Frasi su normativa

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema normativa, essere, diritto, ancora.

Frasi su normativa

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“Insistiamo cioè sul fatto che l'autocostruzione possa essere una esperienza che fornisce elementi per una modifica dell'assetto della società. Essa si muove ovviamente nella linea dei non violenti, di Gandhi e Vinoba, di coloro che credono nella prospettiva di realizzazione di ogni singolo uomo.”

Giorgio Ceragioli (1930–2008) ingegnere e docente italiano

da Ulteriori indicazioni di quadro, G. Ceragioli, N. Maritano Comoglio; capitolo in: Problemi normativi e autocostruzione, G. Capetti, G. Ceragioli, N. Maritano Comoglio; CLUT, Torino, 1985
Autocostruzione

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“Non vi è peggior schiavitù di quella che s'ignora.”

Salvatore Veca (1943) filosofo italiano

p. 7

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“A Sochi ribadirò la contrarietà dell'Italia a qualunque normativa discriminatoria nei confronti dei gay, nello sport e fuori dallo sport.”

Enrico Letta (1966) politico italiano

Origine: Citato in Letta difende la scelta di andare a Sochi: "Mi batterò per diritti dei gay e candidatura di Roma" http://www.repubblica.it/speciali/olimpiadi/sochi2014/2014/02/03/news/letta_difende_la_scelta_di_andare_a_sochi_difender_i_diritti_dei_gay-77591109/?ref=HRER2-1, la Repubblica.it, 3 febbraio 2014.

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“In Italia e in Europa sono ancora troppi i vuoti normativi in materia di crimini d'odio perpetrati sulla base dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere, ma soprattutto è sempre più urgente collegare il pieno riconoscimento di diritti individuali fondamentali ad interventi strutturali di riforma e di modernizzazione dello Stato sociale, della Pubblica Amministrazione, del mercato del lavoro.”

Federica Mogherini (1973) politica italiana

Origine: Dal messaggio del Ministro per la Conferenza "Le persone LGBT nella realtà odierna" http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_stampa/ArchivioNotizie/Interventi/2014/05/20140516_MessaggioMinistroConferenzaLGBT.htm, Ministero degli Affari Esteri, Roma, 16 Maggio 2014.

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“Per spiegare preventivamente che non c'erano i presupposti d'urgenza sul decreto, Berlusconi si è gettato in una requisitoria che può essere considerata una sorta di «apoteosi del decisionismo», un j'accuse contro i tempi antiquati delle nostre istituzioni e un invito perentorio all'intero governo a sposare una linea chiara che difende le prerogative del potere esecutivo rispetto a prassi vecchie e nuove che ne potrebbero mortificare e limitare il ruolo. «La lettera di Napolitano – ha spiegato il Cavaliere – è la cosa più irrituale che mi è capitata di vedere. Ci ha bocciato il decreto prima ancora che lo presentassimo. Invece, la responsabilità del decreto di fronte alla Costituzione è del governo. Quello del Quirinale è un atto di forza che tende a mettere sotto tutela il governo. Tanto più su un provvedimento necessario senza il quale perpetueremmo una sorta di omissione di soccorso. Leggere la lettera di Napolitano piena di cavilli, precedenti e normative mi ha fatto venire un brivido alla schiena, lo stesso che mi provocò la lettura di un'iscrizione sulla facciata di un tribunale: fiat iustitia, pereat mundus – sia fatta giustizia e perisca il mondo. Per me una vita umana è più importante di mille cavilli.”

Augusto Minzolini (1958) giornalista italiano

citato in Il rilancio di silvio http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=9077536, la Stampa, 7 febbraio 2009

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“La milizia è la naturale difesa di un paese libero contro improvvise invasioni straniere, insurrezioni interne e usurpazioni domestiche di potere da parte dei sovrani. È contro una solida politica per un popolo libero mantenere grandi stabilimenti militari e eserciti in piedi in tempo di pace, sia dalle enormi spese con cui vengono assistiti, sia dai mezzi facili, che offrono a sovrani ambiziosi e senza principi, a sovvertire il governo o calpestare i diritti delle persone. Il diritto dei cittadini di tenere e portare armi è stato giustamente considerato, come il palladio delle libertà di una repubblica; poiché offre un forte controllo morale contro l'usurpazione e il potere arbitrario dei sovrani; e generalmente, anche se questi avranno successo in primo luogo, consentiranno alle persone di resistere e trionfare su di loro. Eppure, sebbene questa verità sembrerebbe così chiara, e l'importanza di una milizia ben regolata sembrerebbe così innegabile, non si può nascondere, che tra il popolo americano c'è una crescente indifferenza verso qualsiasi sistema di disciplina della milizia e una forte disposizione , dal punto di vista dei suoi oneri, per sbarazzarsi di tutte le normative. Come sia possibile mantenere le persone debitamente armate senza alcuna organizzazione, è difficile da vedere. Non c'è certamente nessun piccolo pericolo, che l'indifferenza può portare al disgusto e al disgusto al disprezzo; e quindi minare gradualmente tutta la protezione prevista da questa clausola della nostra Carta dei diritti nazionale.”

Joseph Story (1779–1845) giurista e avvocato statunitense
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