Frasi su dispersione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema dispersione, vita, essere, mondo.

Frasi su dispersione

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“Signor presidente, mi hai invitato a parlare sul tema della Gran Bretagna in Europa. Forse dovrei congratularmi per il suo coraggio. Se conosce alcune delle cose dette e scritte e i miei punti di vista sull'Europa, deve sembrare un po' come invitare Gengis Khan a parlare sulle virtù della coesistenza pacifica! […] La Comunità europea è una [delle tante] manifestazione dell'identità europea, ma non solo. Non dobbiamo mai dimenticare che ad est della cortina di ferro, ai popoli che un tempo godevano di una piena condivisione della cultura europea, la libertà e l'identità sono state tagliate fuori dalle loro radici. Staremo sempre a guardare Varsavia, Praga e Budapest come grandi città d'Europa. […] Cercare di sopprimere una nazione e concentrare il potere al centro di un conglomerato europeo sarebbe altamente dannoso e metterebbe a repentaglio gli obiettivi che cerchiamo di raggiungere. L'Europa sarà più forte proprio perché la Francia è Francia, perché la Spagna è Spagna, la Gran Bretagna è la Gran Bretagna, ognuna con le proprie usanze, tradizioni e identità. Sarebbe una follia cercare di inserirli in una sorta di identikit della personalità europee […], è ironico che proprio nel momento in cui in quei paesi come l'Unione Sovietica, che hanno cercato di eseguire tutto dal centro, stanno imparando che il successo dipende dalla dispersione del potere e delle decisioni decentralizzate, ci sono alcuni nella Comunità che sembrano voler muoversi in direzione opposta. In Gran Bretagna non abbiamo implementato con successo le frontiere di Stato, solo per vederle nuovamente infrante a livello europeo con un super-stato europeo che esercita un nuovo dominio da Bruxelles.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

dal Discorso di Bruges rivolto al presidente dell'Unione Europea Andreas Papandreou, 20 settembre 1988

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“Sono per la dispersione della stupidità. Non va bene che si concentri per intere settimane in un punto solo.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

19 giugno 1908
Aforismi in forma di diario

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“La terra di Israele fu la culla del popolo ebraico.
Qui fu formata la sua entità spirituale, religiosa e nazionale. Qui esso conquistò l'indipendenza e creò una civiltà di significato nazionale ed universale.
Qui esso scrisse e dette la Bibbia al mondo.
Esiliato dalla Palestina, il popolo giudaico rimase ad essa fedele in tutti i paesi della sua dispersione, non cessando mai di pregare e di sperare per il ritorno e per la restaurazione della propria libertà nazionale.
Spinti da questa storica associazione, gli Ebrei lungo tutti i secoli si sforzarono di tornare alla terra dei loro padri e di recuperare la dignità di Stato.
In decenni recenti sono ritornati in massa.
Essi hanno bonificato il deserto, fatto rivivere la loro lingua, costruito città e villaggi e stabilito una comunità vigorosa ed in continua espansione, con una propria vita economica e culturale.
Cercarono pace, ma erano preparati a difendersi.
Recarono la benedizione del progresso a tutti gli abitanti del paese.
Dopo che numerosi congressi internazionali riconobbero lo storico legame del popolo ebraico con la Palestina e dopo che la persecuzione nazista inghiottì milioni di Ebrei in Europa, risultò ancor più chiara l'urgenza della costituzione di uno stato ebraico capace di risolvere il problema della mancanza di patria per gli Ebrei, aprendo le porte a tutti gli Ebrei ed innalzando il popolo ebraico al livello degli altri popoli nella famiglia delle nazioni.
Il 29 novembre 1947 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una decisione a favore della fondazione di uno Stato Ebraico indipendente in Palestina ed invitato gli abitanti del paese a prendere le misure richieste da parte loro per attuare il piano. Questo riconoscimento, da parte delle Nazioni Unite, del diritto al popolo ebraico di stabilire un proprio stato indipendente non può essere annullato.”

David Ben-Gurion (1886–1973) politico israeliano

da Proclamazione dell'indipendenza, 1948

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“Il romanzo di Piersanti [Luisa e il silenzio] è un libro misurato, che specialmente nella seconda metà, dopo qualche dispersione, raggiunge un ritmo, direi una fluidità persuasiva, naturale. Non so se faccia fare un passo avanti verso quell'altrove che è una esigenza confusa della nuova narrativa; intanto basterà questo lavoro fine e serio dentro i materiali salvati della "vecchia."”

Giuliano Gramigna (1920–2006) critico letterario, scrittore e poeta italiano

Origine: Da Luisa, sonata per una donna sola https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/01/Luisa_sonata_per_una_donna_co_0_97090110812.shtml, Corriere della Sera, 1 settembre 1997, p. 29.

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“Appena a sud del carbonio c'è il silicio. Come accade spesso tra i vicini si tratta di una prossimità ambigua, che crea un po' di disagio. Come il carbonio, ma in misura minore, il silicio ha la capacità di formare alcune tra le lunghe molecole a catena necessarie per i processi complessi come la vita. E tuttavia il silicio non ha dato origine a un proprio tipo di vita; forse però da questo punto di vista è solamente dormiente. I prodotti principali del carbonio, gli organismi viventi, hanno impiegato miliardi di anni per mettere a punto meccanismi di accumulo e dispersione dell'informazioni (una definizione austera e sintetica di ciò che intendiamo per «vita»); nel frattempo il silicio è rimasto in attesa. La recente alleanza tra le due regioni, che ha visto organismi basati sul carbonio sviluppare utensili basati sul silicio per la tecnologia dell'informazione, ha portato alla schiavizzazione del silicio. Però gli organismi basati sul carbonio sono ricchi d'inventiva e stanno sviluppando sempre più le potenzialità nascoste del silicio, tanto che forse un giorno il silicio capovolgerà i rapporti di forza con il suo vicino settentrionale e assumerà il ruolo dominante. Sicuramente sui tempi lunghi il silicio ha grandi potenzialità, perché il suo metabolismo e la sua replicazione possono essere meno complessi di quelli del carbonio. Questo potrebbe rivelarsi uno dei più astuti giochi di alleanze di tutto il Regno: il silicio potrà realizzare il proprio potenziale soltanto se il carbonio si sarà prima sobbarcato tutto il lavoro preparatorio.”

Peter Atkins (1940) chimico, saggista e divulgatore scientifico britannico

Origine: Il Regno periodico, pp. 29-30

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