Frasi di Immanuel Kant
63 frasi di saggezza eterna sulla vita, la libertà e la natura umana

Esplorate la profonda saggezza di Immanuel Kant. Le sue citazioni senza tempo offrono spunti di riflessione sulla vita, la libertà e la natura umana, oltre che sull'amore, la ragione e la bellezza dei piccoli dettagli. Lasciatevi ispirare e guidare dalle sue parole.

Immanuel Kant, filosofo tedesco, è considerato uno dei più importanti filosofi di tutti i tempi. È stato il principale esponente dell'Illuminismo tedesco e ha anticipato molti elementi fondamentali dell'idealismo filosofico. La sua visione filosofica è stata una rivoluzione volta a superare il dogmatismo metafisico e a condurre una ricerca critica sulle condizioni del conoscere.

Nonostante alcune critiche logiche nei confronti dell'idealismo trascendentale kantiano, e nonostante l'abbandono da parte di molti fisici contemporanei dell'idealismo spaziale e temporale, che rappresentano pilastri della sua filosofia critica, Kant rimane un pensatore essenziale per comprendere la filosofia moderna ed è considerato una delle figure fondamentali secondo i critici. Inoltre, è stato evidenziato il collegamento significativo tra la sua filosofia e il Romanticismo.

✵ 22. Aprile 1724 – 12. Febbraio 1804
Immanuel Kant photo

Lavori

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Immanuel Kant frasi celebri

“Il pubblico uso della propria ragione deve essere libero in ogni tempo, ed esso solo può attuare l'illuminismo fra gli uomini.”

Origine: Da Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung?, 5 dicembre 1783.

Frasi sulla natura di Immanuel Kant

“L'uomo vuole la concordia; ma la natura sa meglio di lui ciò che è buono per la sua specie: essa vuole la discordia.”

Origine: Idea di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico, p. 103

“Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell'oscurità, o fossero nel trascendente, fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo, a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io invisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l'intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connes­sione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia importanza di natura animale che deve restituire nuovamente al pianeta (un semplice punto nell'universo) la materia della quale si formò, dopo essere stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall'animalità e anche dall'intero mondo sensibile, almeno per quanto si può inferire dalla determinazione conforme a fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all'infinito.”

dalla conclusione, ediz. 1966, pp. 201-202
Critica della ragion pratica

Frasi sugli uomini di Immanuel Kant

“Nessuno mi può costringere ad essere felice a suo modo (come cioè egli si immagina il benessere degli altri uomini), ma ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale”

cioè non leda questo diritto degli altri
Origine: Da Sopra il detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica, Ueber den Gemeinspruch: das mag in der Theorie richtug sein, taugt aber nicht für die Praxis, 1793; in Scritti politici e di filosofia della storia e del diritto, p. 255.

Immanuel Kant: Frasi popolari

Immanuel Kant Frasi e Citazioni

“Il bello è il simbolo del bene morale.”

Critica del giudizio

“Da un legno così storto com'è quello di cui è fatto l'uomo non si può ricavare nulla di perfettamente dritto.”

in Scritti politici e di filosofia della storia e del diritto, a cura di N. Bobbio, L. Firpo, V. Mathieu, Utet, Torino, 1956
Idea di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico
Origine: Attribuita anche a Hegel in Ralf Dahrendorf, Erasmiani, traduzione di M. Sampaolo, p. 59.

“Io dunque ho dovuto sopprimere il sapere per sostituirvi la fede.”

2010, Prefazione alla seconda edizione
Ich musste das Wissen aufheben, um zum Glauben Platz zu bekommen.
Critica della ragion pura

“Il bello si accorda col sublime in questo, che entrambi piacciono per se stessi. Inoltre, entrambi non presuppongono un giudizio dei sensi né un giudizio determinante dell'intelletto ma un giudizio di riflessione […].
Ma saltano agli occhi anche differenze considerevoli. Il bello della natura riguarda la forma dell'oggetto, la quale consiste nella limitazione; il sublime invece si può trovare anche in un oggetto privo di forma, in quanto implichi o provochi la rappresentazione dell'illimitatezza, pensata per di più nella sua totalità […] Tra i due tipi di piacere c'è inoltre una notevole differenza quanto alla specie: mentre il bello implica direttamente un sentimento di agevolazione e di intensificazione della vita, e perciò si può conciliare con le attrattive e con il gioco dell'immaginazione, il sentimento del sublime invece è un piacere che sorge solo indirettamente, e cioè viene prodotto dal senso di un momentaneo impedimento, seguito da una più forte effusione delle forze vitali, e perciò, in quanto emozione, non si presenta affatto come gioco, ma come qualcosa di serio nell'impiego dell'immaginazione. Quindi il sublime non si può unire ad attrattive; e poiché l'animo non è semplicemente attratto dall'oggetto, ma alternativamente attratto e respinto, il piacere dei sublime non è tanto una gioia positiva […] merita di essere chiamato un piacere negativo.”

1997, pp. 159-161
Critica del giudizio

“Coloro che dicono che il mondo andrà sempre così come è andato finora […] contribuiscono a far sì che l'oggetto della loro predizione si avveri.”

Origine: Da Scritti politici e di filosofia della storia e del diritto, traduzione di Norberto Bobbio, Luigi Firpo e Vittorio Mattiheu, UTET, Torino 1971.

“L'unica e grande utilità degli esempi è che essi affinano il giudizio.”

Origine: Dalla Critica della Ragion Pura -> Dottrina Trascendentale degli elementi -> Logica Trascendentale -> Analitica del Trascendente Libro II -> Analitica dei principi.

“Colui che vuol sostenere di avere una cosa come sua, deve essere in possesso di questo oggetto, perché, se non lo fosse, non potrebbe essere danneggiato dall'uso che un altro fa di esso senza il suo consenso.”

Origine: citato in Immanuel Kant, Stato di diritto e società civile, a cura di Nicolao Merker, Editori Riuniti, Roma 1982. ISBN 88-359-3906-2
Origine: Principi metafisici della dottrina del diritto, p. 226

“Dio ha inserito un'arte segreta nelle forze di natura in modo da consentire a quest'ultima di modellarsi passando dal caos a un perfetto sistema del mondo.”

Origine: Citato in Rosa Giannetta Alberoni, Il Dio di Michelangelo e la barba di Darwin, Rizzoli, 2007, p. 110.

“Il Vangelo è la fonte da cui è scaturita la nostra civiltà.”

Origine: Citato in Fabio Rossi (a cura di), Cristianesimo, teologia, filosofia. Studi in onore di Alberto Siclari, p. 341. ISBN 9788856827781

“Una dottrina del diritto puramente empirica è (come la testa di legno nella favola di Fedro) una testa che può essere bella, ma che, ahimè!, non ha cervello.”

Origine: La favola della volpe e della maschera teatrale in Fabulae, I, 7.
Origine: Principi metafisici della dottrina del diritto, p. 216

“È esattamente conoscendo i propri limiti che la filosofia esiste.”

Critica della ragion pura
Origine: Citato in AA.VV., Il libro della filosofia, traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 167. ISBN 9788858014165

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