Frasi su centro
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“È come se, insieme al Ruanda, l'Africa intera stesse agonizzando nella regione dei Grandi Laghi. In un paese di sette milioni di abitanti, prima, per tre anni, ha imperversato la guerra civile; poi, per tre mesi, vi è stato compiuto un genocidio da affiancare ai più tremendi (la Shoa e la Cambogia); poi, ancora, c'è stato l'esodo in massa, l'espatrio disperato di milioni di esseri umani affamati; e adesso è il colera a mietere altre vite, all'ombra di un vulcano, il Nyiragongo, che potrebbe vomitare lava da un momento all'altro sui profughi rantolanti abbattutisi sulla città di Goma, nel vicino Zaire. In una cornice naturale tra le più preziose del pianeta, pregiata quanto un nostro centro storico di palazzi e cattedrali, anche perché il contadino africano l'ha coltivata con arte per secoli, sembra che stia proprio morendo un continente svalutato.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: È come se, insieme al Ruanda, l'Africa intera stesse agonizzando nella regione dei Grandi Laghi. In un paese di sette milioni di abitanti, prima, per tre anni, ha imperversato la guerra civile; poi, per tre mesi, vi è stato compiuto un genocidio da affiancare ai più tremendi (la Shoa e la Cambogia); poi, ancora, c'è stato l'esodo in massa, l'espatrio disperato di milioni di esseri umani affamati; e adesso è il colera a mietere altre vite, all' ombra di un vulcano, il Nyiragongo, che potrebbe vomitare lava da un momento all' altro sui profughi rantolanti abbattutisi sulla città di Goma, nel vicino Zaire. In una cornice naturale tra le più preziose del pianeta, pregiata quanto un nostro centro storico di palazzi e cattedrali, anche perché il contadino africano l' ha coltivata con arte per secoli, sembra che stia proprio morendo un continente svalutato.
Origine: Da La grande tenebra che oscura il Ruanda http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/07/23/la-grande-tenebra-che-oscura-il-ruanda.html?ref=search, la Repubblica, 23 luglio 1994.

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“Mare infinito
Il mare oggi mi vede, il mondo gira con i suoi pianeti e stelle cosmiche accese da luci laser e scie di fuoco in un cielo spento da fontane di acqua di luce senza limiti nell'infinito eterno.
Un giorno vicino mi guarderai ma io non riuscirò più a vederti perché sarò anni luce da te.
Le prospettive dei progetti e cantieri eretti da palazzi vetrati di specchi creano cloni di individui che si riproducono di continuo e nuovi mondi si formano con città, mari, soli artificiali.
Passato presente futuro
Il centro del mondo con melodie di note vibrano lungo le orbite dell'infinito, accompagnati da scie di cavalli dorati e trasparenti delfini pesci, balene, elefanti sospesi nell'aria che galleggiano nel cielo in folli corse
Rivedo tutti dappertutto e alzo gli occhi al cielo portando in alto la terra e formano un paradiso gigante.
Volo leggero e non vedo più nulla e il pensiero volge è affonda tra i tuoi magnifici occhi che in rilievo manifestano gioia e sorrisi, un bagno caldo di emozioni spensieratezza tra la luce del tuo dolce sguardo che conquista ed attrae, perché spaziale e le tue orbite di energia fulminante corrono attorno ad emozioni trasparenti illuminando il desiderio.
Mi inondi di amore con tua aurea di pace e benessere sento i brividi quando il tuo sguardo mi scalda e lievito in alto proteggendo e assaporando la tua freschezza delicata che mi inebria
Sento vibrare la tua voce quando ti lascio e i sorrisi contagiosi che mi esaltano dentro quegli occhi profondi c'è un oceano di saggezza che corre via e mi sfuggono. Onde pacifiche di piacere da assaporare dolcemente senza fine e gustare il tuo profumo che si scioglie tra le mie labbra pallide
Tu plachi la mia sete come neve che si scioglie in bocca, con un sussurro, un suono che sale dentro me, fino in fondo per sentire la tua musica così soave attraversare il mio animo che inebriano il respiro fondendo il cuore con passione.

RUGIADA DI LACRIME
Dammi la forza di piangere perché mi celo in una rugiada di lacrime di verità, in questo fiume che sfocia nella ipocrisia dell'inganno, dammi il coraggio per uscire da compromessi e umiliazioni e di iniziare da dove non sono mai partito, cancellando tutto il presente perché il domani non esiste e il passato non ritorna, ma vive solo attraverso ai ricordi ormai irraggiungibili, che costruiscono la nostra vita in frammenti che non riconosciamo. Corro per raggiungere un obiettivo perso in partenza che non riesco più a vedere ma esiste, impedito dallo sconforto, e malvagità è una routine obbligata, non mi apre la mente per nuovi orizzonti e crollo travolto dagli eventi…
Si può ottenere indipendenza, autonomia nella libertà interiore fuori dagli schemi imposti e attendo quel viaggio per staccarsi da impedimenti forzati mentali che impediscono e limitano i pensieri e la capacità di creare la vita a cui si aspira e non quella degli altri tesi a rubarti la tua anima, creatività ed originalità. Ti vengo a cercare per parlarti, per curarmi attraverso il tuo spirito, candido che illumina il cuore e colora il buio attraverso occhi spenti da egoismo e subordinazione. Ti cerco al di sopra di tutto dove hai il potere di controllare con il vento e calore che emani la forza di un incantesimo tra giorno e notte giocando con il cosmo e nuotando immergendosi nel sole sciogliendo il ghiaccio della crudeltà. Ti cerco tra le nuvole che piangono la tua bontà di salvezza e accecato dalle guerre, doni pace correndo nelle orbite attorno all'infedelta'. Vivi in ogni cuore ma siamo morti dentro senza gratitudine. Ti cerco nel mare che crea la vita ma tu sei l'infinito incontaminato ma stringo ogni misera molecola che ti compone. Bevo il tuo nettare nella pioggia infinita. Ti trovo tra il canto dei passerotti e il volo di aquile lontane e in stormi migratori a caccia di sopravvivenza a causa di crudele polvere nera creata dal progresso. Sento l'erba e il profumo degli alberi che crescono formando linfa e non carbone. Ti raggiungo ovunque e ti sento dentro annulli le solitudini e i falsi amori. Uomini e donne sono il davanti e dietro alla medaglia ma un entità unica, espansa da una terra stanca e vecchia senza risorse. Ti ho trovato finalmente nelle mie riflessioni e pensieri o solitudini perché eri stato sempre nel mio cuore ma non ti sentivo e ti premevo in fondo come un fiocco di neve che diventa slavina nell'immensita' di una creazione effimera ma reale dove tutti calpestiamo le tue orme dorate e il denaro è sabbia che un alito di vento è di menzogne innalza e si perde attraverso onde di oceano che lottano contro un tempo assetato di successi e profitti di infelicità e che procede inizia ma finisce ogni giorno il suo lavoro. Il treno non aspetta mai è quel minuto poteva decidere il tuo destino quell'ora e i mesi che si susseguono segnano una vita che firmiamo noi e si ritrova in un progresso improvviso che ci travolge e ci rende schiavi. I binari della vita sono innalzati al cielo e quel treno è già partito con la sua folle corsa a non arrivare mai a destinazione…
Insegniamo ai sogni a ritornare bambini nell'intensità e nella speranza che il domani si fissi nel tempo quando raggiungiamo la felicità.

Amicizia
Scandendo il tempo, fermi frammenti unici ed irripetibili, dipingendo in autentica semplicità, tramonti che accendono scie di stelle in infinite emozioni. Accarezzando suoni di magistrali percorsi che allietano fiocchi di neve danzanti di fronte a concerti di fulmini energetici in impetuosi arrivi senza partenze. Dove termini gli spazi vuoti e crei un nuovo inizio, coperto da un cielo limpido che si rispecchia nel tuo impetuoso mare di allegria eterna proiettata in un domani già passato. Il volo avvolto tra ali dorati temperate dal tuo umore costante, in equilibrio, con sorrisi sempre annunciati che presentano una personalità piccante e carismatica si perde in pazienti sentimenti che giungono con dolcezza in questa valle, dispersa in monti crescenti che stuzzicano atmosfere vaganti. Palazzi di carta, immagini di ricordi si susseguono con terre rosse e colori di pareti che si ergono in oceani dove si sentono le tue melodie dei fiori che sbocciano e distinguono primavere fresche. Vedi le foglie trasportate da venti stagionali tiepidi e folli respiri agitati ma calmi. Annunci il tuo ritorno quando arrivi in un passaggio di orme tra boschi illuminati da petali fuggenti. Ora i sogni sono realtà nel protagonismo di fantasie che crescono in ognuno di noi
Un cuore irrefrenabile di vita essenziale e valore estremo gratificante con una pioggia di tesori argentati e cablati in ogni essenza che tocchi e rendi incantata.”

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“Il centro culturale sta diventando parte integrante del centro commerciale.”

Herbert Marcuse (1898–1979) filosofo, sociologo e politologo tedesco

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della sociologia, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 185. ISBN 9788858015827

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“Gorbaciov era e restava espressione di un sistema totalitario e di un partito comunista che egli cercava di mantenere al centro del sistema. Non poteva non essere travolto dalla caduta di un regime rimasto in vita troppo a lungo e accompagnato dalla sconfitta economica.”

Giorgio La Malfa (1939) politico italiano

Origine: Citato in Craxi: la nostra bandiera rossa resta http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0890_01_1991_0318_0004_12455480/, La Stampa, 27 dicembre 1991

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“A me personalmente, che ci sia una sinistra che si sposta a sinistra o una destra che stringe verso il centro, non me frega un cazzo. Parlare delle formule fa trascurare i contenuti.”

Natalino Balasso (1960) attore, comico e scrittore italiano

Dal suo blog su Il fattoquotidiano.it
Origine: Da L'Italia si fonda sul lavoro. Peccato https://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/03/litalia-e-una-repubblica-fondata-sul-lavoro-peccato/35938/, Ilfattoquotidiano.it, 3 luglio 2010.

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“Vi sono alcuni valori di fondo che ne costituiscono l’ossatura e la chiave di lettura. Uno di questi valori è il pluralismo, che sostiene l’intero impianto della Costituzione, in conseguenza della scelta di porre la persona – ogni persona - al centro dell’azione dello Stato in tutte le sue articolazioni. Pluralismo nell’assetto dell’ordine istituzionale che presenta organi con diverse fonti di legittimazione e che svolgono funzioni differenti in modo autonomo e indipendente. Pluralismo nell’assetto della società civile, nel cui ambito sorgono e si affermano formazioni autonome di diversa natura e, tra queste quelle delle rappresentanze sociali: in queste formazioni, nel rispetto dei principi democratici, si manifesta l’esercizio di diritti inviolabili dei cittadini. Pluralismo nel dovere di assoluto rispetto della libertà dell’arte e della scienza; dell’autonomia delle università e delle altre realtà attraverso cui si esprimono. Pluralismo nella libertà riconosciuta al mondo dell’informazione e alle molteplici voci che ne costituiscono espressione; da salvaguardare perché rappresentano un presidio irrinunciabile dello Stato democratico. Pluralismo nella libera iniziativa economica che garantisce solidità, innovazione e ulteriore sviluppo al tessuto imprenditoriale che fa, tra l’altro, dell’Italia il secondo Paese manifatturiero d’Europa.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2018
Origine: Dall Intervento Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i Rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società Civile https://www.quirinale.it/elementi/19730. Roma, Palazzo del Quirinale, 19 dicembre 2018.

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“La guerra continuerà in ogni caso e la soluzione potrà essere raggiunta facendo del Vietnam del Sud, un Paese altamente sviluppato, sia sul piano economico sia su quello della democrazia, al punto tale da costituire un centro di attrazione per i nordvietnamiti, i quali a lungo andare, sceglierebbero tutti di trasferirsi al Sud oppure di rovesciare il regime di Ho Chi-minh.”

Nguyễn Cao Kỳ (1930–2011) politico vietnamita

Origine: Citato in Il «premier» di Saigon insiste: «Bisogna invadere il Nord Vietnam» http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,0110_01_1966_0168_0014_9302254/, La Stampa, 28 luglio 1966

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“Le regioni che, per motivi storici, iniziano come centri di produzione, attraggono ancora più produttori.”

Paul Krugman (1953) economista e saggista statunitense

Origine: Citato in AA.VV., Il libro dell'economia, traduzione di Olga Amagliani e Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 312. ISBN 9788858014158

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“Oggi i centri vaccinali sono similabili a quelli che vengono paragonati i marchi per le bestie.”

Paola Taverna (1969) politica italiana

Origine: Atto Senato n. 717 XVIII Legislatura [youtu.be/cIs78ZfPj2U?t=3m52s (video Senato TV)]. Roma, 3 agosto 2018.

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