Frasi su cucina
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“L'estrazione continua di ossi dalla bocca e il depositarli nel piatto danno al pasto un suono bizzarro. Si pensa subito a Webern, che spunta sempre nella cucina di Spinelli.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

2004
Effetti collaterali (Side Effects), "Fabrizio's": critica e replica

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“[Sul vivere in Italia] Ormai penso in italiano, mi piacciono le vostre abitudini, la cucina e non è mai facile cambiare posto o lingua. L'Italia è bella, bellissima.”

Juan Cuadrado (1988) calciatore colombiano

Variante: [... ] ormai penso in italiano, mi piacciono le vostre abitudini, la cucina e non è mai facile cambiare posto o lingua. L'Italia è bella, bellissima.

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“Ci cacciano in cucina a dir delle favole colla gatta.”

The Decameron (c. 1350)

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“Chi comanda in Ungheria da più di trent'anni, fino alla vigilia dell'89, è Janos Kadar: il più riuscito esempio di leader restauratore di un comunismo afflitto dall'incapacità di rendersi tollerabile. La sua carriera politica ha seguito un percorso zigzagante, tra stalinismo e riformismo, scandito da scomuniche e promozioni. Il suo è il classico curriculum vitae di un dirigente dell'Est. All'inizio non ha osteggiato l'insurrezione del'56, ma poi è stato uno dei "normalizzatori". Il pragmatico Kadar ha preso le distanze dal tumultuoso disordine, troppo traboccante di sognie di passioni, al tempo stesso rivolto contro il comunismo e in favore di un comunismo migliore. E ha finito col chiedere l'intervento sovietico, che comunque ci sarebbe stato. Con lo stesso realismo, arrivato al vertice del partito, ha adottato la politica dell'indulgenza. Non verso la contestazioneo la critica politica; ma verso i piaceri più individuali. LL'Ungheria è diventata con lui la meta dei privilegiati degli altri paesi comunisti, attirati dalle vetrine in cui erano esposti, non senza gusto e con insolita abbondanza, tanti prodotti introvabili nelle loro città, dai tessuti di qualità ai cosmetici più raffinati. Non mancavano la buona cucina e la vita notturna con la sua dose di erotismo. L'ideologia dei consumi, accompagnata da un certo laissezfaire nell'illusoria satira dei cabaret, funzionava da surrogato delle libertà fondamentali chieste durante l'insurrezione del'56 e respinte con la repressione. Con il suo comunismo "al gulash" Kadar raggiunse un consenso passivo invidiabile nelle altre capitali del socialismo reale, alcune delle quali assai più dotate di risorse dell'Ungheria, paese economicamente gracile con una testa enorme e fantasiosa quale era (ed è) la sua capitale.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“Ho iniziato a studiare pianoforte, ma dopo tre anni la mia insegnante, che poi sarebbe diventata mia moglie Antonietta, mi ha detto: sei distratto. Volevo dedicarmi anima e corpo alla cucina.”

Gualtiero Marchesi (1930–2017) cuoco italiano

Origine: Dall'intervista di Eleonora Barbieri, Marchesi: "Odio i clienti ignoranti, la cucina non è per tutti" http://www.ilgiornale.it/news/politica/1068366.html, Il Giornale.it, 17 novembre 2014.

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“Abbiamo detto che la cucina napoletana è l'arte di una regale plebe. È un'arte che è arrivata alla reggia. Sì, certo, ma risalendo dal popolo, nata, inventata dalla miseria. Per intendere questo spirito, che rimane evidente, anche nelle sue manifestazioni più complesse e più impegnative, bisogna studiare analiticamente le sue forme essenziali.
Non per audacia paradossale abbiamo detto che l'arte gastronomica napoletana nasce dalla plebe e dalla miseria.”

Alberto Consiglio (1902–1973) giornalista, politico e sceneggiatore italiano

Origine: da Sentimento del Gusto ovvero della Cucina Napoletana, Parenti, 1957, pp. 22-23; citato in Vittorio Gleijeses, Feste, Farina e Forca, prefazione (all'edizione del 1976) di Michele Prisco, Società Editrice Napoletana, Napoli, 1977<sup>3</sup> riveduta e aggiornata, pp. 247-248.

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“[Su MasterChef Italia] La cucina è fatta di odori, di profumi, non di insulti e piatti tirati nei lavelli. La cucina è fatta di fatica e di piacevoli conquiste. Nei reality passa l'idea che tu in poche settimane diventi un fenomeno, apri un ristorante e lo riempi. Può succedere, ma la cucina è altro.”

Massimiliano Alajmo (1974) cuoco italiano

Origine: Dall'intervista di Vittorio Zincone, "La cucina è fatta di fatica, non di insulti. I talent creano illusioni e fanno danni" http://www.corriere.it/14_febbraio_04/cucina-fatta-fatica-non-insulti-talent-creano-illusioni-fanno-danni-021b3502-8dbb-11e3-9737-22dadb171b02.shtml, Corriere.it, 7 febbraio 2014.

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Qui nessun animale può essere ucciso… Nella cucina della sacra e graziosa maestà del re prima si uccidevano ogni giorno molte migliaia di animali per farne brodi. Ma ora, nel momento della promulgazione di questo pio editto, si uccidono soltanto tre animali, due pavoni e una gazzella, e la gazzella non sempre. In avvenire non saranno uccisi nemmeno questi tre animali…”

Ashoka (-304–-232 a.C.) Sovrano dell'impero Maurya

Origine: Dall'editto XIV, scolpito nella piramide silicea di Kalsi e nelle rocce granitiche di Girnal; citato in Carlo Coccioli, Budda e il suo glorioso mondo, Piccolo Karma Edizioni, Milano, 2015, p. 203 https://books.google.it/books?id=W3IJBgAAQBAJ&pg=PT203. ISBN 9788897531159

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“Io dico sempre che Gordon Ramsay e Jamie Oliver non sono dei veri fenomeni ai fornelli quanto i migliori cuochi italiani ma sono stati capaci – grazie ai media – di creare un business planetario, sfruttando la cucina mediterranea.”

Alessandro Borghese (1976) cuoco e conduttore televisivo italiano

Origine: Dall'intervista di Maurizio Bertera, Alessandro Borghese: "Sono un entusiasta. E pure un po' cazzaro" https://www.vanityfair.it/vanityfood/foodstar/17/04/06/alessandro-borghese-ristorante-intervista, Vanityfair.it, 6 aprile 2017.

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