… un deficiente di turno qua, che paga per tutti, cazo?
Dodici anni, ventiquattro allenatori: e cazo, sarà mica sempre l'allenatore qua che deve pagare. Sempre l'allenatore? E i tifosi diano una mano alla squadra oggi invece di contestarla, che sono giovani, abbiamo fatto una squadra, diano una mano! Abbiano i coglioni di dare una mano alla squadra!
Io son là ventiquattro ore al giorno, io! Ventiquattro ore al giorno sono là, io! Tutti i giorni, cazo! Non è possibile una roba del genere… vergognatevi, cazo!
E sono arrabbiato no perché ho pareggiato… sono arrabbiato perché è uno schifo, 'sta roba qua! Io non ho mai visto una roba del genere! Ma come dove siamo, cazo? Cos'è diventato il calcio? 'Na jungla, cazo?!? No, no, no, calma… e ridono, e ridono, cosa ridete, cosa? Vi divertite a scrivere cosa, dopo? Cosa ridete, che? Cosa ridete, cazo? Cosa ridete? Cosa ridete? Abbiate il rispetto della gente!
Con voi bisogna dire bugie e fare i ruffiani, come coi tifosi… io non lo sono, cazo!!! Okay? Io guardo tutti in faccia, tutti, dal primo all'ultimo! Perché sono serio, cazo! Vado a lavorare con serietà. No, no, parlo io adesso… è finita qua, cazo. Parole? Parole di che, cazo? Dopo quattro mesi che giochi a calcio, ss.. parole?!? Ma fatemi un piacere, dai, su! Cazo! Fatemi un piacere! È ora di finirla qua, state calmi tutti, cazo! State calmi! Non ho mai visto una roba del genere! Tutti presuntuosi, ironici, ridono: eh, eccolo, arriva il scemo di turno! Qua si fanno le cose seriamente, cazo!
No, è meglio che… eh, vabbè, è lo stesso… va… non preoccup… […] Bravo. Ecco, se hai capito traducilo te allor'! Lascia che, traduci te, avanti. No, no, io non ce l'ho con te. No, no, io non ce l'ho con te, eh. Ho detto ""traduci te"". No, no, io non ce l'ho con te, eh. Oh, io posso andar fuori. Scusami, no, no, io posso andar fuori. A me non me ne frega neanche se m'ammazzano, Me son roto i coioni. […] Cosa me ne frega a me? […] Dai… E ridono, cazo. Non vedi che ridono? […] Parla te: spiegagli come lavoriamo. […] Son tranquillissimo. Dì che i vegna avanti. Me faso ucider, me faso pugnalar. Vaffanculo! […] È cattiveria questa, dai. […] Cosa devo dire, cazo? Andiamo via? Non è un problema.”

Alberto Malesani (1954) allenatore di calcio e ex calciatore italiano
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“Quando ero piccolo la rivalità con Torino era totalizzante. Una rivalità personificata anche – e soprattutto – dalla Juventus. L'insopportabile Juventus, la magnifica Juventus. Squadra di meridionali: ci sono più tifosi juventini al Sud che non a Torino, questo è certo.”

Roberto Saviano (1979) giornalista, scrittore e saggista italiano

da un post https://www.facebook.com/RobertoSavianoFanpage/photos/a.402350881863.180175.17858286863/10153715451116864/?type=3&theater del 17 giugno 2016
Dalla pagina ufficiale Facebook.com

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“L'esperienza mi dice che ogni allenatore che si rispetti deve allenare il Real Madrid almeno una volta nella sua vita. È il club più grande del mondo, un'esperienza bellissima, quasi unica. Quello che succede a Madrid non accade in nessun'altra squadra. I tifosi che ha in qualsiasi parte del mondo sono tantissimi. Ti aspettano ovunque, in hotel, all'aeroporto… È un'esperienza unica che vale la pena vivere. Anche quando ti mandano via.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Marca; citato in Ancelotti: "Ronaldo non ha limiti. Un ritorno al Real? Perché no?" http://www.foxsports.it/2016/09/02/ancelotti-ronaldo-non-ha-limiti-ritorno-real-madrid-perche-no/, Foxsports.it, 2 settembre 2016.

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“L'Heysel stava arrivando, com'è inevitabile che arrivi il Natale. Ciò che sorprese è che la causa di tutte quelle morti fu qualcosa di tanto innocuo quanto una carica, esercizio che almeno la metà dei giovani tifosi inglesi praticava, e che non aveva altro scopo se non quello di spaventare i tifosi avversari e di divertire chi correva. I tifosi della Juventus, molti dei quali erano uomini della media borghesia, non sapevano di quest'abitudine, e d'altronde perché mai avrebbero dovuto? Non conoscevano il complicato comportamento del pubblico inglese, che noialtri avevamo assorbito senza accorgercene. Quando videro una schiera di hooligan inglesi urlanti cominciare a correre verso di loro, si fecero prendere dal panico e si precipitarono verso l'estremità del loro settore. Crollò un muro, e nel caos che seguì la gente morì schiacciata. Fu un modo orribile di morire, e noi probabilmente, davanti alla TV, assistemmo a quelle morti: ricordiamo tutti quell'uomo robusto con la barba, assomigliante a Pavarotti, che con una mano cercava disperatamente un aiuto che nessuno riusciva a dargli. Alcuni dei tifosi del Liverpool arrestati più tardi devono essersi sentiti sinceramente sconcertati. In un certo senso, il loro reato era solo quello di essere inglesi: le abitudini della loro cultura, tolte dal loro contesto ed esportate in un luogo in cui non venivano capite, uccidevano le persone.”

Nick Hornby (1957) scrittore inglese

Origine: Febbre a 90, p. 153

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“Io amo stare in minoranza, anche perché lo dimostra il fatto di essere laziale: a Roma solo uno su 10 o forse 8 è tifoso laziale e sono quasi tutti di destra. Sono stato l'unico sindaco di Roma che non ha fatto mistero di essere tifoso della Lazio. Sono i colori più belli del mondo, è una passione insuperabile.”

Francesco Rutelli (1954) politico italiano

citato in Derby, Alemanno: "Tifo per entrambe le squadre". Rutelli: "Vincerà la Lazio" http://www.laroma24.it/archivio/30717/derby-alemanno-tifo-per-entrambe-le-squadre-rutelli-vincera-la-lazio.html, laroma24.it, 6 novembre 2010

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“Indossare la maglia juventina significa portare un simbolo conosciuto nel mondo: si tratta di una maglia importante, che è un privilegio potere vestire per rappresentare sul campo tutti i tifosi.”

Alex Sandro Lobo Silva (1991) calciatore brasiliano

Citazioni di Alex Sandro
Origine: Da un'intervista a Juventus TV; citato in Alex Sandro: «Il Derby, partita speciale» http://www.juventus.com/it/news/news/2016/intervista-alex-sandro-18-marzo.php, Juventus.com, 18 marzo 2016.

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“[Ultime parole famose nel 2014] Sono sempre più convinto che vinceremo i Mondiali […]. In generale siamo i migliori. Ci sono nazionali che hanno vinto un solo Mondiale e che pensano di essere le più grandi. Immaginate noi che ne abbiamo vinti cinque […]. Abbiamo grandi giocatori e una squadra organizzata. E poi abbiamo i tifosi: saremo sempre in 12 in campo e saremo i migliori.”

Luiz Felipe Scolari (1948) allenatore di calcio e ex calciatore brasiliano

Origine: Citato in Mondiali, Scolari: "Non ho dubbi, il Brasile vincerà il titolo" http://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2014/02/18/news/scolari_sicuro_su_mondiali_brasile-78949717/, Repubblica.it, 18 febbraio 2014.

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“Grazie a tutti i tifosi che in questi anni ci hanno fatto sentire il loro appoggio e personalmente mi hanno apprezzato nonostante le mie qualità mediocri per il livello Juventus ma che hanno capito che in ogni occasione ho cercato di onorare la maglia dando tutto me stesso: i vostri complimenti mi fanno provare sinceramente un po' di vergogna perché penso di non meritarmeli e per questo vi sarò eternamente grato.”

Simone Padoin (1984) calciatore italiano

Origine: Dalla lettera di addio https://www.instagram.com/p/BG2Ag4qLaIL/?taken-by=valentinapado alla Juventus sul profilo Instagram della moglie Valentina; citato in Paolo Lauri, Simone Padoin, addio con dedica alla Juve http://www.lastampa.it/2016/06/19/sport/calcio/qui-juve/simone-padoin-addio-con-dedica-alla-juve-xtPbHRgkc4RKAGiICllbtO/pagina.html, LaStampa.it, 19 giugno 2016.

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“Perché vuoi avere l'antipatia dei tifosi napoletani, che sono sei milioni in Italia e tantissimi all'estero. Non so, cosa può pensare Platini? Come andrà a dormire, fai una preghiera. Ma che credibilità puoi avere? Ciao Platini, sogni d'oro.”

Aurelio De Laurentiis (1949) produttore cinematografico, dirigente sportivo e imprenditore italiano

Origine: Dalla conferenza stampa post Napoli-Dnipro 1-1, andata della semifinale di Europa League del 7 maggio 2015;citato in Marco Frattino, LIVE TMW - Napoli, De Laurentiis furioso: "Ho un messaggio per Platini" http://m.tuttomercatoweb.com/serie-a/live-tmw-napoli-de-laurentiis-furioso-ho-un-messaggio-per-platini-677718, Tuttomercatoweb.com, 7 maggio 2015.
Origine: De Laurentiis fa riferimento al gol del pareggio del Dnipro siglato in fuorigioco, accusando Platini, presidente dell'UEFA, di sfavorire il Napoli tramite gli arbitri.

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“In questi anni se ne sono sentite tante, troppe sulla notte dell'Heysel. C'è chi ci ha voluto speculare. Hanno scritto e detto che Platini non doveva esultare dopo il rigore. Ma guardate bene l'espressione sul volto di Michel: non è gioia, quello è uno sfogo di rabbia. Altre volte hanno criticato quei miei quattro o cinque compagni che hanno festeggiato a fine gara. Pazzesco. Dico: nessuno vuol capire che un calciatore è un uomo come un altro. In quel momento la sua reazione può essere di qualunque tipo, compreso lo sfogo. Semmai sarebbe meglio parlare dei calciatori del Liverpool, che a fine partita sono andati sotto la curva dei loro tifosi per applaudire. Andate a vedervi le riprese Tv per rendervene conto. Spero non sapessero cosa fosse effettivamente accaduto, anche se la cosa mi sembra strana. Noi sapevamo tutto ed eravamo a pochi metri da loro. Forse è il comportamento degli inglesi, gente che se ne frega di tutto. Morte compresa. […] A proposito chi dice che abbiamo esultato per la vittoria, si ricordi che la Coppa dei Campioni non ce l'hanno consegnata in campo, ma dentro una cassa di legno, proprio come fosse una bara.”

Stefano Tacconi (1957) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista del 1995 al Guerin Sportivo; citato in Francesco Caremani, Le verità sull'Heysel. Cronaca di una strage annunciata, Taylor & Francis, 2003, pp. 136-137 http://books.google.it/books?id=S6ta_UvwS5IC&pg=PA135&lpg=PA136. ISBN 8887676232

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“Il mio primo scudetto all'Inter non lo abbiamo vinto in campo bensì al centro sportivo di Appiano Gentile. Era un sabato e il nostro inseguitore era il Milan, che nell'anticipo di quella sera era stato battuto rendendoci così campioni. Era la terz'ultima di campionato e noi dovevamo giocare il giorno dopo col Siena. Al centro esplose subito la baldoria, con tutta la squadra a chiedermi di andare a festeggiare in Piazza Duomo assieme ai tifosi. Io ho pensato: se ci andiamo non andremo a letto prima delle tre-quattro del mattino e poi scendiamo in campo stanchi e addormentati e la striscia di partite di fila sempre vinte finisce lì. No, non possiamo farlo: "Tutti a letto" ho tuonato. Quando già ero in camera mia pronto a coricarmi bussa alla porta Júlio Cesar. Il suo era un grido di dolore, piangeva a dirotto: "Mister, dobbiamo andarci in Piazza Duomo, ci aspettano in migliaia. Se non ci andremo tu in vita tua non vincerai più niente". Parole che sembravano una maledizione. Ho pensato: "Sono fregato". Non sono superstizioso, ma quelle parole mi hanno lasciato traballante. Bene. Andiamoci tutti: e così è avvenuto. I tifosi quando ci hanno scoperto sono diventati pazzi. Siamo tornati ad Appiano verso le tre di domenica e nel pomeriggio i giocatori sono stati fantastici, dando tutto per non perdere l'imbattibilità e per non consentire agli avversari di dire che avevano battuto i neocampioni d'Italia. Questi ricordi, lo ripeto, mi procurano tanta nostalgia. Gioisco per i successi dell'Inter e soffro quando l'Inter viene battuta o fermata, com'è successo in queste ultime settimane… Fra l'altro, l'unica volta in vita mia in cui ho vinto ai rigori è stata la Supercoppa Italiana conquistata contro la Roma, il primo dei miei trofei nerazzurri. È che quando si va ai rigori per decidere il vincitore mi assale il panico. Così perdo sempre, comprese due finali di Champions League. Soltanto l'Inter mi ha regalato anche questa gioia.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Real Madrid (2010 – 2013)

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“Eppure, dal 2002 a oggi, il tifoso interista, ancora scioccato forse da quel maledetto 5 maggio, ha smesso di guardare il mondo con occhi sinceri e ha creato una realtà virtuale all'interno della quale ha accettato di diventare il prototipo del grillino perfetto […] Le notizie degli ultimi giorni – con ampia e documentata e ridicola polemica sui presunti errori commessi dall'arbitro Rizzoli durante la partita vinta domenica scorsa dalla Juventus sull'Inter per 1-0 – sono soltanto la coda di un problema più grande che affonda le radici in un momento preciso della nostra vita calcistica: quando, nel 2006, venne istruito un processo farsa contro la Juventus, in cui tutte le frustrazioni degli anti casta del calcio italiano vennero prima abilmente trasformate in illeciti sportivi e poi amabilmente trasferite in forma di gogna in tutti i talk-show. Fu in quel preciso momento che il tifoso medio interista – che grazie al supporto decisivo di un interista piazzato al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Guido Rossi) riuscì a vincere un campionato a tavolino (2005/2006) e uno successivo nell'anno in cui la Juventus fu mandata in B (2006/2007) – scelse di alimentare il circo mediatico sportivo portando in prima serata e sulle prime pagine dei giornali le chiacchiere da bar, facendole uscire dai confini delle serate con Aldo Biscardi con lo stesso effetto che si avrebbe oggi se in prima serata venissero riproposte le telefonate registrate senza filtri da Radio Radicale ai tempi di Radio Parolaccia.”

Claudio Cerasa (1982) giornalista e blogger italiano
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“Una cosa bella del carattere della trota è che se si scatena una rissa tra tifosi di squadre di calcio lei non è mai coinvolta.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 70

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“Se è stato conclamato in vari gradi di giudizio che gli scudetti che hanno vinto sono 30 e ne espongono 32, il giudice sportivo dovrebbe squalificare quel campo [lo Juventus Stadium] o multarli. Che tipo di esempio dai, tu dirigente, ai tuoi tifosi, quando esponi una cosa che non è accaduta? Chiudere lo stadio magari no, ma per lo meno facciamo rimuovere i due scudetti in più. Anche al Toro negli anni '20 fu revocato uno scudetto, perciò cosa facciamo? Metto anch'io 8 scudetti?”

Urbano Cairo (1957) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Anche Cairo contro gli scudetti della discordia: "Dovrebbero farli rimuovere" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/28-04-2015/anche-cairo-contro-scudetti-discordia-dovrebbero-farli-rimuovere-juventus-torino-calciopoli-110613056415.shtml, Gazzetta.it, 28 aprile 2015.

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“Ventisette motivi per cui un interista deve accettare la Juventus. 1 Perché c'è. 2 Perché, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Altrimenti chi potremmo invidiare/detestare/sospettare (a seconda delle circostanze)? […] 5 Perché quelle due Coppe Campioni sono state così malinconiche (1985 e 1996, entrambe dal dischetto del rigore) che adesso potrebbe anche vincere una come si deve. […] 8 Perché, senza la Juventus, ogni saga calcistico-letteraria risulterebbe incompleta. Ricapitolando. La Juve è Voldemort (l'Inter Harry Potter, il Milan Draco Malfoy). La Juve è Sauron (l'Inter Frodo Baggins, il Milan l'elfo Legolas). La Juve è il Lato Oscuro della Forza (l'Inter Obi-Wan Kenobi, il Milan Joda, che deve avere l'età di Rivaldo). 9 Perché indossa una divisa carceraria, ma lo fa con noncuranza. […] 16 Perché, insieme al cioccolato e a Macario, la Juve è una delle poche cose che riesce a far sorridere certi piemontesi. 17 Perché ha riempito l'Italia di tifosi (dieci milioni!). Dicono che ce ne sia qualcuno anche a Torino, ma la notizia è in attesa di conferma. […] 24 Perché Scirea era Scirea. 25 Perché, in maglia azzurra, i bianconeri ogni tanto combinano pasticci (Del Piero, Francia 2000), ma spesso si danno da fare anche per noi”

Beppe Severgnini (1956) giornalista italiano

Argentina 1978, Spagna 1982
Italians, Corriere.it
Origine: Da Sportweek, Gazzetta dello Sport, 24 maggio 2003; riportato in Ventisette motivi per cui bisogna accettare la Juventus. http://www.corriere.it/solferino/severgnini/03-05-24/01.spm.

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“[Sull'esultare dopo un gol togliendosi la maglia] Non so se fui il primo nel mondo, ma sicuramente in Italia sì. Nel 1986 in un Roma-Juventus mi tolsi la maglia dopo un gol perché volevo consegnarla ai tifosi. È un gesto simbolico, la maglia è di tutti coloro che sono legati ad una squadra di calcio. […] Non si può punire chi agita la maglia verso i propri tifosi, è un gesto che viene da dentro.”

Roberto Pruzzo (1955) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Da un'intervista al Corriere dello Sport - Stadio; citato in Roma, Pruzzo: "Fui il primo a esultare togliendomi la maglia. La regola è da cambiare" http://www.asromalive.it/2012/11/roma-pruzzo-fui-il-primo-a-esultare-togliendomi-la-maglia-la-regola-e-da-cambiare/, Asromalive.it, 6 novembre 2012.

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“Amo Napoli e sono un grande tifoso del Napoli ma quella maglietta per me sarebbe stata troppo pesante: avevo paura di non fare ciò che invece ho fatto. Sono stato quasi sempre assente anche giocandoci contro: fargli gol era come segnare a mio fratello ed è per questo che era meglio evitare.”

Antonio Di Natale (1977) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Radio Crc; citato in Udinese, Di Natale "scansava" il Napoli: "Non volevo far gol a un fratello" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Udinese/22-03-2017/udinese-natale-scansava-napoli-non-volevo-far-gol-un-fratello-190227144012.shtml, Gazzetta.it, 22 marzo 2017.

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“Lo Stadium […] mi ricorda l'atmosfera che vivevo in Brasile o a Siviglia: i tifosi sono lì, proprio accanto a te, e vogliono la tua stessa cosa: questa, per noi [della Juventus], è senza dubbio una forza in più.”

Daniel Alves (1983) calciatore brasiliano

Origine: Da un'intervista a Juventus TV; citato in Dani Alves: «Pronti per un grande finale di stagione» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/dani-alves---pronti-per-un-grande-finale-di-stagione-.php, Juventus.com, 11 marzo 2017.

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“I tifosi purtroppo uno non se li sceglie. Contro il razzismo siamo tutti schierati, l'impegno della Juventus è costante. È attraverso l'educazione che si evitano certi comportanti.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Insulti Anna Frank, Mattarella: "Atto disumano". Lotito in Sinagoga: "Mi dissocio dagli ultrà" http://www.repubblica.it/sport/calcio/2017/10/24/news/visita_lazio_e_lotito_in_sinagoga-179181236/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1, Repubblica.it, 24 ottobre 2017.

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“Da calciatore come i tifosi del Napoli non ti fa sentire nessuno. Non conoscevo bene la storia del Napoli, l'ho capito quando sono arrivato, c'era la contestazione ed ho capito che si vive di calcio. Lo stadio non è moderno, ma da subito quando lo affrontai in B vidi che c'erano 60mila che ci tenevano tanto.”

Marek Hamšík (1987) calciatore slovacco

Origine: Dall'intervista a Sky Sport; citato in Napoli, Hamsik: «Ho in mente un regalo per Maradona» http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/napoli/2017/12/27-36177960/napoli_hamsik_ho_in_mente_un_regalo_per_maradona/, Corrieredellosport.it, 27 dicembre 2017.

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“Se il calcio fosse uno sport non ci sarebbero né tifosi né ultras, ma solo gioia.”

Natalino Balasso (1960) attore, comico e scrittore italiano

Dal suo blog su Il fattoquotidiano.it

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“Chi lavora in F1 è abituato a essere parte attiva della prestazione. La gara è il momento più bello perché si dialoga col pilota e si definiscono insieme a lui le strategie. In moto invece sei al muretto in una situazione passiva, più da tifoso che da tecnico.”

Massimo Rivola (1971) dirigente sportivo italiano

Origine: Dall'intervista "La MotoGP ci costa 15 milioni a stagione. C'è chi ne spende il quintuplo" https://www.motociclismo.it/aprilia-motogp-costa-15-milioni-euro-stagione-altri-spendono-quintuplo-72850, Motociclismo.it, 26 giugno 2019.

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“Quando si parla di ultras e di curve, che tutti si sciacquino la bocca, perché essere ultras significa essere oltre il tifo, significa amore, passione, i delinquenti non c’entrano nulla con gli ultras. L’appartenenza è una cosa importante, essere ultras è importante, essere tifosi è importante.”

Francesco Repice (1963) giornalista e paroliere italiano

Origine: Citato in [//tuttofrosinone.com/news/festa-promozione-le-parole-di-francesco-repice-ho-nel-cuore-questi-colori-5792 FESTA PROMOZIONE - Le parole di Francesco Repice: «Ho nel cuore questi colori»], tuttofrosinone.com, 2 giugno 2015.

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