Frasi di Giorgio Bocca

Giorgio Valentino Bocca è stato uno scrittore e giornalista italiano.

✵ 28. Agosto 1920 – 25. Dicembre 2011
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Giorgio Bocca frasi celebri

“Non tutti i «gentili» – per sfortuna degli ebrei – sono stati degli «ingenui» o «zucche vuote» come essi amano chiamarli. Anche essi, o almeno una parte di essi ha saputo guardare il viso non amabile forse, ma pur tuttavia immutabile, della realtà. Un colpo tremendo deve aver subito il cuore ebreo nel vedere sorgere un movimento, quale quello fascista che denunciava la inconsistenza pratica della parola libertà nel campo politico dove gli uomini sono in tal modo costrutti da trasformare la libertà loro accordata in anarchia. Una rabbia immensa deve aver riempito il cuore degli anziani di Sion, nel sentire dei non ebrei dire che il comunismo è un'utopia irraggiungibile e che le sue applicazioni pratiche sono costruzioni meccaniche e crudeli dove milioni di schiavi lavorano per una minoranza di dirigenti (ebrei). L'odio di chi vede svelati i suoi piani è enorme, l'odio di chi vede rovinati i propri piani è tremendo. Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa prima della guerra attuale. La vittoria degli avversari solo in apparenza, infatti, sarebbe una vittoria degli anglosassoni e della Russia; in realtà sarebbe una vittoria degli ebrei. A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l'idea di dovere in un tempo non lontano essere lo schiavo degli ebrei? È certo una buona arma di propaganda presentare gli ebrei come un popolo di esseri ripugnanti o di avari strozzini, ma alle persone intelligenti è sufficiente presentarli come un popolo intelligente, astuto, tenace, deciso a giungere, con qualunque mezzo, al dominio del mondo. Sarà chiara a tutti, anche se ormai i non convinti sono pochi, la necessità ineluttabile di questa guerra, intesa come una ribellione dell'Europa ariana al tentativo ebraico di porla in stato di schiavitù". (da La Provincia grande – Sentinella d'Italia, Foglio d'ordini settimanale della Federazione dei Fasci di Combattimento di Cuneo, 14 agosto 1942).”

“Vespa non lo considero un giornalista, lo considero un servo di regime. […] Non [è una questione, NdR] di sinistra o di destra: non si può essere considerati giornalisti se non si ha il coraggio di dire la verità, e la verità non è né di sinistra né di destra.”

Origine: Da un' intervista http://www.la7.it/invasionibarbariche/pvideo-stream?id=i365857 a Daria Bignardi nel programma Le invasioni barbariche, LA7, 10 dicembre 2010; citato in Giorgio Bocca: "Vespa non è un giornalista, è un servo di regime" http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/11/giorgio-bocca-vespa-non-e-un-giornalista-e-un-servo-di-regime/81388/, il Fatto Quotidiano.it, 11 dicembre 2010.

Frasi su mentire di Giorgio Bocca

Giorgio Bocca: Frasi popolari

Giorgio Bocca Frasi e Citazioni

“E a Napoli non si sa mai se sia una recita o se si faccia sul serio.”

Origine: Napoli siamo noi, p. 84

“So solo che Montanelli è fatto così: un maestro di giornalismo che ogni tanto s'impenna con qualcuna delle sue bizzarrie.”

Origine: Citato in Bocca e Montanelli a duello causa Orlando https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/gennaio/23/Bocca_Montanelli_duello_causa_Orlando_co_0_9301231146.shtml, Corriere della sera, 23 gennaio 1993.

“Per me destra e sinistra si equivalgono in stupidità.”

Origine: Citato in Dario Fertilio, Nessuno capisce più quello che dicono i nipotini di Togliatti, Corriere della sera, 30 maggio 1994.

“Quando c'è un caso che riguarda la Resistenza sono tacciabile come uno che dà sempre ragione ai partigiani.”

Origine: Citato in «Le nostre questioni private» http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0014/articleid,0599_01_1997_0151_0014_8186890/, La Stampa, 3 giugno 1997, p. 14.

“Abbiamo poi appreso che la cultura di sinistra, una parte della cultura di sinistra, che dalla nascita della repubblica è andata a senso unico tutte giuste le guerre comuniste, le rivoluzioni comuniste, sempre sbagliate le guerre dell'Occidente massime degli Stati Uniti ora non avendo più la sponda dell'Unione sovietica e del sol dell'avvenir su cui far rimbalzare la sua propaganda e trovare uno zoccolo duro alle sue parole, passa a un pacifismo totale e indiscriminato per cui, pur di contrastare una guerra votata dalle Nazioni unite, si sostiene che non esistono guerre giuste. E se quell'uomo serio, prima che un grande intellettuale, che è Norberto Bobbio si permette di ricordare che le guerre giuste esistono, che combattere il nazismo nella Resistenza fu una guerra giusta come lo sono le guerre in corso dei baltici o dei negri sudafricani o di chiunque si difenda da una ingiusta oppressione lo si attacca come un cattivo maestro. Il filosofo Vattimo, bontà sua, ci ha fatto sapere che forse la Resistenza l'avrebbe fatta anche lui, ma tutti gli altri firmatari del manifesto contro Bobbio non hanno mezzi termini, tutte le guerre per loro sono ingiuste, sono diventati tutti gandhiani, evangelici, se li schiaffeggiano su una guancia porgono l'altra. Ora se il pacifismo e il neutralismo cattolici hanno una giustificazione storica, hanno alle spalle una dottrina coerente, salvo qualche piccola eccezione come la guerra di Spagna con benedizione papale delle truppe franchiste, quelli del filone comunista o come chiamarlo, neo comunista o nostalgico comunista o comunista desiderante? Ci sembrano francamente poco decenti se ritroviamo fra i suoi esponenti degli stalinisti come il professor Gian Mario Bravo catafratto laudatore dei carri armati di Krusciov e di Breznev. Quanto allo squadrismo rosso del Manifesto meglio sorvolare, si sarebbero trovati bene anche a Salò.”

“[Toni Negri] È un uomo che ho sempre giudicato un cretino per le sue elucubrazioni politiche e un imbecille come intellettuale.”

Origine: Citato in Negri, parole - pallottole http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/01/14/negri-parole-pallottole.html?ref=search, la Repubblica, 14 gennaio 1993.

“[Su Dino Buzzati] Sta oggettivamente dalla parte di coloro i quali vogliono che tutto stia fermo com'è per non perdere uno solo dei loro privilegi.”

Origine: Citato in Pierluigi Battista, Da Buzzati a Flaiano autori senza ideologia http://www.corriere.it/cultura/11_luglio_11/battista-autori-senza-ideologia_5f875590-abc8-11e0-a665-5070e23b7a33.shtml, Corriere.it, 11 luglio 2010.

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