Frasi di Publio Ovidio Nasone

Publio Ovidio Nasone, più semplicemente Ovidio , fu un celebre poeta romano tra i maggiori elegiaci.

✵ 20. Marzo 43 a.C. – 17 d.C.   •   Altri nomi Ovidius, Publius Naso Ovidius
Publio Ovidio Nasone photo

Lavori

Le metamorfosi
Publio Ovidio Nasone
Ars amatoria
Publio Ovidio Nasone
Amores
Publio Ovidio Nasone
Tristia
Publio Ovidio Nasone
Fasti
Publio Ovidio Nasone
Eroidi
Eroidi
Publio Ovidio Nasone
Epistulae ex Ponto
Publio Ovidio Nasone
Publio Ovidio Nasone: 224   frasi 95   Mi piace

Publio Ovidio Nasone frasi celebri

“Se poi chi prese i baci non saprà prendere anche il resto, sarà degno di perdere anche quello che gli è stato concesso. Che mancava, dopo i baci, per empire tutti i tuoi voti? Ahimè, questa è imbecillità, non pudore!”

Oscula qui sumpsit, si non et cetera sumpsit, | haec quoque, quae data sunt, perdere dignus erit. | Quantum defuerat pleno post oscula voto? | Ei mihi! Rusticitas, non pudor ille fuit!
Ars Amatoria

“La crudeltà nei confronti degli animali induce alla crudeltà anche verso gli uomini.”

Saevitia in bruta est tirocinium crudelitatis in homines.
Origine: Citato in Stefano Rodotà (a cura di), Trattato di biodiritto: ambito e fonti del biodiritto, Giuffrè, Milano, 2010, p. 20 http://books.google.it/books?id=IWCG6FPQK7gC&pg=PA20. ISBN 88-14-15909-2

“Spogliati dell'orgoglio, tu che desideri godere di un amore durabile!”

Exue fastus, | curam mansuri quisquis amoris habes!
Ars Amatoria

Frasi sull'amore di Publio Ovidio Nasone

“Ma questo sono io! Ho capito, e la mia immagine non m'inganna piú! Brucio d'amore per me stesso, suscito e subisco la fiamma! Che devo fare? Farmi chiedere, oppure chiedere io? Ma poi, chiedere che? Quel che bramo l'ho in me: ricchezza che equivale a povertà. Oh potessi staccarmi dal mio corpo! Desiderio inaudito per un amante, vorrei che la cosa amata fosse piú distante.”

Narciso; III, 463; 1994, p. 115
Iste ego sum! sensi, nec me mea fallit imago. | Uror amore mei, flammas moveoque feroque! | Quid faciam? Roger, anne rogem? Quid deinde rogabo? | Quod cupio, mecum est: inopem me copia fecit. | O utinam a nostro secedere corpore possem! | Votum in amante novum: vellem quod amamus abesset!
Metamorfosi

“Lasciamo ai vecchi conoscere il diritto ed esaminare che cos'è permesso e che cos'è empio e non empio e rispettare le sottili distinzioni delle leggi. Alla nostra età si conviene essere temerari, in amore. Ancora non sappiamo che cosa sia lecito, e crediamo che tutto sia lecito e seguiamo l'esempio dei grandi dèi.”

IX, 554; 1994, p. 371
Iuta senes norint, et quid liceatque nefasque | fasque sit inquirant, legumque examina servent. | Conveniens Venus est annis temeraria nostris; | quid liceat nescimus adhuc, et cuncta licere | credimus, et sequimur magnorum exempla deorum.
Metamorfosi

“Ogni tuo nuovo amore non cominci
mai dall'ancella.”

1958, p. 35
Ars Amatoria

Frasi su tempo di Publio Ovidio Nasone

“Consuma il tempo secondo il capriccio della tua donna!”

Arbitrio dominae tempora pede tuae!
Ars Amatoria

“O Tempo divoratore, e tu, invidiosa Vecchiaia, voi tutto distruggete e a poco a poco consumate ogni cosa facendola morire, rosa dai denti dell'età, di morte lenta.”

Pitagora; XV, 234; 1994, p. 615
Tempus edax rerum, tuque, invidiosa Vetustas, | omnia destruitis, vitiataque dentibus aevi | paulatim lenta consumitis omnia morte.
Metamorfosi

“L'intento di Ščeglov è spiegare l'impressione comune, contraddittoria, che il mondo ovidiano lascia nel lettore: grande varietà e ricchezza, ma insieme grande unità, e parentela fra tutte le cose. Cercando di individuare i fattori che suscitano questa duplice impressione, Ščeglov – eccellente filologo – considera la strana insistenza con cui nel poema vengono usati epiteti che a prima vista possono apparire superflui o ornamentali (lungo serpente, umide paludi ecc.), e nota come questi abbinamenti abbiano invece la precisa funzione di isolare proprietà oggettive, di fissare tratti distintivi mediante concetti geometrici e fisici; e passando alla tecnica delle descrizioni ovidiane, in prima linea quelle delle trasformazioni, ci mostra come la riduzione di ogni fenomeno a un ristretto numero di elementi fondamentali (le proprietà, i tratti distintivi) abbia tutta una catena di effetti: da un lato Ovidio caratterizza non singole cose, ma classi di cose; dall'altro, dato che i concetti geometrici e fisici sono applicabili alle cose piú disparate, tutto diventa commensurabile e quindi riducibile ad altro: e qui appunto è riposto il segreto della facilità con cui le trasformazioni avvengono nel poema e sono da noi accettate, e il mondo per le infinite combinazioni possibili si allarga, e al tempo stesso, però, riportato a un livello unico, ci si presenta come un sistema.”

Piero Bernardini Marzolla
Metamorfosi, Citazioni sulle Metamorfosi

Publio Ovidio Nasone: Frasi popolari

“Vedo ed approvo le cose migliori, ma seguo le peggiori.”

VII, 20
Video meliora proboque, deteriora sequor
Metamorfosi

“Tanta è l'arte, che l'arte non si vede.”

X, 251; 1994, p. 399
Ars adeo latet arte sua.
Metamorfosi

Publio Ovidio Nasone Frasi e Citazioni

“Prima di tutto sia in te la certezza che tutte le donne
si possono conquistare: le conquisterai, ma tendi bene le insidie.”

Prima tuae menti venit fiducia, cunctas
Posse capi: capies, tu modo tende plagas.
Ars Amatoria

“Finché sarai felice, conterai molti amici, ma se i tempi si fanno più grigi, sarai solo.”

I, 1, vv. 39-40
Variante: Finché sarai felice, conterai molti amici; ma se il tempo si rannuvolerà, resterai solo.

“Ma a che le giovò aver partorito due gemelli ed essere piaciuta a due dèi e avere per padre un gran guerriero e per nonno un fulgido astro? Non nuoce molte volte anche la gloria?”

XI, 318; 1994, p. 443
Quid peperisse duos et dis placuisse duobus et | forti genitore et progenitore comanti | esse satam prodest? An obest quoque gloria multis?
Metamorfosi

“Non sai che i re hanno le mani lunghe?”

ep. XVII, Helena Paridi, v. 166
An nescis longas regibus esse manus?
Heroides

“Una causa non buona diventa peggiore quando si vuole difenderla.”

I, 1, 26
Causa patrocinio non bona peior est.
Tristia

“Ingannate loro, che vi ingannano.”

I, 645
Fallite fallentes.
Ars Amatoria

“L'ora passata non può tornare.”

Nec quae praeteriit hora redire potest.
Ars Amatoria

“Sii amabile, se vuoi essere amato.”

II, 107

“[…] la bramosia mi consiglia una cosa, la mente un'altra. Vedo il bene e lo approvo, e seguo il male.”

VII, 19; 1994, p. 249
Aliudque cupido, | mens aliud suadet: video meliora proboque, | deteriora sequor.
Metamorfosi

“Ti odierò, se potrò; altrimenti ti amerò mio malgrado.”

III, 11b, 3
Odero, si potero; si non, invitus amabo.
Amores

“Così non riesco a vivere né con te né senza di te.”

III, 11b, 7
Variante: Né con te posso vivere, né senza di te.

“Donne pure sono soltanto quelle che non sono state desiderate. Un uomo che si adira per gli amori di sua moglie, è uno zotico.”

Origine: Citato in Jim Bishop, Il giorno in cui Cristo morì, traduzione di Maria Satta, Garzanti, 1958.

“Sarai triste se sarai solo.”

da Remedia amoris, 583

“Quel santo e venerabile nome dell'amicizia.”

lib. I, el. VIII, v. 15

“L'autore loda il suo lavoro.”

III, 9, 9

“Non già che la mia severità vi condanni a una donna sola. Non piaccia agli dei! Soltanto una sposina può seguire una simile norma. Divertitevi, ma nascondete la colpa sotto un velo prudente; non si deve trarre gloria alcuna dal proprio peccato.”

Nec mea vos uni damnat censura puellae; | di melius! vix hox nupta tenere potest. | Ludite, sed furto celetur culpa modesto: | gloria peccati nulla petenda suist.
Ars Amatoria

“Non puoi sconfiggere i fiumi, se nuoti contro l'impeto dell'onda.”

Nec vincere possis flumina, si contra quam rapit unda nates.
Ars Amatoria

“Vi ho dato le armi come le diede Vulcano ad Achille; vincete con quelle che io vi dono come egli vinse! E chiunque con esse avrà trionfato su un'Amazzone, scriva su le spoglie: "Ovidio mi fu maestro!"”

Arma dedit vobis: dederat Vulcanus Achilli: | Vincite muneribus, vicit ut ille, datis! | Sed quicumque meo superarit Amazona ferro, | inscribat spoliis: "Naso magister erat".
Ars Amatoria

“Il lavoro vinceva la materia.”

II, 5

“Tanto ci si può illudere sulla bontà di una cosa!”

VI, 438; 1994, p. 231
Usque adeo latet utilitas!
Metamorfosi

“O tre dee del castigo, Furie, volgete il vostro sguardo a questo rito infernale! Vendico una colpa commettendone un'altra. La morte va espiata con la morte. A delitto va aggiunto delitto, a funerale funerale: si estingua lo sciagurato casato, con questo accumularsi di lutti.”

VIII, 481; 1994, p. 319
«Poenarum que «deae triplices, furialibus», inquit | «Eumenides, sacris vultus advertite vestros! | Ulciscor facioque nefas; mors morte pianda est, | in scelus addendum scelus est, in funera funus: | per coacervatos pereat domus inpia luctus.
Metamorfosi

Autori simili

Claudio Claudiano photo
Claudio Claudiano 3
poeta romano
Gaio Valerio Catullo photo
Gaio Valerio Catullo 63
poeta romano
Marco Valerio Marziale photo
Marco Valerio Marziale 33
poeta ed epigrammista romano
Decimo Giunio Giovenale photo
Decimo Giunio Giovenale 36
poeta e oratore romano
Gaio Sollio Sidonio Apollinare photo
Gaio Sollio Sidonio Apollinare 1
poeta, epistolografo, vescovo romano
Quinto Orazio Flacco photo
Quinto Orazio Flacco 120
poeta romano
Publio Virgilio Marone photo
Publio Virgilio Marone 110
poeta romano
Quinto Ennio photo
Quinto Ennio 26
poeta, drammaturgo e scrittore romano
Eneo Domizio Ulpiano photo
Eneo Domizio Ulpiano 11
politico e giurista romano
Tito Lívio photo
Tito Lívio 173
storico romano