Frasi su cicala

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema cicala, canto, formica, amore.

Frasi su cicala

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“Dica pur chi mal dir vuole, | noi faremo e voi direte.”

Lorenzo de' Medici (1449–1492) scrittore, politico e mecenate italiano

da Canzona delle cicale, vv. 31-32
Canti carnascialeschi

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“Se nel tempo estivo cantavi, d'inverno balla.”

Esopo (-620–-564 a.C.) scrittore e favolista greco

da La cicala e le formiche, 336
Favole

“Ferma il mio dire, se non dico il vero.”

Clemente Rebora (1885–1957) presbitero e poeta italiano

da Curriculum vitae, a cura di R. Cicala e G. Mussini, Interlinea

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“L'arte non è una sottomissione ma una conquista.”

André Malraux (1901–1976) scrittore e politico francese

citato da Marco Cicala sul Il Venerdi di Repubblica, 14 marzo 2008

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“[Haiku] Un guscio | di cicala, svuotatasi | nel canto”

Matsuo Bashō (1644–1694) poeta giapponese

Origine: In 106 haiku, traduzione di Elena Dal Pra, Mondadori, Milano, 1999. ISBN 8804448970, p. 26.

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“È vero che le cicale cantano, ma è un canto che viene da un altro mondo, è lo stridore dell'invisibile sega che sta tagliando le fondamenta di questo.”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

Storia dell'assedio di Lisbona

“Erano indiani, per davvero. O figli della rivoluzione del '68, o profeti di una dottrina che avrebbe cambiato per sempre il modo di fare calcio. E il loro capo-tribù si chiamava Rinus Michels. Il suo calcio totale che trasformava gli spazi in praterie era fatto di un possesso-palla esasperato, di accelerazioni improvvise, di pressione multipla sul'avversario col pallone, di fuorigioco alto quando non altissimo. Ma soprattutto era interpretato non più da specialisti dei vari ruoli, bensì da giocatori eclettici capaci di attaccare e difendere, di giocare senza palla prima ancora che con la palla, di muoversi con disinvoltura in ogni zona del campo stando sempre corti, compatti, ossessivi. Una nuvola biancorossa, quella dell'Ajax, una nuvola arancione, quella dell'Olanda. Con portieri che, una volta aboliti i ruoli specifici, si erano riciclati da liberi, interpretando la parte in maniera più spregiudicata. L'emicrania non venne soltanto a Maldini. Venne agli inglesi la prima volta che affrontarono l'Olanda di Michels, le punte scattavano sul risaputo lancio dalle retrovie e la nuvola arancione li aveva messi in offside non di tre, ma di dieci-quindici metri. Venne al sommo Brera, cui quei satanassi mandarono all'aria tutti i parametri atletici e tattici sino a li' elaborati: e Brera se ne vendicò ribattezzandoli «cicale» dopo la finale mondiale persa nel '74 dai tedeschi padroni di casa. È vero, nell'albo d'oro ci sono le formiche, che ad ogni buon conto si chiamavano Beckenbauer, Muller, Overath, Breitner, Mayer. Ma nell'archivio delle emozioni indimenticabili restano loro, restano quei 16 tocchi consecutivi olandesi dal fischio d'avvio al fallo di Vogts su Cruyff in area germanica. Il primo tedesco a toccare il pallone in quella finale fu Muller, riavviando il gioco dal disco di centrocampo dopo il rigore di Neeskens. Il generale Michels si prese la rivincita quattordici anni più tardi quando, sullo stesso campo, l'Olympiastadion di Monaco, decorò la bacheca olandese dell'unico trofeo conquistato sin qui, l'Europeo '88, firmato da una storica prodezza di Van Basten. Ma fu un indennizzo tardivo e mai fino in fondo assaporato. Perché pur nel rispetto di una matrice di massima, quella non era più la sua Olanda-totale. Tant'è vero che il suo fuoriclasse, Van Basten, era pienamente classificabile, in quanto prototipo del centravanti moderno: a differenza del fenomeno d'un tempo, Cruyff, che segnava sì a mitraglia ma che nessuno ha mai saputo battezzare se non come uomo-ovunque.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

4 marzo 2005

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“Ma se nelle ore d'estate hai cantato, d'inverno balla.”

Esopo (-620–-564 a.C.) scrittore e favolista greco

da La cicala e la formica

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“L'amore trova il suo significato solo nell'ora della separazione.”

Gian Piero Bona (1926) poeta e scrittore italiano

da Il silenzio delle cicale, Garzanti, 1981³

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“Questa col suo canto fa tacere il cucco; more nell'olio e rinasce nell'aceto; canta per li ardenti caldi.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Cicala; 1979, p. 60
Bestiario o Le allegorie

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“[Ospite di Maxim Gorky presso Mosca nel 1934] Bevo alla salute di un assente la cui presenza si fa oggi sentire qui a ogni istante: Lev Davidovic Trotsky.”

André Malraux (1901–1976) scrittore e politico francese

citato da Marco Cicala sul Il Venerdi di Repubblica, 14 marzo 2008

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“Non mi stupirei se il mio prossimo paziente mi chiedesse: "Professore, cosa devo provare quando faccio l'amore?". L'uomo è allo sbando.”

Giorgio Abraham (1927) psichiatra e sessuologo italiano

citato in Gino & Michele, Matteo Molinari, Le cicale. Anno 2004, Kowalski Editore

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“[Haiku] Il canto | delle cicale | non dà segno | di loro vicino morire.”

Matsuo Bashō (1644–1694) poeta giapponese

Origine: In Bashô, Poesie, traduzione e nota di Giuseppe Rigacci, Sansoni, Firenze, 1944, p. 10.

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