
Ildebrando Pizzetti, Musica e Dramma, 1945
Ildebrando Pizzetti, Musica e Dramma, 1945
“Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) (1970)”
Film
Origine: Dall'intervista a pastemagazine.com, 24 agosto 2012; traduzione in Mark Waid: "La cupezza che pervade le storie dei supereroi mi offende" http://comixfactory.blogspot.it/2012/09/mark-waid-la-cupezza-che-pervade-le.html, comixfactory.it, settembre 2012.
da La cinematografia futurista
Origine: Citato in Umbro Apollonio, Futurismo, Mazzotta, Milano, 1970, p. 271.
“Il dramma del, | l'inquietudine del Mare, | Sempre | sempre | dentro di noi! (da Poema del mare)”
2004
Rivincite (Getting Even), Le liste di Metterling
Origine: Citato in Matteo Renzi ha fatto una leggerissima allusione contro Angelino Alfano http://www.ilpost.it/2017/06/01/matteo-renzi-ha-fatto-una-leggerissima-allusione-contro-angelino-alfano/, Il Post.it, 31 maggio 2017.
Oh, yes, I am very Shakespearean, a tragic hero with a tragic destiny and a country in a tragic situation. The French already have a play about me: The Terrible but Unfinished History of Norodom Sihanouk, King of Cambodia. It is very successful, like The King and I, only The King and I is a very happy story and my story is dark, very dark.
Citazioni tratte dalle interviste
Epilogo, p. 150-151
Storia del fascismo
“Men che dramma
di sangue m'è rimaso, che non tremi;
conosco i segni de l'antica fiamma.”
The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio
Ed anche "senza storia", perché, appunto, la si tramandava per via orale. Partendo da questo principio, coloni e (spesso) missionari hanno creato una storia africana con un calco occidentale e hanno imposto la loro cultura come se prima ci fosse stato il vuoto. Ne sono uscite delle mostruosità.
Variante: La posta in gioco sono centinaia di migliaia di profughi hutu, fuggiti dal Ruanda nel timore di una rappresaglia, dopo il genocidio dei '94. Una massa umana in bilico sul confine, respinta dai tutsi: e di cui si servono invece, come di un ariete, i superstiti dell'ex regime di Kigali, autore del massacro, ora alla ricerca di una rivincita, con l'aiuto dello Zaire. Là il dramma ruandese può essere il detonatore che fa saltare quell'autentica polveriera tribale che è l'ex Congo belga. Un paese disegnato sulle frontiere coloniali, senza tener conto della storia – non scritta – di quelle regioni: e che adesso rischia, come già accadde al momento dell'indipendenza, di andare in frantumi e di destabilizzare l'intera Africa centrale. È al tempo stesso allucinante ed esemplare. A conclusione di un secolo che ha conosciuto la morte del colonialismo, e che ora, arrivato alla fine, assiste alla non tanto lenta rovina del continente nero, questo dramma ruandese è in definitiva il risultato di quello che gli scrittori africani riuniti a Roma, nella primavera del '59, denunciarono come uno dei più gravi peccati occidentali: l'avere accettato, senza discutere, e diffuso, la nozione di un popolo, quello africano, "senza cultura". Ed anche "senza storia", perché, appunto, la si tramandava per via orale. Partendo da questo principio, coloni e (spesso) missionari hanno creato una storia africana con un calco occidentale e hanno imposto la loro cultura come se prima ci fosse stato il vuoto. Ne sono uscite delle mostruosità.
cap. 9, p. 325
Arte e architettura in Italia. 1600-1750
“Più soldi fai più ci sono drammi.”
da Stai zitto, n. 2
Playlist
Origine: La vera guerra, p. 113
Origine: Dall'intervista di Piero Accolti, Henry de Montherlant si compiace di festeggiare il compleanno insieme con Roma, Il Tempo, n. 80, 21 marzo 1957, p. 3.
“Il riso è segno di maturità mentre il dramma è segno di infantilismo.”