Frasi su erbaccia

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema erbaccia, vita, cosa, essere.

Frasi su erbaccia

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“Da qualche parte, dietro la baracca di Bill, una radio accesa dopo il lavoro aveva cominciato a cantare di fato e di follia, e lei era lì, con la sua bellezza distrutta, le mani strette e le vene in rilievo, da adulta, e le braccia bianche con la pelle d'oca, e le orecchie appena concave, e le ascelle non rasate, era lì (la mia Lolita!), irrimediabilmente logora a diciassette anni, con quel bambino che già sognava, dentro di lei, di diventare un pezzo grosso e di andare in pensione intorno al 2020 – e la guardai, la guardai, e seppi con chiarezza, come so di dover morire, che l'amavo più di qualunque cosa avessi mai visto o immaginato sulla terra, più di qualunque cosa avessi sperato in un altro mondo. Di lei restava soltanto il fievole odor di viole, l'eco di foglia morta della ninfetta sulla quale mi ero rotolato un tempo, con grida così forti; un'eco sull'orlo di un precipizio fulvo, con un bosco lontano sotto il cielo bianco, e foglie marrone che soffocano il ruscello, e un solo ultimo grillo fra le erbacce secche… ma grazie a Dio io non veneravo soltanto quell'eco. Ciò che solevo vezzeggiare fra i tralci intricati del mio cuore, mon grand péché radieux, si era ridotto alla propria essenza; il vizio sterile ed egoista, quello lo cancellai e lo maledissi. Potete anche schernirmi e minacciare di far sgombrare l'aula, ma finché non sarò imbavagliato e mezzo strangolato urlerò la mia povera verità. Insisto perché il mondo sappia quanto amavo la mia Lolita, quella Lolita, pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro, ma sempre con gli occhi grigi, sempre con le sopracciglia fuligginose, sempre castano e mandorla, sempre Carmencita, sempre mia; Changeons de vie, ma Carmen, allons vivre quelque part où nous ne serons jamais séparés; Ohio? Le plaghe desolate del Massachussets? Non importa, anche se quei suoi occhi si fossero sbiaditi come quelli di un pesce miope, e i suoi capezzoli si fossero gonfiati e screpolati, e il suo adorabile, giovane delta vellutato e soave si fosse corrotto e lacerato… anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del tuo caro viso esangue, al solo suono della tua giovane voce rauca, Lolita mia.”

Vladimir Vladimirovič Nabokov (1899–1977) scrittore, saggista e critico letterario russo

1993

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“Vendere i titoli quando s'è guadagnato abbastanza è come tagliare i fiori e innaffiare le erbacce.”

Warren Buffett (1930) imprenditore e economista statunitense

citato in Gianfilippo Cuneo, Così parlò Warren Buffett: lezioni per investire in Italia, Baldini Castoldi Dalai editore

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“La mente è un terreno fertile! Qualsiasi cosa ci pianti, cresce, sia che si tratti di fiori meravigliosi sia d'erbacce infestanti.”

Gianluca Magi (1970) storico delle religioni, orientalista e filosofo italiano

36 stratagemmi. L'arte segreta della strategia cinese

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“Secondo me, i gatti sono le erbacce nel prato della vita.”

Peanuts, Snoopy
Origine: Citato in Alessandro Paronuzzi, José e Renzo Kollmann, Non dire gatto..., Àncora Editrice, Milano, 2004, p. 46. ISBN 88-514-0219-1

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“Per gli studenti zen l'erbaccia è un tesoro.”

Shunryū Suzuki (1904–1971) monaco buddhista

Origine: Mente Zen, Mente di principiante, p. 99

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“Abituatevi a considerare un orticaio non come una raccolta di erbacce ma come un giardino per le farfalle.”

Tony Soper (1929) ornitologo, naturalista e conduttore televisivo inglese

Origine: La gabbia senza sbarre, p. 10

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“Proprio come il costante aumento di entropia è la legge fondamentale dell'universo, così è la legge fondamentale della vita di essere sempre più altamente strutturata e di lottare contro l'entropia. Entropia è una grandezza termodinamica che misura il grado di disordine presente in un sistema, incluso l'universo. E in natura l'entropia è spontaneamente sempre in crescita, cioè la tendenza naturale delle cose è verso il caos anziché verso l’ordine. E anche nella vita è così. Ecco alcuni esempi di quello che voglio dire. Immaginiamo che ci sia un campo d'erba. Non si trasformerà spontaneamente in un bel prato inglese ben curato; piuttosto, l'erba continuando a crescere, trasformerà il campo in un groviglio spaventoso di erbacce. Nel campo aumenta il caos, piuttosto che ordine. Se questo campo è il mio giardino, e se voglio un prato inglese ben curato invece di una giungla, dovrò con il rasaerba far retrocedere con fatica l'entropia (in gergo, falciare il prato), contrastando con il mio lavoro il naturale evolvere della situazione che naturalmente tende verso il caos, il disordine. Devo dare altri esempi? Quando le foglie in autunno cadono dagli alberi, naturalmente cadono in mucchi ordinati sul terreno? Ovviamente no; cadono caoticamente in tutto il prato, e se voglio mucchi ordinati, dovrò fare personalmente pulizia. La polvere in casa mia si accumula naturalmente nel cestino? Sfortunatamente no; finisce dappertutto, dove capita, e se voglio una casa pulita e ordinata, dovrò far retrocedere l'entropia (in gergo, spolverare). Il governo è un altro esempio; i governi non sono naturalmente stabili. La maggior parte dei principali paesi del mondo hanno avuto un grande cambiamento di governo negli ultimi cento anni. "Elenco delle rivoluzioni e ribellioni" di Wikipedia registra 215 tali eventi dal 1900 - più del numero di paesi in tutto il mondo! Un governo stabile nel mondo è una cosa molto rara e insolita, e richiede una incredibile quantità di equilibrio per garantire la stabilità (in gergo, democrazia). Il movimento naturale dei governi, come ogni cosa, è verso il caos. L’uso del motore dell’automobile migliora nel tempo? No, si usura e poi si rompe. La sua evoluzione non è verso l'ordine, si verso il caos. Se si trascura una strada, si riparano da sole le buche che si formano? Il tuo corpo, invecchiando, si ripara da sé, o si acciacca sempre di più e, infine, si arrende? Quando passa un uragano, si lascia dietro edifici luccicanti nuovi di zecca o, nella sua scia solo macerie e distruzione? In realtà, c'è qualche forza nell'universo che crea naturalmente ordine? Non penso proprio: l'uomo con il suo duro lavoro può solamente ritardare di poco l'inevitabile caos totale; alla fine l'entropia vincerà sempre e comunque. Vi pare che potremo battere l'universo e le sue intenzioni? (tratta da Lettera aperta a Gustáv Husák, 8 aprile 1975).”

Václav Havel (1936–2011) scrittore, drammaturgo e politico ceco
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