Frasi su finanziamento

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema finanziamento, pubblico, partito, politico.

Frasi su finanziamento

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“I vitalizi, come il finanziamento pubblico dei partiti, sono norme conquistate grazie alle battaglie del movimento operaio per impedire che la politica fosse una questione riservata ai ricchi.”

Luciana Castellina (1929) politica, giornalista e scrittrice italiana

Origine: Da intervista di Maria Berlinguer, Vitalizi, Luciana Castellina: “Va difesa la dignità della politica” https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/07/10/news/costi_della_politica_vitalizi-201433935/, Rep.repubblica.it, 10 luglio 2018.

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“In tutti i paesi del mondo la ricerca vive di finanziamenti pubblici. Ci sono essenzialmente tre modi per assegnarli: criteri di opportunità politica, indici bibliometrici, o la peer review, la valutazione da parte dei pari, anonima e indipendente. Prima di assumere un docente, qualsiasi dipartimento chiederà cosa ne pensino i rappresentanti della sua disciplina sparsi per il mondo. Il capo del dipartimento manderà una ventina di e-mail ai più noti studiosi in quella disciplina, chiedendo loro di scrivere una o due pagine con una valutazione della ricerca e delle prospettive future del docente in esame, e una comparazione della sua ricerca con quella di altri studiosi della stessa età che insegnano in atenei dello stesso livello. E prima di decidere se pubblicare un lavoro, un direttore di rivista scientifica chiederà a dei referees esterni cosa ne pensano. Questi sottoporranno dei rapporti, con una valutazione dettagliata degli elementi di innovazione nel lavoro e di eventuali difetti, ed eventuali suggerimenti su come correggere questi ultimi. Il direttore della rivista deciderà quindi se accettare il lavoro, rigettarlo, oppure rimandarlo agli autori perché vi apportino modifiche, da far poi valutare nuovamente ai referees. Con questa procedura, le migliori riviste di ogni disciplina pubblicano meno del 10% dei lavori ad esse sottoposte. Infine, molti dipartimenti pagano per essere sottoposti periodicamente alla valutazione dei migliori colleghi di altri atenei che ne indichino i punti di forza e di debolezza.”

Roberto Perotti (1961) economista italiano

Origine: L'università truccata, p. 148

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“Quali obiettivi abbiamo avuto e abbiamo nella nostra azione verso l'Unione europea? Nella primissima fase abbiamo avuto l'obiettivo di mostrare, con le azioni che svolgevamo all'interno del Paese, di non aver bisogno della protezione un po' paralizzante altrui. E posso rivelare che in quella fase eravamo molto sottoposti a paterni, qualche volta materni, consigli: ma perché non fate domanda di appoggio o di finanziamento da parte del Fondo «salva Stati» o del Fondo monetario internazionale? Questa situazione l'ha vissuta per primo il mio predecessore, il Presidente Berlusconi, nelle giornate del G20 di Cannes, a fine ottobre, primi di novembre, ma poi anche noi nei primi due-tre mesi abbiamo avuto questo tipo di comunicazione. Abbiamo preferito che il Paese cercasse di fare da sé, non perché sia una cosa necessariamente disdicevole essere assistiti. Abbiamo visto che l'assistenza verso la Spagna è un'assistenza specifica, ossia verso le banche; un'assistenza across the board, generalizzata, invece, perché un Paese non si rimette in piedi da solo con la finanza pubblica, vuol dire la cosiddetta troika, termine russo, ma in salsa europea, ossia avere seduti, quasi come governatori collettivi di un Paese, il Fondo monetario internazionale, la Banca centrale europea e la Commissione europea. Credo che questo Parlamento condivida il sentimento che è del Governo e che è nella tradizione italiana di auspicare sì parziali cessioni delle sovranità nazionali in un contesto europeo, come processo condiviso per esercitare più efficacemente le sovranità nazionali. Altro è dover cedere in modo asimmetrico parte della propria sovranità. Ritengo che gli sforzi che il popolo italiano ha fatto e sta facendo siano duri da accettare, ma ritengo che sarebbero stati più duri da accettare, e maggiore sarebbe stato il senso di alienazione, di frustrazione e di ripulsa verso la costruzione europea, se questi sforzi si fossero dovuti accettare, come ad esempio in Grecia, perché dettati dalla troika.”

Mario Monti (1943) politico, economista e accademico italiano

Origine: Citato in XVI Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta della Camera dei Deputati n. 649 del 13 giugno 2012 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=16&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=649 – Informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri sul vertice informale dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione europea svoltosi a Bruxelles il 23 maggio scorso. Camera dei Deputati, 13 giugno 2012.

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“Dovremmo cercare di educare, liberare e ampliare la nostra mente. Ma di guardare oltre i pregiudizi. Per esempio bisognerebbe studiare i finanziamenti del partito nazista. Capire quante società americane sono state coinvolte, dalla General Motors all'Ibm. Hitler era solo un uomo che avrebbe potuto essere facilmente assassinato.”

Oliver Stone (1946) regista statunitense

Origine: Citato in "Hitler? Un capro espiatorio". La Storia secondo Oliver Stone http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/01/11/news/stone-hitler-1902509/, Repubblica.it, 11 gennaio 2010.

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“[Durante la discussione per l'approvazione del ddl anticorruzione. ] Sapete che vi sono molti casi in cui vengono concessi dei finanziamenti o dei contributi a persone che ne fanno richiesta alla pubblica amministrazione per i motivi più vari. Bene, noi vi chiediamo per quale ragione, quando si tratta di una persona condannata con sentenza penale passata in giudicato per fatti mafiosi, di corruzione, per concorso in peculato, per fatti gravissimi, deve esserle permesso di accedere ai contributi dello Stato e della pubblica amministrazione, ai finanziamenti, alle erogazioni liberali ed a quant'altro. Per quale ragione non si può stabilire un principio in base al quale chi è onesto, corretto, rispetta la legge, può accedere ai benefici e vietarlo ai delinquenti? È una richiesta lineare, formale, precisa. Non ci venite a dire, anche questa volta, che vi è una delega! Perché non lo decidiamo qua? Stiamo adottando un provvedimento, perché dobbiamo rinviarlo ad altra data? Assumetevi anche questa responsabilità!”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

Origine: Citato in Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – XVI Legislatura – Resoconto stenografico – Seduta n. 650 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=16&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=650, 14 giugno 2012 – Seguito della discussione ed approvazione del disegno di legge: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione (Approvato dal Senato) (A.C. 4434-A) ed abbinate (A.C. 3380-3850-4382-4501-4516-4906) (Esame articoli 7 e da 15 a 20; esame ordini del giorno; dichiarazioni di voto; correzioni di forma; coordinamento formale; votazione finale). Camera dei Deputati dellaRepubblica Italiana, 14 giugno 2012.

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“R: Io non mi sentivo imbarazzata. Prima di tutto non ero tenuta a sapere cosa ci fosse in quei pacchetti e poi credevo di partecipare alla costruzione di un grande partito socialista e i partiti costano. Lo ritenevo un giusto finanziamento.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Con la segretaria di Craxi, Vincenza Tomaselli

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“Il sistema di finanziamento del Ponte [sullo stretto di Messina] introduce un meccanismo che trasferisce di fatto a carico della colletività l'intero rischio d'impresa e che appare destinato a trasformare in debito pubblico quello che viene propagandato come un finanziamento privato.”

Osvaldo Pieroni (1949–2013) sociologo italiano

dal Finto finanziamento privato, vero debito pubblico, in "L'Architetto Italiano": I dubbi sul Ponte/4 – Aspetti economici, 2005, Vol. 10, pp. 20-22

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“I soldi servivano per finanziare la campagna elettorale dell'opposizione in Senegal. […] Bisognava vincere la "battaglia di Dakar" e rovesciare il potere nel mio paese servivano finanziamenti per la campagna elettorale dell'opposizione. Ci siamo accordati con Balakhnichev, uomo fidato di Putin, e la Russia, che aveva problemi di doping con atleti che di lì a poco avrebbero dovuto partecipare ai mondiali, ha finanziato. Balakhnichev e Papa Massa Diack se ne sono occupati.”

Lamine Diack (1933) 5º presidente della IAAF

Origine: Figlio di Lamine Diack e dirigente Iaaf
Origine: Da un'intervista a Le Monde; citato in Eugenio Capodacqua, Atletica, doping; Diack; "Soldi russi per campagna elettorale in Senegal" http://www.repubblica.it/sport/vari/2015/12/19/news/lamine_diack_accuse-129825358/, Repubblica.it, 19 dicembre 2015.

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“Ho sempre sostenuto che il senatore [Rand] Paul sarebbe il peggior candidato alla presidenza per i repubblicani. È ovvio che per il senatore Paul sono più importanti le sue ambizioni politiche, e la raccolta di finanziamenti, che la sicurezza della nazione.”

John McCain (1936–2018) politico statunitense

Origine: Citato in, Usa, fine del Patriot Act. Da Senato stop a legge antiterrorismo e intercettazioni http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/01/usa-addio-patriot-act-da-senato-stop-legge-antiterrorismo-e-intercettazioni-facili/1737690/, Il FattoQuotidiano.it, 1° giugno 2015.

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“Più passa il tempo, più Craxi si rivela un grande maestro della politica. Non vedo motivi per non dedicargli una via in Italia. I reati di finanziamento illecito di cui era accusato erano reati di un'intera classe politica e oggi sarebbero prescritti.”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

dall'intervista a la Repubblica, "I suoi reati sarebbero prescritti che errore l'assenza dell'Unione" http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/070122/d772x.tif del 20 gennaio 2007

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“[Intervento sull'abolizione del reato di clandestinità] L'impressione che io e i miei colleghi abbiamo avuto è che i colleghi che ci hanno preceduto [alludendo ai senatori della Lega Nord] o non sanno di cosa stiamo parlando, oppure lo sanno benissimo, però, svolgendo il loro preciso ruolo di sollecitatori delle pance del proprio elettorato, sono disposti a sostenere le più grandi falsità e bugie pur di riuscire a mantenere il consenso, che evidentemente sentono che si sta sgretolando. […] Se un collega della Lega o di Forza Italia è in grado di dimostrare che l'articolo 10‑bis del decreto legislativo n. 286 del 1998, inserito nell'anno 2009 con il «pacchetto Maroni», è servito a scoraggiare l'arrivo di un solo cittadino extracomunitario clandestino o è servito o serve tutt'ora all'espulsione effettiva di un solo clandestino, cortesemente ci porti le prove. Quello che sostengo, a differenza di chi mi ha preceduto e magari mi seguirà, è che io posso dire la verità. Anche per la mia esperienza personale – sono un modesto avvocato di provincia, difensore d'ufficio talvolta di imputati per il reato di cui all'articolo 10-bis davanti ai giudici di pace del Salento, la terra da cui provengo – vi assicuro che, in anni di esercizio professionale, commentando con colleghi, con magistrati, con poliziotti costretti a venire a testimoniare di aver trovato quel clandestino sbarcato dal gommone a una data ora, ovviamente con costi e con sovraccarico di lavoro per le cancellerie e per i fax da mandare ai CIE e ai CARA (un lavoro incredibile e un dispendio di energie), tutti quanti in udienza ci chiedevamo: a che serve questa norma, questo reato? Non serve a niente. Lo sapete anche voi che la sanzione applicabile, superstite alle varie censure che la Corte costituzionale e le Corti europee hanno ovviamente dovuto pronunciare rispetto al testo originario, oggi è solo un'ammenda pecuniaria di 5.000 euro, e sapete benissimo che non viene mai recuperata: non è stato recuperato un euro dalle persone condannate per il reato di clandestinità. Il reato di clandestinità non serve ad espellere nessuno. Cari radioascoltatori di Radio Padania, se mai avrete la possibilità di ascoltare questa voce, dopo aver preso in considerazione quello che i vostri rappresentanti hanno detto legittimamente… Scusate, siccome Radio Padania la pago anch'io, perché gode di finanziamenti pubblici, mi piacerebbe avere spazio - uno contro dieci che hanno parlato - anche su quel canale comunicativo, che merita di essere considerato. Cari ascoltatori di Radio Padania, sappiate che l'articolo 10-bis della legge Bossi-Fini, che probabilmente il Senato oggi proverà ad abrogare, non serve a niente. È un articolo inutile, perché non serve a scoraggiare l'arrivo di clandestini. La prova è nei dati e nei fatti. Dal 2009 il numero di arrivi clandestini non è diminuito in alcuna maniera.”

Maurizio Buccarella (1964) avvocato e politico italiano

Origine: Dall'intervento al Senato durante la seduta n. 165 del 14 gennaio 2014 della XVII Legislatura - Resoconto stenografico dell'Assemblea http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00734924&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl925ecpdncemap-intervento_buccarellam5s&parse=no&stampa=si&toc=no.

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“Tangentopoli è un sistema di finanziamento dei partiti, ma è, contemporaneamente: per le imprese un sistema di accordi di cartello che azzera il mercato e la libera concorrenza, dilatando i costi delle opere pubbliche; per i partiti un sistema di formazione del consenso che usa il denaro pubblico senza badare né all'utilità delle opere realizzate, né all'efficienza dei servizi prestati, né alla compatibilità con i conti dello Stato.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Dal suo blog su Il fattoquotidiano.it
Origine: Da "1992": cara Stefania, ma l'Italia di Craxi era davvero il paradiso? https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/20/1992-cara-stefania-ma-litalia-di-craxi-era-davvero-il-paradiso/1607467/, 20 aprile 2015.

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“[Parlando di Sergio Marchionne] Il suo unico valore era il business, il mercato, la globalizzazione capitalistica […]. Dopo essersi appropriato di qualsiasi tipo di finanziamento pubblico ha trasferito la sede legale e fiscale all'estero, lasciando in Italia stabilimenti vuoti.”

Marco Rizzo (1959) politico italiano

Origine: Dal commento sulla morte di Sergio Marchionne. Disponibile http://ilpartitocomunista.it/2018/07/27/marchionne-il-santo-del-mercato-commento-di-marco-rizzo/ su ilpartitocomunista.it, 27 luglio 2018.

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