Frasi su medium

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema medium, essere, potere, messaggio.

Frasi su medium

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“La televisione è un medium di massa, e come tale non può che mercificarci e alienarci.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano
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“Sono medium, anzi… extralarge!”

Raul Cremona (1956) comico, attore e illusionista italiano

Oronzo

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“Scrivo fumetti perché il loro è un medium sperimentale, che mi permette di sconvolgere qualsiasi regola. Me l'ha insegnato quel genio di Alan Moore.”

Neil Gaiman (1960) fumettista, scrittore e giornalista britannico

dall'intervista di M. Giovannini, Ciak, giugno 2009

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“La signora Evadne Torta era una medium, tendente a small.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Origine: Serie del Mondo Disco, 11. Il tristo mietitore (1991), p. 71

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“Un medium è qualsiasi tecnologia che crei estensioni del corpo e dei sensi, dall'abbigliamento al calcolatore.”

Marshall McLuhan (1911–1980) sociologo canadese

citato in Fabio Ciotti e Gino Roncaglia "Il mondo digitale: introduzione ai nuovi media"

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“Il medium è il messaggio.”

Gli strumenti del comunicare

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“[Canaletto] La precisione miracolosa, la purezza incandescente del più piccolo tratto, della più piccola lineetta resteranno, in queste beate pitture, fra i più grandi raggiungimenti di una civiltà al suo culmine. Solo un pittore che era l'erede qualificato di tutta la pittura italiana, poteva arrivare a fondere in una concezione formale d'una così osata perfezione, la prospettiva italiana e l'evidenza di Vermeer. Sarà chiaro ormai come un'altra interpretazione semplicistica da scartare sarebbe quella che facesse discendere unicamente la specialissima ellissi cromatico-luminosa di Canaletto, dal suo impareggiabile virtuosismo di disegnatore e di incisore. Nella progressiva maturazione dello stile di Canaletto […] si è constatato come disegno e pittura non siano che fasi di un'unica visione: né, per il fatto che, cronologicamente, il disegno precede la pittura "finita" corrispondente, si può dedurre questa da quello. Uno era l'artista, una l'intenzione formale. La particolare ellissi stenografica non nasce per ragioni di formula disegnativa, di affidare cioè alla linea tutto il fardello dell'immagine, ma proprio per la inconfondibile necessità spaziale […], per cui luci e ombre, per determinare la visione stereoscopica, devono continuamente avanzare o retrocedere rispetto all'oggetto cui si riferiscono: dissociarsene e scaglionarsi in profondità. Donde qualsiasi modulazione chiaroscurale o plastica deve per forza essere risolta in giustapposizioni, in scaglionamenti, in trapassi secchi. È in quanto che il piccolissimo punto bianco (che poi sarà un naso o un bottone) avanza più del dovuto – per così dire – che nella totalità dell'immagine riuscirà a ristabilire il nesso spaziale, lo spessore dell'oggetto, senza bisogno di termini intermedi. Chi rimprovera ciò a Canaletto non ha capito nulla dell'altissima ricerca formale e non imitativa che ha sempre retto la sua pittura. Senza quella particolare ellissi, senza quella sottile tecnica quasi ad intarsio, né a Vermeer né a Canaletto riuscirebbe di raggiungere la loro inarrivabile spazialità, che è come uno scandaglio nel mare. Non è una spazialità affiorante, non chiede la sua valenza al medium della luce: ma si serve della luce, come per messa a punto definitiva. È in quei punti luminosi, che brillano simili a pagliette, che si ha come la riprova dell'operazione riuscita […]. Altro che naturalismo, obbiettività manuale, inerte virtuosismo ottico. E quelle vedute ideate, come le chiamò lui stesso, che arrivavano fino al capriccio di impianto, allora quasi panniniano, quanto mal celato fastidio hanno sempre dato ai suoi critici, fissi nel volerlo vedere nei suoi panni reali solo quando sembra che copi esattamente dal naturale. […] Che colpo, per chi ambirebbe farne il coscienzioso pre-impressionista, sempre in plein air.”

Cesare Brandi (1906–1988) storico dell'arte, critico d'arte e saggista italiano

Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, Rizzoli/Skira, Milano, 2003, pp. 181-188.

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“R: È un medium di massa; non può che mercificarsi e alienarci.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Intervista a Pier Paolo Pasolini

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“[Su Gregorio XIII] Medium corpus pilarum.”

Malachia di Armagh (1094–1148) abate e arcivescovo cattolico irlandese

Attribuite

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“Il videoclip come medium è decisamente invecchiato, non ha proprio più senso. […] Un video di oggi sta ad uno di 10-15 anni fa come un musicarello sta ad un videoclip degli '80.”

Alex Infascelli (1967) regista italiano

Da L'intervista ad Alex Infascelli, regista di "Un po' esageri" dei Verdena http://www.rockit.it/verdena-un-po-esageri-video-infascelli-intervista

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“Percezioni extra-sensoriali: è vero che esistono medium che mettono magliette extra-large? (da Crozza Alive, 2010”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

Imitazioni, Roberto Giacobbo, In questo numero...

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