Frasi su suocero

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema suocero, vita, nuora, padre.

Frasi su suocero

Gesù photo
Winston Churchill photo

“Non c'è bisogno di inasprire le pene per bigamia, un bigamo ha due suocere e come punizione mi pare che basti.”

Winston Churchill (1874–1965) politico, storico e giornalista britannico

Attribuite

Jean de La Bruyère photo
Jerome Klapka Jerome photo
Giovanni Verga photo

“Fra suocera e nuora ci si sta in malora.”

I Malavoglia

Maria Stuarda photo

“Questa mercante fiorentina.”

Maria Stuarda (1542–1587) regina di Scozia, Francia e d'Inghilterra

Sulla suocera, Caterina de' Medici
Origine: Citato in Jean Orieux, Caterina de' Medici: Un'italiana sul trono di Francia, p. 206.

Paolo Sorrentino photo
Giovanni Verga photo

“[Nella stessa casa] Suocera e nuora insieme ci stanno proprio come due mule selvaggie alla stessa mangiatoia.”

Giovanni Verga (1840–1922) scrittore italiano

da Pentolaccia, in Vita dei campi, 1880
Origine: Nell'edizione del 1897 di Vita dei campi, pubblicata da Treves, la frase venne modificata in: «Suocera e nuora insieme ci stanno proprio come cani e gatti».

Maria Bellonci photo

“[Su Lucrezia Borgia] Da queste nozze bianche [Con Giovanni Sforza] che solo una ragione politica aveva precipitate, comincia l'esistenza oscillante di Lucrezia quale era imposta a lei dalle circostanze e dalle ambizioni dei suoi familiari, ma quale ella accettava e sarebbe andata sempre meglio accettando. Non nella sua debolezza, ma nella fatalità intima dei suoi assensi ognuno dei quali è una capitolazione, sta il vero dramma di Lucrezia: e, a questo lume, il suo modo di non voler conoscere e non di non voler sapere quello che le accade dintorno appare una difesa femminile, nata dall'istinto, misera, ma patetica e coraggiosa. Innalzarsi tanto da giudicare il padre e il fratello non lo potrà mai, meno per incapacità di giudizio o per tenerezza di cuore, che per una verità più violenta ed elementare: perché anche lei è una Borgia, e sente anche lei la forza di quel sangue che le fa impeto e che si dà ragione da sé, fuori da ogni morale, brutalmente e splendidamente. Solo in tempi più tardi, dal disordine della sua anima che sta fra la religione e la sensualità, fra la volontà di una vita disciplinata e l'ardente anarchia dei desideri, saprà levarsi e intraprendere contro il padre, contro il fratello o contro il suocero duca di Ferrara quelle sue ribellioni che la condurranno, sola fra i Borgia, a salvarsi.”

Origine: Lucrezia Borgia, pp. 35-36

Ennio Flaiano photo

“Uccide la suocera scambiandola per la moglie.”

Ennio Flaiano (1910–1972) scrittore italiano

da Diario notturno e altri scritti, Bompiani, 1956
Attribuite

Carlo Lapucci photo
Henri Troyat photo
Arthur Rimbaud photo

“Non credo di essermi imbarcato per uno sposalizio, con Gesù Cristo per suocero.”

Arthur Rimbaud (1854–1891) poeta francese

da Sangue cattivo, 1972

“[Il Monti nella Proposta dètte al Perticari dell' ingegno divino, sul che il Torti fece le seguenti osservazioni] Fino a qual punto avete potuto così obbliare voi stesso, e tutte le regole di ciò che conviene? Ma v'è anche di più. Egli è il suocero di Giulio, siete ancora voi stesso che avete stampato in faccia al pubblico, e col vostro nome le precise parole che si leggono alla pagina CXX, con cui lo dichiarate un'uomo divino; quel divino ingegno del Perticari. Una tale espressione, indecente nella vostra bocca, quando non fosse ridicola in quella d'ogni altro equivale, esattamente a questa: il divino marito di mia figlia. Qual rispetto dovrà il pubblico al domestico diploma di divinità spedito dal suocero al proprio genero? Siete voi che scrivete così? Quando Alessandro partecipò ad Olimpia sua madre, che egli era stato fatto già Dio ed acclamato per fìglio di Giove, quella buona regina benché donna, e madre tenera ebbe pietà della follìa di suo figlio, e si burlò di quella ridicola apoteosi. Non dimeno il gran Macedone era il conquistatore della terra; cento popoli vinti adoravano il suo nome; era il mondo attonito che ardeva gl'incensi avanti alla sua immagine. Ma mostrateci i titoli luminosi, le conquiste, i trofei letterari che hanno divinizzato il vostro piccolo Giulio?”

Francesco Torti (1763–1842) critico letterario italiano

Origine: Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti, p. 146

Francesco Compagna photo
Roberto Mattioli photo
James Frazer photo
Elisabeth Bürstenbinder photo
Giampaolo Pansa photo
Achille Campanile photo