Frasi su reame

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema reame, nome, dio, arte.

Frasi su reame

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“Intanto a Napoli con l'editto del 1802 (RD 30.06.1802) il Re proibiva l'accattonaggio per le Chiese, per le strade e nei luoghi pubblici (art. 1); ordinava il ricovero nel Real Albergo de' poveri, se storpi ed inabili al lavoro (artt. 2 e 4); comminava pene ai trasgressori (art. 3), e ai parenti, che non ne prendessero cura (artt. 5 e 9); prescriveva norme per l'amministrazione dell'Istituto e all'art. 12 dichiarava espressamente: «Oltre ai mendici saranno raccolti e rinchiusi per ora nel Real Albergo de' Poveri tutti i fanciulli e le fanciulle che vagano per la città abbandonati dai loro genitori, o da coloro che avendoli presi dalla Santa Casa dell'Annunziata, gli lascino esposti di nuovo, senza più curarne il mantenimento e l'istruzione». Inoltre l'editto distingueva tra abbandonati da genitori naturali che potevano essere destinati alla Santa Casa dell'Annunziata e abbandonati da genitori di allievo (baliatico) che erano invece rivolti al Real Albergo de' Poveri. Le disposizioni del 1802 mal celavano però un carattere di provvisorietà, determinato dalla penuria di eliminare al più presto l'accattonaggio, e dalle tristi condizioni economiche del Reame. Ma le intenzioni del primo Ferdinando dovevano fare i conti con un imprevisto di suprema importanza: l'occupazione francese avvenuta nel 1806 per la quale il Re e la sua Corte furono costretti a fuggire a Palermo sotto la protezione degli inglesi.”

Origine: L'assistenza degli esposti in Napoli, p. 15

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“È mai possibile, oh porco di un cane, | che le avventure in codesto reame | debban risolversi tutte con grandi puttane.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

Carlo Martello: da Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, n. 10
Volume I

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“[Su Ferdinando II delle Due Sicilie] Frugale, laborioso, sollecito, niente a giuoco, niente a cacce, né a corse o a feste avea pensiero; tutto al governo. Niuno negherà essere splendido il suo primo decennio. Pace profonda, quiete e sicurezza, libertà civile, prosperità molta. Brevemente si costruirono strade, edifizii comunali, lazzaretti, case di bagni minerali, prigioni col sistema penitenziario, scuole per sordomuti, ospizii ed asili per indigenti e orfanelli e reietti e folli, porti a Catania, a Marsala, a Mazzara, e moli a Terranova e a Girgenti; s'istituirono consigli edilizii, monti pecuniarii e frumentarii, compagnie di Pompieri, opificii, nuove accademie, nuove cattedre all'università, nuovi collegi, nuovi licei. Si bonificavan terre paludose, si davano alla coltura terre boscose, e 800 mila moggia del Tavoliere di Puglia; si facevan ponti di ferro e di fabbrica su' fiumi, fanali a gas, fari alla Fresnel, ed ogni novella invenzione qui primamente in Italia era attuata. Si stipulavan trattati di commercio, si creavan guardie civiche per Napoli e per le provincie, e guardie d'onore a cavallo. Que' dieci anni fur benedetti anche ne' campi. Ubertose messi, mercati grassi, miti prezzi, comune l'agiatezza; un movimento d'industria, un crescer di popolazione, un incremento di tutte cose buone; sicché non credo il reame avesse tempi più gai e lieti di quelli.”

Giacinto de' Sivo (1814–1867) scrittore e storico italiano

da Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861, Vol. 1 p. 95

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“Etto grammo kilo mezzokilo, | cacio burro prosciutto salame | acciughe salacche baccalà… | son parole del gergo | di questo untuoso reame.”

Aldo Palazzeschi (1885–1974) scrittore e poeta italiano

da Pizzicheria
Versi, Poesie 1910-1915

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“[Su Paolo Isotta] È napoletano del Reame e continuatore della lingua poetica del "dolce stil novo" ottocentesco e adopera perciò parole giammai sconciate dall'inabilità dello spirito ma sempre vive di timbro e prodigio.”

Pietrangelo Buttafuoco (1963) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da un articolo de il Foglio; citato in Spassosa intervista a Paolo Isotta: "Nisciuno me può cchiammà 'Gay'. Io so' ricchione" http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/spassosa-intervista-paolo-isotta-nisciuno-me-puo-cchiamma-58738.htm, Dagospia.com, 2 luglio 2013.

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“Noi siamo qui per morire, lord Mormont. Per quale altra ragione porteremmo questi abiti neri se non per morire dentro di essi in difesa del reame?”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Qhorin il Monco
a Jeor Mormont
2016, p. 606
La Regina di Draghi

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